manubibi: (Ward/MAOS)
manubibi ([personal profile] manubibi) wrote2015-01-29 02:26 pm

[Marvel's Agents of SHIELD] If I seemed dangerous would you be scared?

Titolo: If I seemed dangerous would you be scared?
Fandom: Marvel's Agents of SHIELD
Personaggi: Skye/Grant Ward
Genere: erotico, introspettivo
Avvertimenti: SPOILERS FINO AL MIDSEASON FINALE, missing moment, pwp
Parole: 740
Note: 1. mi sono autopromptata al p0rnfest XD, 2. filla il prompt 26: botton d'oro - ingratitudine. E oggi avevo voglia di scrivere sulla Skyeward, sulla quale ho già scritto, quindi non va bene per il cow-t ;_; però tanto è talmente breve che m'avrebbe dato una scoreggia di punti, quindi vabbè. Comunque niente, bellissimo come quando scrivo fic su sto tf non riesco a non scrivere del meta SWW e a non smerdare lo SHIELD X°DDDD no scusate ma è una organizzazione marcissima, infatti spero che le cose vadano così, cioè che Quake si renda conto che Coulson è pieno di merda e che lo SHIELD non è il bene.
*spuccia Ward un altro po' perché non prende neanche lontanamente l'ammontare di amore e comprensione che si merita*

"Lo stai facendo di nuovo," Grant ansima delicatamente all'orecchio di Skye-- Daisy. È così strano riferirsi a lei con un altro nome. Per lui, sarà sempre Skye. Così l'ha conosciuta, quello era il suo nome quando non era altro che una ragazza col cuore al posto giusto, con tutte le migliori intenzioni. Quando non aveva ancora mai ucciso nessuno, quando lo guardava e non lo aveva mai visto come un mostro. Ed ora Grant pensa che Raina aveva ragione. Ora i mostri sono due, e si stanno intrecciando fra loro, mentre il pavimento ed il soffitto e le pareti tremano violentemente.
Daisy si guarda attorno, il viso increspato dalla preoccupazione, e per un momento si ferma dal cavalcarlo. I capelli le cascano sul viso, disordinati, e Grant vorrebbe tanto che ora sghignazzasse e mormorasse, "oops," con quel tono da bambina che aveva una volta.
"Giusto," risponde invece, secca, mentre si acciglia. Non c'è ombra di alcun sorriso ora, mentre riprende a muoversi su di lui, i fianchi segnati dalla presa dell'uomo che si inarca sotto di lei, sbattendo le palpebre. La stanza smette di tremare, mentre il corpo di lei ondeggia con attenzione, la maglietta sul suo busto che evidenzia le sue forme.
Skye, Daisy, lei è sempre bellissima. Grant vorrebbe mostrarle quanta bellezza vede in lei, quanto sia ancora pentito di averla ferita, tradita. Quanto non gli importi che lei gli abbia sparato solo per vendetta. Quanto sia contento anche solo di averla accanto.
Ma lei ha ripetuto fra le lacrime di essere un mostro, che lui aveva ragione su tutta la linea e che doveva fidarsi quando Coulson l'aveva avvertita che cercare suo padre l'avrebbe ferita, perché è stato così. Tutta una vita sprecata a desiderare di incontrare una persona che l'aveva fatta sentire mortificata, spaventata, terrorizzata da sé stessa e dalla propria eredità. E si è scusata per avergli mostrato ingratitudine così tante volte, perché se conosce modi efficaci per difendere e ferire è solo merito di lui, il suo primo contatto con la violenza gliel'ha insegnato lui, ma non è mai stato impaziente o crudele. Non è mai stato come la famiglia Ward. Lei lo sa, che sarebbe potuto crescere diversamente. Avrebbe potuto diventare peggio del cagnolino di John Garrett. Avrebbe potuto unirsi all'Hydra a tutti gli effetti, avrebbe potuto cercare vendetta e poi sfogare la propria rabbia su degli innocenti.
E per averlo accusato senza motivo, anche per quello si è scusata.
Il letto instabile sul quale si stanno rifugiando da giorni, lasciando andare le tensioni ed i sentimenti accumulatisi in tutto quel tempo, cigola con il moto regolare eppure potente del suo corpo, ché da quando i suoi poteri latenti si sono risvegliati, è diventato molto più forte. A volte Grant ha paura di lei. Perché sa che se dovesse farla arrabbiare e se lei dovesse scagliarglisi contro, non riuscirebbe nemmeno a difendersi. Non tanto perché a questo punto lei possiede una forza che nessuno di loro due riesce a comprendere, tantomeno a controllare, ma perché, soprattutto, non avrebbe la forza d'animo per farlo.
Grant ha un solido senso di sopravvivenza - dopotutto, è quello che l'ha fatto fuggire dalle grinfie di Christian permettendogli di inscenare una vendetta che attendeva da troppo tempo - ma Skye è il suo punto debole. Skye e la speranza di scacciare via l'oscurità che dormiva dentro di lei. Daisy che si è messa dalla sua parte, inaspettatamente, quando il resto dello S.H.I.E.L.D si è scagliato contro di lui. Lo ha protetto, lo ha stretto a sé, lo ha, per la prima volta da che lo conosce, capito.
Lei scende sul suo viso, lo bacia lentamente sussurrando il suo nome. Non 'Ward'. 'Grant'. Lui le prende una mano, cerca di raggiungere la sua Skye goffa, sorridente, naïve, determinata. Questa Daisy sembra essersi arresa all'oscurità. Questa Daisy ha sofferto troppo. Se potesse prendersi i suoi traumi ed aggiungerli ai propri, Grant lo farebbe. Si spinge dentro di lei, come a cercare una luce in fondo ad un tunnel infinito, ed il viso di lei si accende di rosa, mentre si morde le labbra delicatamente. Si vede che sta tentando di rimanere calma per non scatenare un altro terremoto.
"Non farlo di nuovo, o qui faccio partire il Big One," commenta, e forse - forse - Grant può vedere l'ombra di un sorriso.
"Scusa," lui risponde con un ghigno molto più grande. Sono diventati due mostri assieme, proprio come Raina aveva detto.