30 September 2013 @ 01:10 pm
[Free!] Ansia da prestazione!  
Titolo: Ansia da prestazione!
Fandom: Free!
Personaggi: Nagisa Hazuki/Makoto Tachibana, implied Nagisa Hazuki/Rei Ryugazaki e Makoto Tachibana/Haruka Nanase (amo i loro nomi completi ok)
Genere: commedia, erotico, fluff?
Avvertimenti: probabilmente Makoto è un po' OOC? idk. Also established relationships, post-serie, la fic è inconvenientemente lunga per quello che è il succo della storia e in pratica graforrea non richiesta.
Parole: 1753
Note: prompt della [livejournal.com profile] ladyaika su [livejournal.com profile] free_perlatrama, altrimenti mi sa che non avrei mai scritto di Makoto e Nagisa O_O è una ship che boh, cioè, vedo l'appeal ma in altre circostanze non troverei "motivi" per shipparli. Comunque Nagisa è una zoccola quindi in fondo sta bene con tutti, via. *lo coccola* ah, e il titolo fa cagare, mi dispiace >_< non ho canzoni su iTunes per questo argomento. "XD comunque niente, spero vi piaccia *ride nel vedere che tutte le fic del mese sono esclusivamente su Free!*


L'ultima cosa che Makoto si aspettava da un pomeriggio statico, coperto di nuvole e tranquillo, era una visita di quel tipo. Quando aprì la porta per vedere chi avesse interrotto il suo pomeriggio di studio, si trovò davanti Nagisa, che come al solito, non attese un invito per entrare ed abbassò il cappuccio della felpa, sorridendo timidamente - cosa che stupì Makoto.
"Ciao, Mako-chan!"
"C-ciao, Nagisa... che ci fai qui? Non dovresti essere a casa a studiare?"
"Sì... ma ho pensato che avevo qualcosa di più importante da chiederti... devo chiederti un favore," disse, guardandolo poi negli occhi. "È una cosa che credo sia meglio chiederti lontano dai tuoi fratelli..."
"Nagisa! Se stai per chiedermi di passarti cose illegali--" iniziò Makoto, le mani sui fianchi, lo sguardo improvvisamente severo e deluso esattamente come quando sgridava i suoi fratellini.
"Cosa-- no! Che ti viene in mente?! No, no, era... un'altra cosa. Possiamo parlarne in privato?"
Makoto inarcò le sopracciglia, sorpreso ed a questo punto curioso. Cosa poteva volere Nagisa che non potesse essere sbandierato ai quattro venti? Escluse attività illegali, poteva essere solo qualcosa di relativo a Rei. Da quando era diventato sessualmente attivo - come dicevano gli adulti - la sua mente intuiva discorsi relativi al sesso molto più facilmente. Nagisa lo condusse alla propria camera e chiuse la porta, iniziando a compiere ogni movimento con una certa rigidità e nervosismo. Makoto registrò anche l'espressione pensierosa e preoccupata.
"Nagisa, va tutto bene? Non ti ho mai visto così serio."
"Beh... la cosa che ti sto per chiedere è abbastanza seria..." borbottò l'altro, poi lo guardò. "E te lo dico così com'è, poi se non vuoi aiutarmi chiederò... a qualcun altro. Ma visto che tu sei, ecco, il più responsabile fra noi escludendo Rei-chan..."
Makoto gli mise le mani sulle spalle. "Sì, dimmelo senza fare tanti giri di parole, Nagisa."
Il più piccolo lo guardò negli occhi e sospirò. "Ecco, io vorrei tanto fare l'amore con Rei-chan..." e come lo disse sentì il cuore iniziare a scalpitare nel suo petto. "Però non sono sicuro di sapere come si fa. E tu sei il più responsabile fra noi, e io mi fido di te, Mako-chan, quindi ho pensato di chiederti, ecco..."
L'espressione di Makoto era illeggibile. Era chiaro che fosse in qualche modo felice che Nagisa si fidasse di lui, ovviamente, ma l'altra parte dei suoi pensieri era tutta rivolta alla decisione da prendere. Ovviamente Nagisa non si era rivolto a nessun altro prima, ed ovviamente aveva chiesto a lui per primo perché Haruka sarebbe stato difficile da convincere e Rin l'avrebbe probabilmente preso in giro.
"Voglio che la prima volta di Rei-chan non sia un fallimento con me che non so dove mettere le mani, ecco. E sai quanto ci tiene alla perfezione."
"Ma Nagisa, per tutti la prima volta è... ecco, strana, o imbarazzante. Però ti capisco" disse, con un lieve sorriso. Stava già pensando a come formulare la cosa perché Haruka potesse capire, ed intanto il nervosismo di Nagisa era passato anche a lui.
"Ti prego, Mako-chan! Voglio essere abbastanza bravo per lui!" Riprese l'altro, con il suo solito atteggiamento petulante. Questo era già più da Nagisa. Makoto sorrise e lo prese per le spalle. "D'accordo, Nagisa, ma non adesso. Devo parlarne con Haruka, e sarebbe meglio farlo quando non c'è nessuno in casa. E poi ci devo pensare su bene. Ti mando un messaggio, d'accordo?"
Nagisa lo guardò, vagamente intimorito, ed annuì. Quando uscì di casa, Makoto si concesse di sembrare turbato, prima di tutto per la richiesta, e poi perché non aveva idea di cosa Haruka ne pensasse del sesso. Non gliel'aveva mai chiesto.

