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[FREE!] drumming song
Titolo: drumming song
Fandom: Free!
Personaggi: Sousuke/Nagisa
Genere: erotico
Avvertimenti: Future Fish!AU, yaoi, smut, crackship, PWP
Parole: 2337
Note: vabbè, questo fill è proprio una trashata, ma sostanzialmente si tratta anche di far fare il bottom a Sousuke per UNA volta XDDD grz alla solita
ladyaika per il prompt! Visto che alla fine è venuto pure decentemente lungo e pieno di #SIN? *O*/
EDIT: corretti errori di continuità e orrori di grammatica OTZ ;_;
Si passa le dita fra i capelli una volta, e poi due, inginocchiato sul letto con due gambe magre spalancate davanti a lui. Sembra qualcuno che stia morendo di fame, ma che esita ad aprire la bocca per qualche motivo. O meglio, come un cane che porta una museruola.
"Sou-chan!" Nagisa aveva trillato, e poi gli aveva preso una mano. E tutta questa confidenza chi te l'ha data? Sousuke aveva pensato con irritazione. "Vuoi ballare con me?"
Sousuke gli aveva lanciato una occhiata dall'alto in basso, sfruttando anche l'occasione per osservare questo sconosciuto. Era piccolo, sottile, ma sicuramente si faceva notare per lo stile con cui vestiva, colorito, e per il calore che sembrava emanare. Era molto piacevole alla vista, nonostante tutto. E aveva un'ombra di malizia che sembrava giocare a nascondino nel suo sguardo.
"Non ballo," aveva risposto, ma l'altro aveva riso, aggrappandosi alla sua mano con entrambe le proprie.
"Eddai, che ci fai qui se non balli?" Nagisa aveva chiesto in tono un po' lagnoso. A quel punto, Sousuke non poteva rifiutarsi, soprattutto davanti ad occhi immensi, rosei, che lo imploravano di rimanere. E quindi aveva roteato i suoi.
"Dieci minuti, poi me ne vado," aveva stabilito, e Nagisa aveva squittito di soddisfazione. Aveva dieci minuti per convincerlo a rimanere... e li aveva usati tutti ballandogli attorno come un invasato. La situazione era chiaramente imbarazzante, e Sousuke si chiese se questo tipo ci stesse con la testa, ma poi si accorse che lo stava trovando divertente. Non che lo facesse spanciare dalle risate, ma in un modo più sottile. In quel momento, si era convinto davvero che Nagisa volesse solo ballare con qualcuno.
Lentamente, il ballo era rallentato e si era trasformato in un gioco di sguardi, mentre Sousuke prendeva confidenza con l'altro giovane ed i loro corpi cominciavano a muoversi assieme finché il primo non si era trovato con le mani strette attorno ai fianchi di Nagisa, attirandolo a sé, ed il secondo con una coscia fra le gambe del più alto. Una volta resosi conto della situazione - e della erezione che sorprendentemente già iniziava a farsi sentire nei pantaloni - Sousuke si era ritrovato a chiedere, "vuoi venire da me?" anche se non aveva mai invitato sconosciuti a casa propria. È sempre stato giudizioso, non ha mai fatto stupidaggini simili, eppure in quel momento aveva avuto davvero tanta voglia di farlo.
E una volta arrivati al suo appartamento, Nagisa si mise a trotterellare in giro, osservando la collezione di DVD, aprendo l'armadio per vedere i vestiti di Sousuke, ficcando la testa in bagno, finché l'altro non l'aveva preso di peso e caricato sulla spalla, cosa che aveva fatto ridere Nagisa finché non fu buttato senza troppe cerimonie sul letto. Si erano baciati, il corpo di Nagisa aveva stuzzicato l'appetito di Sousuke che, osservandolo con i suoi occhi acquamarina si era spinto fino ai morsi e ad afferrare i polsi del biondo per fermarli sopra la sua testa, mentre con l'altra mano gli accarezzava un fianco e fra le gambe, mentre respirava i piccoli gemiti del ragazzo.
