manubibi: (Angel | COW-T | maridichallenge)
manubibi ([personal profile] manubibi) wrote2016-02-26 05:27 pm

[HAIKYUU!!] Tender is the ghost I love the most, hiding from the sun, waiting for the night to come.

Titolo: Tender is the ghost I love the most, hiding from the sun, waiting for the night to come.
Fandom: Haikyuu!!
Personaggi: Hitoka Hachi/Kiyoko Shimizu, un po' tutta la Karasuno
Genere: fluff, romantico, commedia
Avvertimenti: missing moment, shoujo-ai
Parole: 1588
Note: Cow-T6, settimana 5, call of the descendant. E palesemente il mio cuore voleva che scrivessi ancora su queste due e dico pure che mi escono molto meglio della IwaOi XD quindi credo che loro saranno LA OTP di HQ. E niente aw, mi piace immaginarle, sono bellissime ;_______; <3333


Shimizu-senpai è decisamente la creatura più bella e gentile che Hitoka abbia mai visto. Sul serio! Ogni volta che le capita di adocchiare Shimizu-senpai aggirarsi silenziosa - ma mai ignorata - sembra che una luce appaia miracolosa su di lei, come se l'angolo del Sole cambiasse solo per illuminarle la faccia, ma non troppo, per non darle fastidio. Sembra che il vento si cheti solo quando passeggia fuori da scuola e si muova solo per accarezzarle il viso e agitarle i capelli con grazia quando cammina calma e sicura dall'edificio principale alla palestra, dove tutti i ragazzi la guardano arrivare sempre con stupore, gioia e meraviglia. E non solo loro.
Hitoka la guarda spesso con gli occhi larghissimi, un vago rossore sulle guance, se non con una vaga ammirazione fortunatamente semplice da nascondere o dissimulare.
"Shimizu-san oggi è ancora più affascinante del solito," sente sospirare appena la manager entra, e Hitoka alza lo sguardo dal carrello con le palle.
"È sempre affascinante al massimo, non capisci niente, Noya!" Tanaka lo apostrofa, per poi tornare a guardare la loro manager più grande con aria sognante. "E dici di essere un ammiratore..."
"Non sono un ammiratore, sono l'ammiratore per eccellenza!" Nishinoya risponde, arricciando il naso in una smorfia mentre alza un pugno verso il compagno di squadra.
"Via, via, ragazzi, torniamo ad allenarci," Asahi li interrompe con la sua solita ansia mista a volontà di placare gli animi per ristabilire l'armonia nell'universo e soprattutto la sua pace interiore.
I due sbuffano, Asahi e Tanaka tornano a farsi servire da Sugakawa, schiacciando poi per Nishinoya.

Hitoka li guarda allenarsi per un po', e poi subito dopo avverte la presenza - inspiegabilmente calmante ed allo stesso tempo induttrice d'ansia - di Kiyoko al suo fianco, con un blocco sul braccio, che sembra sempre annotare qualcosa. Hitoka non capisce cosa, ma non ci presta molta attenzione. Si concentra invece sul lanciare occhiate timide al neo sul mento, quello che qualche giorno fa ha visto nel cielo sotto forma di una piccola nuvoletta. In generale Kiyoko è tutta bella e sembra tutta intoccabile, inarrivabile, ma per Hitoka quel neo è la cosa più bella. La rende più simile ai meri mortali che le circondano, è una piccola imperfezione che rende tutto il resto ancora più notevole.
"Hitoka, per piacere, puoi passare la palla che hai in mano a Shouyou?" Le chiede poi, voltando la testa verso Hitoka stessa, e la diretta interessata sbatte le palpebre per poi far scattare la testa di fronte a sé solo per vedere Hinata che si sbraccia a tre metri da lei, saltellando mentre strilla "palla!"
Hitoka arrossisce tantissimo, fino a sembrare un pomodoro, ma finalmente gli lancia la palla pianissimo, così piano che fa in tempo a rimbalzare un paio di volte prima di arrivare a Hinata che squittisce contento un "grazie!" per poi voltarsi e raggiungere Kageyama - che lo apostrofa dicendo che avrebbe potuto prendersela, una dannata palla, senza disturbare le manager. Mentre i due bisticciano Hitoka guarda Kiyoko timidamente, ma quella non fa altro che sorriderle, toccandole il braccio per calmarla.
È. Così. Gentile! Hitoka strilla dentro di sé - ovviamente non strilla davvero, almeno lei ha un po' di contegno quando si tratta di ammirare la sua senpai! - tornando a guardare i ragazzi che passano, schiacciano, ricevono, servono. Kageyama e Shouyou sembrano aver oliato particolarmente la loro 'veloce stramba', visto che le volte in cui riescono nell'eseguirla aumentano di set in set. Kiyoko annuisce con un ghigno, e Hitoka che nota sempre tutto di lei prova ad indovinare cosa stia pensando. Questa volta non perderanno nemmeno contro l'Aoba Johsai o addirittura la Shiratorizawa. La sua sicurezza sembra espandersi come luce per la palestra, perché quando i ragazzi la vedono sorridere con fiducia, tutti loro sembrano venire infusi subito di una nuova energia proprio quando Shouyou cominciava a lamentarsi della fame. Alcuni di loro provano a farsi notare con salti arditi o servizi difficili, Daichi se ne sorprende non avendo colto le nuove vibrazioni nella stanza.
Hitoka coglie tutto questo, per poi voltarsi di nuovo verso Shimizu-senpai. Che forza! Shimizu-senpai, sei splendida! Un sorriso largo le si stende sul viso e lo attraversa, ricevendone uno lieve ma dolce e sincero da parte dell'altra.
La sua cotta è palese, lo è davvero. Prende possesso di tutto il suo viso, delle sue mani quando prende a tremare un po' per la tensione che prova, prende il suo cuore e lo scuote come delle maracas, e poi agita il suo stomaco come fosse pieno di maionese.
"Hitoka, andiamo a prendere gli asciugamani," dice Kiyoko toccandole una mano e poi dirigendosi verso i bagni.
Hitoka la segue subito trotterellandole alle calcagna anche se, se ci fosse con la testa, penserebbe che l'invito sembra un po' prematuro visto che gli allenamenti sono appena cominciati e non è il momento di fare una pausa.