"Haruka, secondo te sono bravo a letto?"
"Makoto, che ti salta in mente?"
"Nagisa mi ha chiesto di insegnargli come si fa."
"Per me non c'è problema, lo sai. L'importante è che non ti fai coinvolgere troppo."
"Sei sicuro che per te vada bene?"
"Se Nagisa va da Rin è sicuro che in qualche modo finirà per demolirlo psicologicamente, lo sai com'è. Non che lo faccia apposta. E se venisse da me non avrei la minima idea di come fare."
"Esattamente. Quindi posso insegnargli come fare?"
"Suppongo di sì. Tanto io me ne vado in piscina."


Makoto guardò il cellulare e poi sospirò, annuendo a sé stesso.
"Nagisa, vieni da me domani per quella cosa? Facciamo verso le due del pomeriggio?"
"Certo! Grazie mille, Mako-chan! o(〃^▽^〃)o"


Sorrise, riprendendo a studiare, ma con poco successo data la preoccupazione che ora aveva.
Il pomeriggio dopo Makoto era a casa da solo, e preparò l'occorrente in camera propria. Nagisa arrivò a suonare il campanello con qualche minuto di ritardo, e Makoto lo accolse con un sorriso gentile. L'altro lo abbracciò all'ingresso, saltandogli al collo. "Grazie ancora, Makoto-chan!"
Il più grande ridacchiò, imbarazzato, e chiuse la porta dietro di loro. "Tranquillo. Ascolta, prima di tutto due cose. Preservativo e lubrificante. Soprattutto il preservativo. Devi sempre portartene dietro uno" iniziò in tono pratico, muovendogli l'indice davanti ed assumendo a sua insaputa un tono da genitore. Nagisa sorrise e pescò una bustina dalla propria tasca. "Ce l'ho."
"Oh. Ottimo, ne ho anche io di sopra, ma se lo sapevi già mi tranquillizza."
Nagisa si morse il labbro, arrossendo appena. "Possiamo... semplicemente farlo? Delle precauzioni so già tutto. È la pratica che mi preoccupa."
Makoto sospirò e sorrise gentilmente. "Certo. Fortunatamente per noi Rei non è una ragazza, loro hanno bisogno di più tempo per, ecco, eccitarsi. Immagino che dal momento in cui sarete nudi, sarete già pronti."
Parlava in tono pratico, ma la sua espressione ed il suo modo di fare tradivano il nervosismo e per calmarlo Nagisa gli prese una mano. "Stai tranquillo, Mako-chan."
Makoto lo guardò ed annuì, prendendo un lungo respiro. In fondo non era lui quello che doveva imparare.

Il pomeriggio prese una svolta imprevista. Makoto si era aspettato che Nagisa volesse essere dalla parte ricevente, perciò fu una vera sorpresa quando lo spinse contro il letto, facendolo stendere. "Non... tu non stai, ecco, sotto?"
"Stai scherzando? Che c'è da imparare nello stare sotto? Ti sdrai e ti rilassi. No, io volevo imparare come si fa a stare sopra. Pensavo fosse evidente..." iniziò, poi si mise a ridacchiare nervosamente. "Effettivamente potremmo scambiarci i ruoli, poi. Dovrei sapere esattamente cosa si prova a, ecco, r-ricevere" aggiunse, deglutendo. "Ma per il momento posso...?"
Makoto annuì, attirandolo fra le sue gambe, e si stupì di quanto Nagisa fosse davvero cresciuto rispetto ai tempi delle medie. Forse non l'aveva mai considerato dal punto di vista sessuale perché lo vedeva ancora come il ragazzino iper-attivo e minuscolo di una volta, ma in realtà il suo corpo era maturato visibilmente. Ed anche la sua attitudine era maturata, lo sguardo malizioso che non pensava di vedere in lui e che adesso vedeva chiaramente sul suo viso. E Nagisa sembrava sapere qualcosa almeno delle basi, dato che aveva iniziato a lasciare baci sul suo petto e sul suo collo, gli occhi chiusi, ripetendo "Rei-chan" con una voce bassa ma intensa. Makoto si trovò a rabbrividire di piacere nonostante non stesse chiamando lui, e mentre Nagisa cantilenava "Rei-chan" senza nemmeno accorgersene, Makoto allargò le gambe e lo guardò. "Il preservativo, Nagisa."
Il più giovane aprì gli occhi e sbatté le sopracciglia, come confuso, ed annuì aprendo la bustina con qualche difficoltà, mentre Makoto ridacchiava. "Sì, le buste sono difficili da aprire."
"Oh, sei già pronto, Mako-chan!" esclamò Nagisa, seduto fra le sue gambe, toccando la sua erezione e cominciando a giocarci con le dita, guardandola rimbalzare su e giù. "Boing!" aggiunse, sghignazzando.
"...sei serio?" disse Makoto, un sopracciglio che sembrava voler raggiungere l'attaccatura dei capelli. "Non fare questo con Rei, ti prenderà a scarpate in faccia."
"Lo so!" disse Nagisa, scoppiettando in risolini. "È solo che mi fa ridere!"
Makoto buttò la testa indietro. Forse Nagisa non era cambiato così tanto.