E ora la situazione si è rovesciata, lui è steso sul materasso e Nagisa sta per infilare le dita dentro di lui, continuando a toccare un punto così imbarazzante e privato.
"Cerca di non farmi male," borbotta, tutto rosso e teso. "Domani lavoro."
"Sì," Nagisa risponde, e si china per prendere uno dei capezzoli di Sousuke fra i denti, succhiandolo, leccandolo, provocando nel più grande ondate di calore sempre più insistenti e dirette al suo inguine. "Che lavoro fai?" Chiede poi, guardandolo incuriosito mentre inizia a spingere un dito.
"Mmh, sono nella Polizia," Sousuke risponde, il bacino che ondeggia.
"Oh," Nagisa esala, colpito. "Oh, wow. Magari mi darò alla malavita allora," scherza, tornando a torturare il capezzolo coi denti e con la lingua.
"Ah, immaginavo che l'avresti detto..."
"Sei così bello. Non pensavo esistesse qualcuno di così perfetto," Nagisa spiega poi, osservando il torace e lo stomaco del poliziotto. "Posso legarti al mio letto?" Aggiunge piano, con un ghigno e poi con una risatina divertita, sempre spingendo dentro di lui. Sousuke arrossice violentemente ai complimenti ed al movimento dentro di sé, i suoi occhi quasi lacrimano per il calore che improvvisamente è salito al suo viso, e pensa che questo tipo è un demonio.
Nagisa si sistema con più cura fra le sue gambe, passando anche a pompare con la mano attorno al cazzo già duro dell'altro - provoca un gemito secco, quasi un grugnito -, ne accarezza la punta lentamente mentre Sousuke stringe le dita attorno agli angoli del cuscino.
"Sei così bello," ripete in un mormorio, poi spinge con più convinzione con un dito e poi due nella fessura di Sousuke che prende a respirare velocemente, mugugnando qualcosa, e poi sollevando il bacino dal materasso quando Nagisa, impietoso, curva le dita sulla sua prostata.
"Porco--," ansima, e guarda Nagisa sentendo la testa incredibilmente leggera. "Fallo di nuovo," chiede, e la sua schiena si muove in modo esagerato quando Nagisa soddisfa la sua richiesta. "Ah, cazzo," sibila, a fuoco. Apre un occhio per guardare Nagisa, e quello se ne sta seduto sui talloni con l'aria più affascinata che abbia mai visto sul viso di qualcuno. Lo sta divorando con gli occhi. Lo sta consumando. E quella è una sensazione alla quale Sousuke è abituato, ma ora non prova la necessità di guardare altrove, i loro sguardi si bucano a vicenda e non c'è più vergogna, neanche quando Nagisa prende a scoparlo velocemente con le dita mordicchiandosi il labbro ma preso anche dalla stessa trance.
Poi si ferma, e sembra che metà dell'essenza di Sousuke stia prendendo un lungo respiro dopo aver corso per un'ora, l'altra scalpita per provare quella sensazione di nuovo.
"Perché ti sei ferm-ah," geme ancora, quando Nagisa succhia ancora il suo capezzolo, brevemente.
"Hai un preservativo?" Chiede.
"Uh... sì, dovrei... nel cassetto, sotto le mutande," Sousuke risponde, ringraziando di aver avuto la previdenza, un giorno, di comprarne in caso gli capitasse di trovare 'qualcuno', come stasera.
"Perché nascondi i goldoni?" Nagisa domanda ancora, quasi ridendo.
"Beh, sai, non mi piace avere roba del genere in giro per casa. E non vivo da solo, quindi..."
Nagisa annuisce, scartandone uno ed indossandolo. "Arrivo," borbotta, mentre bagna la sua erezione. "Questi sono buoni, profumano di menta, vero?" Commenta poi, con un sorriso.
"Mmh..." Sousuke risponde, incerto.
