manubibi: (Angel | COW-T | maridichallenge)
manubibi ([personal profile] manubibi) wrote2016-03-06 08:03 pm

[YOWAMUSHI PEDAL] camminare nella pioggia

Titolo: camminare nella pioggia
Fandom: Yowamushi Pedal
Personaggi: Sakamichi Onoda/Manami Sangaku
Genere: romantico, fluff
Avvertimenti: pwp, shounen-ai
Parole: 1043
Note: COW-T6, 6 settimana, Esame di Titania. E fa schifo non leggete.


La luce del sole abbraccia l'espressione felice di Sakamichi mentre pedala veloce, di buona lena, sulla sua vecchia bicicletta da città; plana sull'asfalto come un condor fra le montagne puntando ad Akihabara con la stessa decisione di tutti i fine settimana che ha passato a spendere la paghetta in pachinko e merchandise degli anime, negli anni. L'aria profuma di erba fresca, quando ancora sfreccia nella campagna tranquilla prima della città, ma poi l'odore si trasforma in asfalto e metallo, con qualche macchia di verde che sfreccia attorno a lui.
Fra tutte le motivazioni che ci sono per venire a Tokyo, quella più ovvia e importante era sempre stata spendere soldi nella sua passione, sui CD dei suoi idoli, su videogiochi e DVD delle sue serie animate preferite. Questa volta però ad aspettarlo non c'è una action figure di Love Hime!, ma una persona vera. Al suo negozio preferito di merchandise, lo aspetta Manami Sangaku.
Quando lo vede il suo sorriso diventa largo e caldo, come se riflettesse la luce assorbita dai suoi occhi nel tragitto per arrivare. Prende fiato, mentre cammina veloce fra gli otaku e le fangirl, come se non esistessero, e poi stringe l'amico forte nel bel mezzo del negozio. Quindi, ovviamente, si rende conto dell'azione e prende a ruotare su se stesso inchinandosi di fronte a chiunque si trovi lì e chiedendo scusa, dicendo che di solito non si butta fra le braccia della gente.
Manami sorride, allegro, per poi poggiare una mano sulla sua spalla.
"Salve, Onoda-kun," lo saluta, col suo sorriso che sembra il ritratto dell'amichevolezza se l'amichevolezza potesse essere personificata.
"Ciao, Manami-kun!" Sakamichi risponde ancora tutto rosso per la figuraccia, e poi si guarda attorno un po' imbarazzato, nonostante il fatto che questo dovrebbe essere il suo elemento, non quello di Manami.
"Perché hai chiesto di trovarci qui?" Quest'ultimo chiede, piegando la testa di lato in curiosità.
"Ah, volevo comprarmi un po' di cose, e... mostrarti quello che mi piace," Sakamichi risponde, grattandosi la testa con le guance tutte rosse per l'imbarazzo. Manami sbatte le palpebre però, per poi sorridere di nuovo.
"Oh, sì, buona idea! Dopotutto, visto che usciamo assieme, dovremmo conoscerci meglio a vicenda..."
"Esatto!" Sakamichi esclama, illuminandosi entusiasta. "E poi se vuoi possiamo fare qualcosa che vuoi tu..."
"Beh, le cose che piace fare a me non ci sono a Tokyo," Manami replica, e poi ridacchia all'espressione sconvolta di Sakamichi.
"Non ci sono montagne," si spiega, e l'altro spalanca gli occhi grandi grandi per lo shock.
"Cioè... non ti piace nient'altro?"
"Beh... il cibo, ma..."
"Allora andiamo a mangiare qualcosa che vuoi tu!" Sakamichi lo interrompe, trattenendosi dal prenderlo per mano. Manami l'osserva per qualche secondo, prima di annuire, con un sorriso rilassato.
"Sei venuto qui in bicicletta?" Chiede, mentre Sakamichi prende a girare per il negozio senza sosta, arraffando oggettini a poco prezzo che piazzerà su una mensola.
Manami ci prova ad immaginare la casa di Sakamichi, ma non ci è mai stato nonostante escano assieme da un po' di tempo ormai... come sarà la sua stanza da letto? Appena formula quel pensiero, arrossisce di botto e si blocca per il nervosismo, tanto che Sakamichi lo nota nonostante l'ebrezza da spese folli nella quale si trova al momento.
"Manami-kun?"
Manami lo guarda sbattendo le palpebre di nuovo, e poi scoppia in un risolino ancora nervoso, toccando la mano dell'altro.
"Ah, non preoccuparti, pensavo di aver dimenticato il cellulare a casa ma... eh, ce l'ho qui!" Replica, sventolando il suo telefono per aria. "Hai finito?"