"Okay, seriamente... " intervenne Makoto quando era evidente che in caso contrario Nagisa avrebbe continuato a ridere ancora a lungo.
"Scusami, Mako-chan..." disse l'altro, asciugandosi gli occhi. "Il lubrificante, sì." Si sbrigò ad applicarlo all'apertura di Makoto ed alla propria erezione coperta dal preservativo.
Nagisa fu sorprendentemente recettivo quando si trattò di entrare nel corpo di Makoto. Fece attenzione, nonostante la serietà scesa di nuovo nella stanza, e guardò l'espressione del partner per assicurarsi che andasse tutto bene.
"Esatto, tu-- tu chiedi a Rei cosa fare, okay? E vedi se gli fa troppo male, la prima volta è abbastanza dolorosa."
Nagisa annuì, assumendo un'aria concentrata al pensiero di Rei che soffriva.
"Però" riprese Makoto, attirandolo verso di sé, "non ha senso se anche tu non ti lasci andare. Quindi, ecco... rilassati anche tu. L'importante è che sia bello per entrambi" disse, gemendo poi. Nagisa annuì di nuovo, chiuse gli occhi e si perse nella propria testa mentre già spingeva più forte e più veloce, ripetendo il nome di Rei ed iniziando a gemere. Makoto si morse il labbro, chiudendo gli occhi ed immaginando il viso di Haruka e poi quello di Rin, deglutendo rumorosamente e stringendo Nagisa a sé, perdendo a sua volta contatto con la realtà. "Più veloce" gemette, stringendo le dita attorno ai suoi capelli. Fu anche il primo a venire, sussurando il nome di Haruka.

"Sei così grande, Mako-cha-aaaan~" sospirò Nagisa, una volta sdraiato sul ventre, gli occhi chiusi e Makoto sulla sua schiena che spingeva dentro di lui, ansimando e rivelandosi tutt'altro che il tipo tanto delicato e lento che immaginava. Mentre lo sentiva spingere intensamente dentro di sé, gli venne in mente che capiva perché Haruka sembrava sempre avere un'aria maliziosa attorno a Makoto.
Si mise anche a mordergli le spalle, immaginando che fossero quelle di Haruka, e Nagisa rimase in silenzio, rilassandosi e poi sollevando il bacino per non sentirsi premere contro il materasso. E stavolta fu lui il primo a macchiare il letto, accorgendosene troppo tardi e mettendosi a scusarsi fra una spinta più veloce dell'altra di Makoto. "Fa niente" sussurrò l'altro, troppo concentrato sul pensiero del suo ragazzo per preoccuparsi di qualsiasi cosa.
Quando Nagisa lo sentì venire, realizzò anche quanto dolce suonasse in fondo, e quanto soddisfacente fosse quel suono. Rimasero entrambi immobili per qualche secondo, poi Makoto - che nella sua mente era Rei - gli baciò la schiena ed uscì da lui. Aprì gli occhi, tornando alla dimensione reale, e lo guardò negli occhi arrossendo appena. "Grazie, Makoto."
"Figurati" rispose l'altro, forse suonando troppo disinvolto. E poi si misero a ridere, improvvisamente consci dell'assurdità della situazione.


"Com'è andata?" gli scrisse più tardi Haruka.
"Tutto sommato bene. Si è messo a fare 'boing' col mio pene" rispose Makoto, diventando rosso in viso.
Haruka ci mise molto a rispondere, presumibilmente per le risate. "È Nagisa."
"Già."
"Domani vieni a nuotare con me?"
"Okay."
Rispose Makoto, sospirando e abbandonando il cellulare accanto a sé. "Meno male è finita" si disse.