manubibi: (Reigisa | slash | yaoi)
manubibi ([personal profile] manubibi) wrote2019-03-17 05:58 pm

[FREE!] Spring [sillabario]

 

Titolo: Spring (sillabario)

Fandom: Free!

Personaggi: Rei/Nagisa

Genere: fluff, romantico, un po' angst a tratti

Parole: 100 (a testa)

Avvertimenti: plot? What plot?, missing moment

Note: Sotto ho messo una raccolta di drabble per la missione 3 della sesta settimana del COW-T9, tema libero.

Era da un po’ che non scrivevo dei miei ciccini cicciosi <3
E siccome la M3 richiede 50 drabble ho pensato che per coprire le 10 da scrivere con 100 parole il sillabario sarebbe stato un metodo facile e veloce per farsele venire in mente XD la modalità che ho scelto è: compitazione, e la parola che ho scelto di scomporre è "primavera".



PIANTO

È una serata tranquilla, il salotto immerso nella penombra, con la luce soffusa che riempie la stanza. E poi cominciano i singhiozzi. Rei si guarda il fianco, scorgendo gli occhi di Nagisa pieni di lacrime.

"Nagisa-kun?"

Nagisa tira su col naso, asciugandosi le guance. Rei torna a guardare lo schermo - la scena è di un addio, forse eterno.

Sospira, e abbraccia Nagisa.

"Non preoccuparti, una volta preso il diploma tornerò."

Nagisa rimane in silenzio, annuendo, mentre abbassa lo sguardo.

"Promesso."

Rei gli accarezza la testa premendo un bacio sulla sua guancia.

Sarà difficile, ma sa che Nagisa è forte.



REI

Rei gli dice sempre che è un mistero, Nagisa, con i suoi ragionamenti sconclusionati, le sue stranezze, la sua completa mancanza di ordine anche mentale. Ma Nagisa non ne è proprio convinto.

Mistero: tutto ciò che non si può intendere o spiegare chiaramente, e che affascina per la propria inspiegabilità.

E Nagisa ci ha provato a lungo, a spiegare come possa passare le ore a guardare Rei dormire, la notte, prima di addormentarsi. Si dice che è troppo bello per non guardarlo, ma c'è qualcos'altro sotto. Finisce sempre per abbracciarlo nel sonno, promettendosi di studiarlo più a fondo, l'indomani mattina.



INCENDIO

È inverno, fuori nel vicolo si gela. Ma ad ascoltare la propria pelle Rei crederebbe di trovarsi nel bel mezzo di un incendio. Affonda le dita fra i riccioli biondi, soffici fra le sue gambe. La bocca di Nagisa non ci ha messo molto ad imparare come muoversi, come scivolargli intorno, come farlo balbettare in modo incoerente.

Nagisa lo sa, che può prendersi tutto il tempo del mondo. Non c'è nessuno, dopotutto: il buio li nasconde.

Trattiene i gemiti, sapendo bene quanto Nagisa si stia divertendo: lo vede sorridere, mentre chiude gli occhi e lo stuzzica con la lingua, piano.



MARE

Nagisa è come il mare: imprevedibile, si muove costantemente, è pieno di correnti potenti, si avvolge attorno a Rei e lo trascina con sé senza dire dove, né perché. Rei ne è in balia dal primo giorno in cui l'ha incontrato, da quando gli ha fatto perdere il controllo e l'ha portato con sé sempre più lontano dalla riva.

Nagisa è un'avventura, nemmeno una che Rei ha scelto. Ma, dopo aver resistito a lungo, finalmente Rei ha capito - Nagisa non lo affogherà. Nagisa è una avventura. E, ora che ha imparato a nuotare, non ha più paura di affrontarla.



ADESSO

"Adesso?" Nagisa chiede, gonfiando le guance con l'aria triste. "No, dai, fammi restare un altro po'..."

Rei sospira, guardando la sua pila di compiti: con Nagisa qui non potrà farli - la voglia di baciarlo per ore è troppa.

"Devo studiare," spiega, sapendo perfettamente quanto sia inutile.

