11 April 2015 @ 12:06 pm
[FREE!/HAIKYUU!!] I'm too hot (hot damn)  
Titolo: I'm too hot (hot damn)
Genere: commedia, demenziale
Personaggi/Pairing: Sousuke/Rin, Makoto/Haruka, Tooru Oikawa/Kisumi
Parole: 1572
Avvertimenti: crossover, crack!fic, future!fic
Note: scritta per la Notte Bianca di Free su [livejournal.com profile] free_perlatrama, il prompt è qui. Niente, è iniziata in inglese, poi l'ho riscritta in italiano, poi mi sono resa conto che era demenziale e ho premuto quel pedale, ed è finita con me che shippavo Oikawa/Kisumi. What even is my life. 1500 parole da buttare al cesso, ma anche no, voglio almeno le 4k anche questo mese \o\ persino il titolo è buttato a cazzo. AMEN XDDD


Rin sospirò, stressato.
"Sousuke, molla il mio braccio," intimò per la centesima volta quel giorno. Ed era appena mezzogiorno.
"Chi ha organizzato questa cosa?" L'altro domandò per tutta risposta, aguzzando gli occhi azzurri mentre si guardava attorno. Ragazzi, ragazzi ovunque. Tutti bellissimi. Sicuramente tutti con un senso dell'orientamento migliore del suo, che non è una dote decisiva nella scelta di un partner, ma dopotutto Sousuke si era perso nella sia stessa scuola. Un anno dopo esserci vissuto. E sicuramente non c'era nessuno con una spalla andata, lì dentro.
"Chiedilo al mio manager," l'altro rispose, guardandolo di sottecchi. "Che ha avuto la brillante idea di farmi partecipare, e poi ha insistito finché non ho alzato tutte le dita medie dell'universo e non l'ho fatto," Infierì.
Sousuke sbuffò, guardando altrove, precisamente verso un pannello illuminato che al momento vedeva un atleta - di nome Oikawa Tooru, a giudicare dai cartelloni delle fan che parevano sgusciare da qualsiasi buco della stanza per convergere verso di lui.
"Io," rispose in tono annoiato, arricciando le labbra, mentre esaminava il ragazzo. Il fisico non era male, a giudicare dalle proporzioni comunque non era un nuotatore.
"Ecco, mi hai costretto tu a venire, quindi non ti lamentare," Rin abbaiò, scuotendo un dito sotto il suo naso. Sousuke sbatté le palpebre, tornando a guardarlo.
"E chi stavi fissando? Sousuke?" Il campione di nuoto domandò, affilando lo sguardo nella stessa direzione dell'interesse precedente del suo ragazzo-trattino-manager.
"Nessuno," l'altro rispose frettoloso, ma nel tempo in cui voltò la testa per guardare il tale Oikawa e poi di nuovo verso il suo ragazzo, quello era sparito. Arrossì immediatamente, guardandosi di nuovo attorno per cercarlo ed eccolo, lo vide marciare verso il photoshoot specifico, pieno di palloni da pallav-- oooh, allora è quello che fa, si disse. E poi si affrettò a cercare di prendere Rin prima che si mettesse nei guai.
"Oi, vacca," Rin cominciò, furioso. Tooru sembrò notarlo solo allora - dopo aver appena schiacciato un pallone per una foto - lui ed il ragazzone dietro di lui che pareva un semaforo bloccato sullo stop. Lo guardò sorpreso.
"Scusa?" Rispose, alzando una mano perché tacessero fotografo, rispettivo manager e fan. Ed essi tacquero.
"Dì un po', non ce l'hai una ragazza o un ragazzo? Devi stare a fissare il mio?" Rin continuò, imperterrito, ignorando la quantità di imbarazzo che stava causando.
Gli occhi di Tooru vagarono attorno, e poi portò un dito al proprio labbro, borbottando pensieroso, "scusa, non vedo nessuno bello abbastanza da interessarmi. Devi esserti sbagliato," rispose con un sorriso solare, ignorando la massa di ragazzine il cuore delle quali aveva appena spezzato per sempre. E non solo le ragazzine, a dire il vero.