"Okay, arrivo," Nagisa ripete, per poi sollevare le cosce dell'altro, sistemarsi meglio fra di esse, e finalmente comincia a farsi strada in lui. "Oh, wow, sei stretto," ansima, contento. Sousuke lascia andare un lungo respiro per rilassarsi, il suo corpo che si sente subito a disagio. Ma Nagisa solleva una delle sue gambe baciandogli il ginocchio, la coscia fino a dove riesce ad arrivare, e con l'altra mano pompa di nuovo attorno a lui, controllando il movimento del proprio bacino anche se si sente espellere, perlomeno all'inizio.
Passano i secondi, ed il corpo di Sousuke lo accetta, lentamente, il calore fluisce alle sue guance di nuovo e sa di non aver mai provato qualcosa di simile. Gli fa girare la testa, e guarda Nagisa con gli occhi lucidi, le pupille dilatate, desideroso. Gli restituisce uno sguardo cauto, attento, ma poi sorride lasciando andare la sua gamba e chinandosi per baciargli il mento.
"Ho già detto che sei bellissimo?"
Sousuke tuffa le dita fra i suoi ricci biondi, e muovendo il bacino prende a spingersi sempre più contro il suo corpo minuto. Finalmente, entrambi prendono a gemere, stretti l'uno nell'altro per quanto possibile, le bocche che si toccano disordinatamente e gli odori dei loro corpi che si mischiano col sudore.
"Credo."
"Sei bellissimo," Nagisa ripete. "Posso... vederti ancora?" Aggiunge, gli occhi chiusi, lo sguardo perso in estasi. "N-voglio dire... solo... per, uh... uscire, non solo per... sesso."
Sousuke viene scosso dal suo stato con quelle parole, e appoggia le mani sulla schiena dell'altro steso sopra di sé.
"A-ah, cosa?"
"Se vuoi," Nagisa aggiunge velocemente, gli occhi socchiusi mentre il suo corpo continua a spingere con sempre più forza.
Entrambi dimenticano la domanda un minuto dopo. Nagisa si irrigidisce con un gemito più forte, che esplode nell'orecchio di Sousuke, mentre quest'ultimo immediatamente infila una mano sotto di lui per pompare il suo sesso e arrivare a sua volta all'orgasmo, in pochi secondi.
Entrambi sdraiati uno sull'altro, disordinatamente, scambiano baci pigri ad occhi chiusi, e gli ormoni fanno scendere un senso di torpore su entrambi.
"Okay," Sousuke risponde a voce leggera, assonnata.
"Eh?" Nagisa chiede più o meno con lo stesso tono.
"Vediamoci..." Sousuke continua sbadigliando, e Nagisa sorride piano, gli occhi già mezzi chiusi, prima di accoccolarsi contro di lui.
"Perfetto. Voglio conoscerti meglio," confessa. Entrambi recuperano il fiato in silenzio, i loro respiri pesanti che fanno da preludio al sonno.
Fandom: Free!
Personaggi: Sousuke/Nagisa
Genere: erotico
Avvertimenti: Future Fish!AU, yaoi, smut, crackship, PWP
Parole: 2337
Note: vabbè, questo fill è proprio una trashata, ma sostanzialmente si tratta anche di far fare il bottom a Sousuke per UNA volta XDDD grz alla solita
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-userinfo.gif)
EDIT: corretti errori di continuità e orrori di grammatica OTZ ;_;
Si passa le dita fra i capelli una volta, e poi due, inginocchiato sul letto con due gambe magre spalancate davanti a lui. Sembra qualcuno che stia morendo di fame, ma che esita ad aprire la bocca per qualche motivo. O meglio, come un cane che porta una museruola.
"Cosa c'è, Sou-chan?" Nagisa finalmente chiede, sedendosi con le labbra arricciate. "Hai cambiato idea?"
"No!" Sousuke scatta, il pugno chiuso e stretto, per poi voltare la testa. "È che..."
"Beh..." Nagisa sussurrò, toccandolo col palmo della mano fra le gambe per incoraggiarlo. "Allora vieni a prendermi, no?"
