30 January 2016 @ 01:36 pm
[YOWAMUSHI PEDAL] Promise  
Titolo: Promise
Fandom: Yowamushi Pedal
Personaggi: Sakamichi Onoda, la squadra del secondo anno, menzione di Manami Sangaku
Genere: sportivo? azione? generale? idk XD
Avvertimenti: future fic rispetto all'anime, possibilmente ooc non avendo letto il manga e non conoscendo Issa.
Parole: 736
Note: HO FINITO ENTRAMBE LE STAGIONI IN 3 GIORNI, SONO UNA MERDA SENZA UNA VITA. E niente, mi ha preso tantissimo come sa chi ha la sfiga di seguirmi su twitter XD e sono spuntate ship dai fottuti muri, io non. Btw non credo che ci scriverò molto, ma c'ho ancora feels freschi freschi, capite. O magari scriverò sulla Onoda/Manami che è praticamente la nuova Kawoshin ma meno destinata a morire fra atroci sofferenze. Per questa cacchina peraltro ho fatto un pochino di ricerca nella wiki di YowaPeda, quindi la conoscenza del post-anime è molto, molto sommaria.
Comunque è scritta per fillare sempre la M1 del COW-T6, prima settimana. :3


Pedala. Pedala, pedala, pedala. Come alla Inter-liceale. Pedala, pedala, pedala, pensa, coi denti stretti.
Sakamichi sfreccia come un fulmine su per la salita del circuito di Kanagawa, col fiato corto, ma col sorriso inevitabilmente stampato sulla faccia, mentre Shoukichi e Shunsuke si sfidano davanti a lui per vedere chi scenderà più veloce da quel tratto.
Hajime e Junta sono stati brutali, nell'imporre loro non solo i soliti mille chilometri da completare entro il terzo giorno del campus di allenamento, ma hanno sfidato anche i ragazzi del secondo anno a finire prima di loro, pena la mancata partecipazione alla prossima Inter-liceale: perché quest'anno ci saranno anche loro, se lo sono giurati, hanno giurato di mostrare il loro valore anche agli studenti uscenti del terzo anno. Sarà la loro ultima possibilità di partecipare. E in fondo, la loro perfetta collaborazione potrebbe essere un buon punto di inizio per sviluppare una strategia sui tratti lunghi.
Shoukichi e Shunsuke, prevedibilmente, l'hanno però trasformata in una sfida anche fra loro, un tutti contro tutti sulla strada stretta fra la vegetazione ed il vento freddo, tagliente della sera, alla fine del loro secondo giorno. Nel mentre, Sugimoto pedala, pedala, pedala, anche se non con molte speranze di partecipare, e forse ne ha anche un po' paura, ma in fondo l'estate prima si è divertito lo stesso, in fondo, ad assistere i suoi compagni di squadra. Anche quello è un ruolo che deve essere svolto.
Il sudore è come ghiaccio sulla pelle per tutti, le magliette rimangono attaccate ai loro corpi mentre tagliano l'aria, l'aria è piena dei loro respiri affaticati ma veloci, ancora pieni di grinta, ancora esprimendo una voglia di esserci, di mettersi alla prova.
I polmoni per Sakamichi bruciano come quando ha corso per la prima volta seriamente contro Imaizumi, così tanto tempo fa che sembra sia passato un decennio. Eppure sorride. Guarda dritto davanti a sé, alla fine della salita, spinge le gambe veloce, con la perfetta coscienza della catena che scorre attorno alle corone senza fallo, spingendolo verso il cielo ad ogni giro dei pedali. Il suo sorriso si allarga fino agli occhi, abbraccia le nuvole che vede al di là della linea scura della strada. Alle sue orecchie arrivano le urla ed i soliti insulti lanciati fra Nakano ed Imaizumi, un po' più avanti di lui.
Sakamichi pedala forte, le gambe che non lo abbandonano nemmeno dopo più di dieci ore di corsa ad una andatura sostenuta, ricordando come, senza l'aiuto di Teshima l'anno prima, non sarebbe mai riuscito a completare l'obiettivo dei mille chilometri. È chiaro che Teshiro l'abbia fatto per la squadra... perché ha visto qualcosa in Sakamichi, forse, ma è anche probabile che l'abbia fatto perché la disperazione chiama un aiuto. E la Sohoku è una mano tesa.

C'è un suono scattante di ruote che macinano metri con costanza dietro di lui, però. Non pensare al passato, rammenta, pedalando con più vigore mentre alle sue spalle il nuovo acquisto della squadra Issa lo segue cingendo la distanza fra loro con tenacia, ma Sakamichi può sentirlo anche lamentarsi delle salite, e di come non riesca a capire come Onoda possa sorridere quando si arrampica sfidando la gravità. Promette di offrire una bella gara, una volta arrivati alla discesa.
"Kaburagi-kun!" Chiama, voltandosi indietro per un secondo col suo grande, speranzoso sorriso. "Corriamo insieme."
Issa lo guarda con i capelli arancioni che sferzano attorno al suo viso, sbattendo le palpebre, ma poi ghigna aumentando la sua velocità nonostante la fatica, nonostante il dolore che comincia a farsi sentire attorno alle ginocchia e lungo i muscoli. Nonostante di natura egli sia uno sprinter, che lo voglia ammettere o no.
"Guarda come ti supero, Onoda-kun!" Risponde ansimando, con la stessa aria decisa e lo stesso tono di sfida che Sakamichi ha sentito usare così tante volte da Naruko e Tadokoro. Il più delle volte, l'uno verso l'altro.
"Allora io ti raggiungerò," Sakamichi risponde, con un'aria più decisa rispetto all'anno prima. "Qualsiasi cosa faccia, raggiungerò chi è davanti a me."
L'ha fatto. Infinite volte, sfidando la strada ed il vento ed il caldo e la pioggia e la fatica, sfidando i limiti del proprio corpo fino all'assurdo. Dopotutto, deve andare all'Inter-liceale quest'estate. Deve correre di nuovo contro Manami-kun, per rivedere come si spiegano le sue ali quando il vento decide di trasportarlo. Manami-kun gliel'ha promesso: la prossima volta vincerà lui. Sakamichi sorride di più, accettando la sfida e cantando, "Hime!"