Rin Matsuoka boccheggiò, oltraggiato, prima di afferrare il povero Sousuke per il braccio - quello sano - e tirarlo di fronte mentre indicava vari punti del suo corpo blaterando sul fatto che palesemente il suo ragazzo era il più avvenente della stanza. A metà discorso, Tooru si mise a sbadigliare. Alla fine, si strinse nelle spalle, gesticolando al fotografo che poteva riprendere il lavoro.
"...e se non fosse che ha la spalla sfasciata adesso ti faremmo il culo in due," Rin concluse, tutto rosso per l'imbarazzo - alla fine ci era arrivato anche lui, ma tanto valeva andare fino in fondo prima di girare i tacchi e fare finta che non fosse successo nulla.
"Grazie eh, Rin," Sousuke sibilò, strattonando via il proprio braccio e massaggiandoselo - quando si infervorava, l'altro aveva la tendenza a piantare le dita su di lui, anche se non sempre ciò avveniva in momenti sconvenienti per lui, anzi.

"Ecco, perché dovrei volere un giocattolo mezzo rotto?" Tooru rispose, fra uno scatto e l'altro.
"Oi," il diretto interessato sbottò nella sua direzione. "Avrò anche una spalla andata ma posso farti nero lo stesso," minacciò poi, stufo di tutta la situazione. E dire che voleva solo far fare questo servizio a Rin, prendere i soldi e poi correre a comprare un bel pranzo, visto che non ce la faceva più a tenere la fame a bada. Specialmente perché la giornata era iniziata - non sorprendentemente - con una sessione intensiva di doggy style, ed entrambi erano finiti sotto la doccia senza colazione, diretti subito al suddetto servizio fotografico.
"Rin-chan!" Chiamò improvvisamente una voce, e l'interpellato si voltò per zittire chiunque stesse interrompendo la sua scenata vergognosa. Prima che potesse vedere davvero qualcosa, una macchia rosa gli riempì il campo visivo, e poi si rese conto che anche Kisumi Shigino sarebbe stato lì.
"Rin-chan! Mi pareva di sentire la tua vocina~!" Quello cinguettò soave, prendendolo a braccetto. "Sousuke, ci sei anche tu!" Trillò poi, impossessandosi anche del braccio dell'altro.
Tooru, che aveva osservato non senza una certa dose di divertimento la crescita di disagio nelle espressioni degli astanti, sollevò un sopracciglio.
"Quello chi è?" Chiese a nessuno in particolare, fissando però Kisumi.
"Shigino Kisumi, nuoto," una voce emersa nell'area ora sempre più chiassosa lo informò immediatamente, e lui scansò tutti dalla sua vista, stupefatto.
Kisumi lo guardò sorpreso e platealmente disinteressato mentre si avvicinava, poi piegò la testa di lato.
"Ah, Oikawa. Tooru, giusto?" Iniziò, con un sorriso piacevole, cortese, mentre stringeva due braccia ormai prive di circolazione sanguigna a sé. Sousuke e Rin non dissero nulla, troppo presi dall'interesse improvviso del pallavolista.
"Sì. E tu sei Shigino, Kisumi," Tooru rispose, per poi piantarsi i pugni sui fianchi, pronto alla seduzione.
"Lo so come mi chiamo," Kisumi rimbeccò, con un sorriso larghissimo e poi una occhiata velenosa. "Ho la mia parata di fan anche io, casomai me lo dimenticassi, comunque," e indicò verso la porta dove una massa di ragazze - e ragazzi, e anche uomini adulti - fissavano la scena ed i due ragazzi e nascondevano la . Ormai tutti stavano fissando loro due. Ormai i riflettori del mondo erano puntati su loro due.
"Beh, con un ragazzo carino come te non mi stupisco," Tooru rispose, diretto e conciliante, con un sorriso altrettanto brillante, che gli diede un'aria tutto sommato innocente. I due sembravano decisi ad irradiare luce propria sufficiente ad alimentare un campo di pannelli solari.
Kisumi sbatté le palpebre, stupito dal complimento così esplicito.
"C-carino? Aspetta, ma non vi stavate punzecchiando?" Rin domandò, sinceramente confuso.