Il fatto è che Sousuke non ha bisogno di sentirselo dire. Bacia a tentoni quello strano, piccolo ragazzo biondo, e quando l'assapora Nagisa finalmente capisce: è nervoso.
"Rilassati, Sou-chan," dice con una voce lieve, con un piccolo sorriso esteso ai grandi occhi color ciliegia, la testa piegata di lato.
Quello che Sousuke non riesce a dirgli è che Nagisa sembra l'immagine stessa della tentazione e lo vuole così tanto. Anche se si tratta di un maschio.
Solo che, per dirla fuori dai denti... "Il fatto è che non l'ho mai fatto prima. Sesso, intendo. Non con un uomo," finalmente Sousuke confessa, per poi arrossire violentemente e tornare a sdraiarsi sulla schiena, con un braccio sugli occhi a mo' di maschera. "E non chiamarmi 'Sou-chan'."
Nagisa alza le sopracciglia, rimane lì seduto accanto a lui, ma poi sospira lievemente, togliendo la mano dalle cosce del corpo più grande, ed ignorando l'ultima parte.
"Bastava dirlo senza fare tanti drammi, sai?" Ridacchia, baciandogli una guancia. "Sembri dolce," aggiunge poi, e preme le labbra su vari punti del suo corpo, scendendo disordinatamente fino al petto prima di appoggiarci il mento e guardare di nuovo verso il viso perfetto di Sousuke, che sta tentando di ignorare tutti gli stimoli da parte dell'interezza del suo corpo.
"Se vuoi posso stare io sopra," Nagisa poi si offre, accarezzandogli il fianco, il quale si tende subito sotto il suo tocco. Sousuke alza la testa per guardarlo accigliato, per poi lasciar uscire un sospiro.
"Okay. Però non dirlo a nessuno," risponde, in fretta.
Nagisa sbuffa divertito. "Come se andassi in giro a raccontare cosa faccio a letto. No, non lo dico a nessuno. Siamo stati tutti vergini, comunque."
"Tu... con chi l'hai fatto la prima volta?" Sousuke chiede, guardando il più piccolo gattonare di nuovo verso di lui per stenderglisi sopra e premere un altro bacio sulle sue labbra. Produce un suono dubbioso guardando il muro di fronte a sé, per poi tornare ad osservare Sousuke.
"Vuoi la lista in nome alfabetico o cronologico?" Risponde infine, con un ghigno, e si mette a picchiettare con le dita sul petto di Sousuke, i piedi che si muovono pigramente nell'aria. "Comunque, adesso non vedo l'ora," aggiunge facendo le fusa, e disegnando cerchi sulla pelle dell'altro. "Scommetto che sei bellissimo quando lo prendi," prosegue, con un ghigno che non nasconde la sua adorazione per il corpo di questo sconosciuto.
"Taci," l'altro risponde, arrossendo di nuovo. "Perché ti viene così facile mettermi in difficoltà?"
Nagisa ride, un suono dolce e infantile.
"Non lo so. Sarà che alla fine anche tu sei attratto da me quanto io sono attratto da te?" Ipotizza chiaro come l'acqua, sistemandosi fra le gambe dell'altro, e arraffa il lubrificante aperto da cinque minuti. Lo versa sulle sue dita, per poi strofinarne le punte lievemente fra le natiche di Sousuke, tese e sode. "Rilassati, Sou-chan, altrimenti ti farà male," dice continuando a compiere lievi movimenti con le dita attorno al cerchio di muscoli stretto per la tensione. E poi prende a baciargli il ventre, con piccole lappate della lingua mentre continua a guardare Sousuke negli occhi.