Infatti, appena Hitoka mette piede in bagno e si guarda attorno, la mano di Kiyoko si stringe attorno al suo polso e l'altra chiude la porta, infine in un lampo di capelli corvini - profumatissimi - le sue labbra morbide si posano per un momento su quelle sorprese di Hitoka che quasi salta un metro per la sorpresa, e poi fissa la sua senpai con il paio d'occhi più sconvolti che abbia mai mostrato al mondo. Kiyoko le stringe la mano più forte, per poi arrossire a sua volta, quasi quanto Hitoka.
"Volevo farlo da un po'..." Kiyoko spiega timidamente, spingendo una ciocca dei propri capelli lisci e bellissimi dietro l'orecchio e poi guardando il pavimento.
"C-cosa?!" Hitoka quasi strilla tutta rigida, rossissima, senza sbattere più le palpebre per ammirare quanto la sua sempai appaia carina con quell'espressione intimidita, forse impaurita.
"Ah, non ho pensato che forse tu non-"
"No! Anch'io! Cioè! Anch'io, cioè, insomma, sì, volevo dire che-" Hitoka squittisce ancora, in piccoli scoppi isterici. Certo che lo voleva! L'ha sognato un sacco di volte, di prendere la senpai per mano e baciarla e uscire insieme senza che l'ammirazione e l'attrazione siano un segreto! È tutto ciò che voleva, ed ora il cuore sta scoppiando in una corsa improvvisa e velocissima, sente che da soli i battiti del suo cuore potrebbero dare energia all'intero Giappone! O perlomeno la prefettura di Miyagi tutta, ché il Giappone è grande e lei è così piccola...
Kiyoko la fissa sorpresa e poi divertita, poi scoppia addirittura in una risata di sollievo, prima di mettere le mani a coppa attorno alle guance di Hitoka ed attirarla a sé per un altro bacio, un po' più lungo, sempre leggero e dolce.
"Sei tenera," commenta poi, a bassa voce, infilando le dita fra quelle della più giovane, e si gode appieno il brivido che sembra percorrere tutta la ragazzina per l'eccitazione, e poi aggiunge, "andiamo a prendere gli asciugamani allora."
"Ma non è presto?!" Hitoka sbotta a voce folle, per poi premere una mano contro la sua bocca. "Ma non è presto?" Ripete in tono più basso.
"Beh, è passata un'ora e mezza, saranno stanchi," Kiyoko risponde, guardando il suo orologio da polso. Gli occhi di Hitoka sbattono parecchie volte, prima che si renda conto che il tempo è passato anche stando accanto a Shimizu-senpai!
Si affretta a riempire le bottiglie, e poi a prendere la sua parte di asciugamani, e mentre controlla con le mani che tremano che ci sia tutto, qualcuno bussa alla porta.
"Shimizu-san? Tutto bene?" Tanaka quasi urla, dal tono chiaramente pieno di panico e stress. Kiyoko apre la porta senza parlare, con una espressione più incolore che sorpresa, alla quale l'altro risponde con un pigolio di scuse arrossendo per poi riunirsi a Shoujou e Nishinoya - che ovviamente cominciano a prenderlo in giro.
Kiyoko alza gli occhi al cielo scuotendo la testa, e poi si volta a guardare Hitoka con un sorriso.

"Siamo così fortunati! Abbiamo non una, ma due manager carinissime!" Nishinoya ripete per la millesima volta da quando Hitoka si è unita a loro, e lei guarda Daichi uscire assieme a Sugakawa per andare a casa, ignorandoli del tutto per la prima volta senza dare segno di essersi accorta di ciò che stanno dicendo o di interessarsene. Allora, per un attimo l'intera squadra si volta a guardarla con sorpresa e sconvolgimento.
Ha appena acquisito un livello di classe e intoccabilità paragonabili a quelle di Shimizu-san?!
"Hitoka-san! Hitoka-san!" Si mettono a ripetere in coro circondando entrambe, con più veemenza da parte degli ammiratori di Kiyoko. Asahi tira un lungo e impaziente respiro, ma Ennoshita gli mette una mano sul braccio, per poi accigliarsi e andando ad afferrare le orecchie di Nishinoya e Tanaka - i più insistenti - per poi trascinarli via con un lungo discorso sul lasciare stare le due povere manager, e poco dopo il gruppetto di ragazzi si disperde, lasciandole sole all'uscita da scuola mentre il suono del loro vociare si allontana nella sera che sta arrivando e avvolgendo il cielo di un azzurro più intenso e freddo.
"Allora ci vediamo domani," Kiyoko le dice, stretta nel suo giubbotto imbottito.
"S-sì!" Hitoka risponde con la voce che esprime il livello di nervoso in lei.
"Rilassati!" Kiyoko aggiunge divertita con un sorriso largo e splendente prima di voltarsi e andare per la sua strada.
Hitoka rimane a guardarle la schiena finché non sparisce, ed i suoi piedi sembrano non volersi muovere, ma semplicemente lasciarla lì a ghiacciarsi mentre nella sua testa ripete il suo nome in mille toni immaginari e diversi, tutti che vanno dall'eccitato al nervoso al pieno di gioia e stupore: Shimizu-senpai!

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