Per il resto del pomeriggio, prima Sakamichi si mette a mostrare i nuovi acquisti a Manami, raccontandogli la trama di tutti gli anime corrispondenti che Manami non conosce, poi finalmente i due entrano in un bar tranquillo con della musica pop generica di sottofondo.
"Mangiamo!" Sakamichi annuncia, per poi trottare verso la vetrina dov'è esposto il cibo, e mettersi a discutere con se stesso su cosa prendere. Manami si affianca a lui, ma non guarda il cibo. Passa il tempo a rubare occhiate verso Sakamichi, a guardarlo e cercare un indizio che gli mostri qualche segno di banalità, ma no, Sakamichi è pieno di novità seppure il suo modo di essere sia semplice da capire. Sospira, improvvisamente preso dall'impulso di abbracciarlo proprio lì, nel mezzo del bar, ma invece si limita a guardare di nuovo davanti a sé per scegliere cosa mangiare, con urgenza dopo che il suo stomaco prende a brontolare.
Quando sono seduti assieme davanti alla grande vetrata, mangiando della frutta caramellata e dolci (apparentemente condividono più o meno gli stessi gusti in fatto di cibo) Sakamichi si acciglia, guardando fuori.
"Manami-kun, credo abbia iniziato a piovere..."
Quello lo guarda, poi fissa lo sguardo sul vetro e sì, effettivamente ora gocce iniziano a comparire sulla superficie trasparente, strisciando giù lemme lemme. Sembra che stiano facendo a gara, e Manami e Sakamichi si guardano sapendo di aver pensato alla stessa similitudine, poi scoppiano a ridere nel mezzo del chiacchiericcio quieto del locale.
"Beh, sembra che saremo bloccati qui per un po'..." Sakamichi commenta, con un lieve sospiro.
"Ho un ombrello, Onoda-kun," Manami risponde, aprendo la sua borsa e sventolandone uno piccolo, quasi rovesciando il proprio bicchiere di Coca-Cola.
Una volta finito di mangiare, per l'appunto, finalmente escono, Onoda lamentandosi di voler fare un sacco di altre cose e invece di essere costretto a girare solo in luoghi chiusi fino alla fine della giornata, per non parlare del fatto che abbia lasciato la bicicletta all'aperto, perciò quando tornerà a casa dovrà asciugarla tutta e sprecare un sacco di fazzoletti.
Eppure c'è un lato positivo nella pioggia attorno a loro: rende la strada meno affollata, e fa sentire i due ragazzi come se si trovassero in una situazione più intima, stretti assieme sotto un piccolo ombrello con il picchiettio delle gocce d'acqua che accompagna il parlare entusiasta di Manami.
Passeggiare per Akihabara così, Sakamichi pensa, non è poi così male, soprattutto quando le loro mani e braccia si sfiorano nell'aria umida e quasi prova scosse elettriche ad ogni contatto, eppure nessuno dei due sembra infastidito. Anzi, entrambi passano tutto il tempo sotto la pioggia a sorridere come due idioti. Per passare qualche minuto così, Sakamichi pensa, vale la pena anche inzupparsi e venire sgridato dalla mamma, quando tornerà a casa.

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