Com'è finito con questo tipo, a casa propria? Tecnicamente, sa bene come: i suoi amici l'hanno trascinato ad un bar di Shinjuku, con svariate menzioni di come posti come quello fossero pieno di 'omosessuali', e che magari Sousuke si sarebbe trovato compagnia per la sera, ché aveva bisogno di scaricare un po' la tensione del lavoro. E quindi finalmente si era lasciato convincere. All'inizio era stato infastidito da subito per via dell'ammasso di corpi nel posto, così tanti che si chiedeva come facessero a non nutrire il bisogno di farsi spazio a pugni. I suoi amici e colleghi, ovviamente, però gli avevano vietato espressamente di andarsene prima di parlare almeno con qualcuno, perciò si era inoltrato malvolentieri nella bolgia di corpi danzanti, con la musica che pulsava direttamente dentro il suo petto come se venisse da lì. Non voleva ballare, non gli piaceva l'idea, voleva solo andare da qualche parte dove non sarebbe stato forzato a trovare 'qualcuno' da portarsi a letto. Come se non avesse già 'qualcuno' che voleva. Peccato però che quel 'qualcuno' fosse già impegnato, tutti i suoi amici lo sapevano, quindi evidentemente si erano messi d'accordo per portarlo fuori e fargli vedere quanti 'qualcuno' ci fossero per lui.
E poi si era perso. Nonostante fosse più alto della media, il posto era illuminato solo a sprazzi e per un istante alla volta, confondendolo ancora di più. Aveva iniziato a vagare per il club, deciso a non chiedere in giro dove fosse l'uscita - perché non era mai sceso così in basso in vita sua - finché non si era accorto che qualcuno gli stava tirando una manica, e voltandosi aveva visto quel ragazzo. "Sono Nagisa," si era presentato subito urlando, senza smettere di muovere le gambe in una sorta di ballo rilassato. "Sembri perso." Bingo. Sousuke aveva scosso la testa, continuando a guardarsi attorno, ma la voce di Nagisa l'aveva scosso e costretto a guardarlo di nuovo. "Ehi, sei bellissimo. Come ti chiami?"
A quel punto aveva aggrottato le sopracciglia più sorpreso che altro, e distrattamente aveva risposto, "Sousuke.""Sou-chan!" Nagisa aveva trillato, e poi gli aveva preso una mano. E tutta questa confidenza chi te l'ha data? Sousuke aveva pensato con irritazione. "Vuoi ballare con me?"
Sousuke gli aveva lanciato una occhiata dall'alto in basso, sfruttando anche l'occasione per osservare questo sconosciuto. Era piccolo, sottile, ma sicuramente si faceva notare per lo stile con cui vestiva, colorito, e per il calore che sembrava emanare. Era molto piacevole alla vista, nonostante tutto. E aveva un'ombra di malizia che sembrava giocare a nascondino nel suo sguardo.
"Non ballo," aveva risposto, ma l'altro aveva riso, aggrappandosi alla sua mano con entrambe le proprie.
"Eddai, che ci fai qui se non balli?" Nagisa aveva chiesto in tono un po' lagnoso. A quel punto, Sousuke non poteva rifiutarsi, soprattutto davanti ad occhi immensi, rosei, che lo imploravano di rimanere. E quindi aveva roteato i suoi.
"Dieci minuti, poi me ne vado," aveva stabilito, e Nagisa aveva squittito di soddisfazione. Aveva dieci minuti per convincerlo a rimanere... e li aveva usati tutti ballandogli attorno come un invasato. La situazione era chiaramente imbarazzante, e Sousuke si chiese se questo tipo ci stesse con la testa, ma poi si accorse che lo stava trovando divertente. Non che lo facesse spanciare dalle risate, ma in un modo più sottile. In quel momento, si era convinto davvero che Nagisa volesse solo ballare con qualcuno.
Lentamente, il ballo era rallentato e si era trasformato in un gioco di sguardi, mentre Sousuke prendeva confidenza con l'altro giovane ed i loro corpi cominciavano a muoversi assieme finché il primo non si era trovato con le mani strette attorno ai fianchi di Nagisa, attirandolo a sé, ed il secondo con una coscia fra le gambe del più alto. Una volta resosi conto della situazione - e della erezione che sorprendentemente già iniziava a farsi sentire nei pantaloni - Sousuke si era ritrovato a chiedere, "vuoi venire da me?" anche se non aveva mai invitato sconosciuti a casa propria. È sempre stato giudizioso, non ha mai fatto stupidaggini simili, eppure in quel momento aveva avuto davvero tanta voglia di farlo.