"Ma puoi farlo dopo," Nagisa protesta, infatti. "Non ho voglia di andare via..."

Adesso Rei dovrebbe fare i compiti. Due anni fa non avrebbe ceduto neanche sotto minaccia di morte.

Ma, un giorno, gli occhi di Nagisa sono diventati impossibili da ignorare.

Quindi sbuffa, e gli lascia un altro bacio. Solo uno, però.



VIOLA

"Te l'ho mai detto che i tuoi occhi sono bellissimi?"

La domanda lo prende alla sprovvista, e Rei sbatte le palpebre, sorpreso.

"E questa da dove esce?"

Nagisa fa spallucce, "li stavo guardando."

Rei guarda altrove, un po' lusingato e un po' imbarazzato, mentre Nagisa continua.

"Sono così morbidi. Mi hanno preso da subito - ci provavi, tu, a fare quello freddo e duro. Ma ti ho capito subito."

Rei alza lo sguardo dal suo libro, pensando a quanto casuale sia questa conversazione. Ma poi pensa: questo è Nagisa. Sa anche essere affettuoso senza motivo. Sorride, diventando tutto caldo dentro.



ESTATE

Non c'è un momento dell'anno in cui Nagisa non sia su di giri. Ma, d'estate, diventa una cosa completamente diversa. Prima, Rei passava l'estate a leggere libri.

Ora in un mese ha visto tutti i paesi e le città di Tottori, assaggiato esperienze che non sapeva neanche potessero esistere.

Nagisa l'ha preso dal suo angolo buio, e l'ha trascinato nella luce calda senza nemmeno doverlo convincere. Perché è solo bastato dirgli "sei bellissimo."

Non lo sapeva, allora, ma era tutto quello che Rei cercava. Non lo sorprende che, da quel momento, abbia deciso di seguirlo anche in capo al mondo.



RISATA

Crescendo, Rei non è mai stato molto abituato a ridere, a sentir ridere, a far ridere. Quando qualcuno rideva in relazione di lui, spesso si trattava di qualcuno che lo stava sbeffeggiando. Odiava il suono delle risate.

Quindi gli ci è voluto un po' di tempo ad adattarsi alla compagnia di Nagisa. Ride così tanto, così spesso. Ride e dal suo viso esplode il sole, così luminoso che Rei ha impiegato del tempo per imparare a guardarlo senza farsi male. Ma, ora, vederlo ridere è la cosa più bella di tutte.

Per questo proteggerà il sorriso di Nagisa, per sempre.



ASPETTARE

"Aspettami, okay?" Dice piano Rei, stringendo le mani tremanti di Nagisa fra le sue, mentre gli annunci delle partenze ai gate rimbombano per l'aeroporto.

Nagisa si morde il labbro, guardandolo, finalmente.

"Mi mancherai, Rei-chan," pigola, con una grossa lacrima che rotola giù per la sua guancia.

Il dolore al petto, per Rei, sembra quasi un piccolo attacco cardiaco, ma sorride lo stesso. Di solito è Nagisa a farlo e a dargli il buonumore.

Adesso tocca a lui.

"Mancherai anche a me. Ma ti prometto che tornerò da te."

Nagisa singhiozza, annuendo lentamente, ma poi si asciuga le lacrime. E sorride.


 

PRIMAVERA

Sta in piedi sotto l’albero di ciliegio, immobile. È strano - Nagisa si muove sempre, continuamente. Soprattutto dopo l'ultima ora.

Si avvicina, guardando verso la chioma dell’albero con i petali che planano su di loro.

“Nagisa-kun?”

I loro sguardi si incrociano, e in fondo al magenta Rei vede un po’ di tristezza.

“È il nostro ultimo anno."

"...Già."

"È l'ultima volta in cui potrò vedere la pioggia di petali a casa."

Rei capisce subito. Paura. Muove piano la propria mano, fino a stringere la sua.

"Ne vedremo altri, insieme."

Nagisa stringe le labbra ma poi annuisce, rasserenandosi... almeno un po'.