"Lascia stare," Kisumi scattò, lasciando andare tutti e due mentre stringeva le palpebre. "Devo dire... che sei carino anche tu," concluse, arrossendo appena, ma mantenendo lo sguardo.
Sousuke guardò loro, guardò Rin, si massaggiò il braccio, e poi fece spallucce. "A quanto pare si sono trovati, borbottò tirandosi da parte il proprio ragazzo. "Dai, andiamo a finire 'ste foto."
"Aspetta, fratello, voglio vedere come finisce," Rin mormorò, tendendo l'orecchio.
"Ma non eri incazzato perché stavo guardando Oikawa?"
"Sì ma adesso pare che Kisumi stia facendo il galletto, non lo vedi?? Makoto morirà sentendo 'sta storia," l'altro replicò, sghignazzando. "Almeno non dovrà sopportare Kisumi che si bagna ogni volta che lo vede. Si spera, almeno. Haru dice sempre che non vuole più uscire con noi."
"Senti, ma tu sei un atleta riconosciuto a livello nazionale o un tabloid?" Sousuke borbottò irritato.
"Shhhh!" Rin lo zittì, schiaffando una mano sulla sua bocca.

"Posso chiederti il numero di telefono?" Tooru stava intanto chiedendo, avvicinatosi a Kisumi con un rossore pari al suo sul viso. Rin spuntò da dietro le sue spalle, annuendo. "... e se mi levi quei due da davanti mi fai un favore. Quello mi innervosisce, e quell'altro mi mette ansia. Pare un giudice infernale o una cosa del genere," Tooru aggiunse, rabbuiandosi mentre guardava gli altri due. "E dire che conosco un altro tipo simile, ma è molto più amichevole."
"Oi," Rin e Sousuke risposero in coro, ed il più alto fece scricchiolare le nocche mentre l'altro mostrava i denti affilati.
"A chi hai dato dell'inquietante?" Sousuke chiese in tono lugubre, torreggiando su di lui.
Kisumi vide perfettamente il problema, ed annuì prendendosi carico di entrambi. Li afferrò tutti e due delicatamente per mano, ed altrettanto delicatamente li strattonò al loro pannello, abbaiando sempre con dolcezza e tatto di fare le loro foto e sparire, ché lui aveva un appuntamento da prendere.
"... E così Kisumi ci ha proprio sbattuti fuori, incredibile," Rin si lamentò il giorno dopo mentre pranzavano in un joint per il sushi, un posto tranquillo dove speravano di non essere seguiti da paparazzi e fan, massaggiandosi il collo. Makoto e Haruka si guardarono, e poi scoppiarono a sghignazzare in sincrono.
"Che?" Rin chiese, irritato. Non solo dalla risatina, ma dal fatto che quei due non facevano tuffi sincronizzati. Avrebbero probabilmente vinto un oro senza neanche provarci.
"Oikawa Tooru e Kisumi. Li abbiamo visti che uscivano insieme su internet!" Makoto spiegò conciso. "Tutti a Iwami ne parlano da giorni."
"... ah, allora hanno consumato," Sousuke mormorò. "Beh, buon per loro. Rin, abbiamo l'allenamento fra mezz'ora, andiamo," aggiunse, completamente disinteressato a Kisumi o quell'Oikawa o qualsiasi cosa non fosse il suo ragazzo.
"Sì, Rin, vai all'allenamento," Haruka punzecchiò con una espressione completamente incolore, ma estremamente divertito a giudicare dal suo sguardo.
"O-oi," l'altro rispose arrossendo, però poi si alzò di scatto e prese Sousuke per mano. "Sì, dai, andiamo. Chissenefrega di Kisumi e quell'altro," continuò facendosi apertamente beffe dell'idea.
Mentre Haruka lo guardava sempre più divertito e Makoto sorrideva pacioso, Sousuke sospirò - sapeva che chiaramente avrebbe dovuto sorbirsi Rin che blaterava dell'accaduto almeno per tutto il resto della giornata.
Quello, o convincerlo con le buone o con le cattive a stare zitto.
 
 
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