E una volta arrivati al suo appartamento, Nagisa si mise a trotterellare in giro, osservando la collezione di DVD, aprendo l'armadio per vedere i vestiti di Sousuke, ficcando la testa in bagno, finché l'altro non l'aveva preso di peso e caricato sulla spalla, cosa che aveva fatto ridere Nagisa finché non fu buttato senza troppe cerimonie sul letto. Si erano baciati, il corpo di Nagisa aveva stuzzicato l'appetito di Sousuke che, osservandolo con i suoi occhi acquamarina si era spinto fino ai morsi e ad afferrare i polsi del biondo per fermarli sopra la sua testa, mentre con l'altra mano gli accarezzava un fianco e fra le gambe, mentre respirava i piccoli gemiti del ragazzo.
E ora la situazione si è rovesciata, lui è steso sul materasso e Nagisa sta per infilare le dita dentro di lui, continuando a toccare un punto così imbarazzante e privato.
"Cerca di non farmi male," borbotta, tutto rosso e teso. "Domani lavoro."
"Sì," Nagisa risponde, e si china per prendere uno dei capezzoli di Sousuke fra i denti, succhiandolo, leccandolo, provocando nel più grande ondate di calore sempre più insistenti e dirette al suo inguine. "Che lavoro fai?" Chiede poi, guardandolo incuriosito mentre inizia a spingere un dito.
"Mmh, sono nella Polizia," Sousuke risponde, il bacino che ondeggia.
"Oh," Nagisa esala, colpito. "Oh, wow. Magari mi darò alla malavita allora," scherza, tornando a torturare il capezzolo coi denti e con la lingua.
"Ah, immaginavo che l'avresti detto..."
"Sei così bello. Non pensavo esistesse qualcuno di così perfetto," Nagisa spiega poi, osservando il torace e lo stomaco del poliziotto. "Posso legarti al mio letto?" Aggiunge piano, con un ghigno e poi con una risatina divertita, sempre spingendo dentro di lui. Sousuke arrossice violentemente ai complimenti ed al movimento dentro di sé, i suoi occhi quasi lacrimano per il calore che improvvisamente è salito al suo viso, e pensa che questo tipo è un demonio.
Nagisa si sistema con più cura fra le sue gambe, passando anche a pompare con la mano attorno al cazzo già duro dell'altro - provoca un gemito secco, quasi un grugnito -, ne accarezza la punta lentamente mentre Sousuke stringe le dita attorno agli angoli del cuscino.
"Sei così bello," ripete in un mormorio, poi spinge con più convinzione con un dito e poi due nella fessura di Sousuke che prende a respirare velocemente, mugugnando qualcosa, e poi sollevando il bacino dal materasso quando Nagisa, impietoso, curva le dita sulla sua prostata.
"Porco--," ansima, e guarda Nagisa sentendo la testa incredibilmente leggera. "Fallo di nuovo," chiede, e la sua schiena si muove in modo esagerato quando Nagisa soddisfa la sua richiesta. "Ah, cazzo," sibila, a fuoco. Apre un occhio per guardare Nagisa, e quello se ne sta seduto sui talloni con l'aria più affascinata che abbia mai visto sul viso di qualcuno. Lo sta divorando con gli occhi. Lo sta consumando. E quella è una sensazione alla quale Sousuke è abituato, ma ora non prova la necessità di guardare altrove, i loro sguardi si bucano a vicenda e non c'è più vergogna, neanche quando Nagisa prende a scoparlo velocemente con le dita mordicchiandosi il labbro ma preso anche dalla stessa trance.
Poi si ferma, e sembra che metà dell'essenza di Sousuke stia prendendo un lungo respiro dopo aver corso per un'ora, l'altra scalpita per provare quella sensazione di nuovo.
"Perché ti sei ferm-ah," geme ancora, quando Nagisa succhia ancora il suo capezzolo, brevemente.
"Hai un preservativo?" Chiede.
"Uh... sì, dovrei... nel cassetto, sotto le mutande," Sousuke risponde, ringraziando di aver avuto la previdenza, un giorno, di comprarne in caso gli capitasse di trovare 'qualcuno', come stasera.
"Perché nascondi i goldoni?" Nagisa domanda ancora, quasi ridendo.
"Beh, sai, non mi piace avere roba del genere in giro per casa. E non vivo da solo, quindi..."
Nagisa annuisce, scartandone uno ed indossandolo. "Arrivo," borbotta, mentre bagna la sua erezione. "Questi sono buoni, profumano di menta, vero?" Commenta poi, con un sorriso.
"Mmh..." Sousuke risponde, incerto.
"Okay, arrivo," Nagisa ripete, per poi sollevare le cosce dell'altro, sistemarsi meglio fra di esse, e finalmente comincia a farsi strada in lui. "Oh, wow, sei stretto," ansima, contento. Sousuke lascia andare un lungo respiro per rilassarsi, il suo corpo che si sente subito a disagio. Ma Nagisa solleva una delle sue gambe baciandogli il ginocchio, la coscia fino a dove riesce ad arrivare, e con l'altra mano pompa di nuovo attorno a lui, controllando il movimento del proprio bacino anche se si sente espellere, perlomeno all'inizio.
Passano i secondi, ed il corpo di Sousuke lo accetta, lentamente, il calore fluisce alle sue guance di nuovo e sa di non aver mai provato qualcosa di simile. Gli fa girare la testa, e guarda Nagisa con gli occhi lucidi, le pupille dilatate, desideroso. Gli restituisce uno sguardo cauto, attento, ma poi sorride lasciando andare la sua gamba e chinandosi per baciargli il mento.
"Ho già detto che sei bellissimo?"
Sousuke tuffa le dita fra i suoi ricci biondi, e muovendo il bacino prende a spingersi sempre più contro il suo corpo minuto. Finalmente, entrambi prendono a gemere, stretti l'uno nell'altro per quanto possibile, le bocche che si toccano disordinatamente e gli odori dei loro corpi che si mischiano col sudore.
"Credo."
"Sei bellissimo," Nagisa ripete. "Posso... vederti ancora?" Aggiunge, gli occhi chiusi, lo sguardo perso in estasi. "N-voglio dire... solo... per, uh... uscire, non solo per... sesso."
Sousuke viene scosso dal suo stato con quelle parole, e appoggia le mani sulla schiena dell'altro steso sopra di sé.
"A-ah, cosa?"
"Se vuoi," Nagisa aggiunge velocemente, gli occhi socchiusi mentre il suo corpo continua a spingere con sempre più forza.
Entrambi dimenticano la domanda un minuto dopo. Nagisa si irrigidisce con un gemito più forte, che esplode nell'orecchio di Sousuke, mentre quest'ultimo immediatamente infila una mano sotto di lui per pompare il suo sesso e arrivare a sua volta all'orgasmo, in pochi secondi.
Entrambi sdraiati uno sull'altro, disordinatamente, scambiano baci pigri ad occhi chiusi, e gli ormoni fanno scendere un senso di torpore su entrambi.
"Okay," Sousuke risponde a voce leggera, assonnata.
"Eh?" Nagisa chiede più o meno con lo stesso tono.
"Vediamoci..." Sousuke continua sbadigliando, e Nagisa sorride piano, gli occhi già mezzi chiusi, prima di accoccolarsi contro di lui.
"Perfetto. Voglio conoscerti meglio," confessa. Entrambi recuperano il fiato in silenzio, i loro respiri pesanti che fanno da preludio al sonno.