14 March 2020 @ 09:23 pm
[HAIKYUU!!] Unkeyboardinated  
 

Titolo: Unkeyboardinated

Fandom: Haikyuu!!

Personaggi: Iwaizumi/Oikawa

Genere: erotico

Avvertimenti: nsfw, pwp

Parole: 1204

Note: COW-T10, sesta settimana, m2 col prompt “Unkeyboardinated, Incapacità momentanea di scrivere/digitare senza commettere ripetutamente errori.”



Merdakawa -viao ,Iwacham
È una bella giornata calda, il sole splende, il primo trimestre è finito e quindi Hajime si ritrova a casa, bagnato dal sole mentre steso sul proprio letto si rilassa con la consapevolezza che mancano ancora due settimane al prossimo giorno di scuola. Ora però fissa il messaggio che gli è appena arrivato per qualche secondo, col sopracciglio alzato. Il messaggio viene, indubbiamente, da Oikawa, quell’idiota. Solo che di solito, insomma, Tooru dimostra una capacità di espressione adeguata alla comprensione immediata senza necessitare di sforzi particolari. 
In sostanza, un messaggio del genere non è da lui.
Merdakawa -Indivina cosa stu faventi
Merdakawa -Prif a intodinar
Merdakawa -Tastiera
Merdakawa -cazzo finalmtne
Le sopracciglia di Hajime assumono con ogni messaggio una forma diversa. Certo, è capitato anche a lui di mandare messaggi scoordinati e incomprensibili, ma non così tanti di fila senza chiarimenti su cosa intendesse dire. Forse...
Iwaizumi Hajime (io) -Stai avendo un infarto? digita, con un vago senso di preoccupazione. Dopotutto, non è molto probabile che Oikawa stia davvero male se può mandare messaggi criptici a qualcuno che non sia un medico o che possa effettivamente aiutarlo. 
La risposta arriva subito, sfortunatamente non in forma più chiara. 
Merdakawa -Sì sto benissimo e chr sto gavento una cosa e boleco contididetla com ye
Hajime piega la testa con una smorfia. 
Visto che la comunicazione in forma di testo chiaramente non può funzionare, si decide a chiamarlo, e non si trova ad aspettare molto. 
"Ah, Iwa-chan, ciao," sente dire, ma la voce di Oikawa suona molto strana. Come se stesse sollevando pesi o qualcosa del genere, solo che chiaramente non può essere così - anche perché insomma, in tal caso non starebbe rispondendo al telefono. Un ragionamento alla volta. "Stavo giusto pensando a te," continua, e Hajime sente un tremolio nel suo respiro. 
"Che cazzo vuoi, Oikawa," taglia corto, Hajime, roteando gli occhi al cielo. "Cos'è che stavi cercando di dirmi?" 
La voce di Oikawa gli arriva piena di respiri, di esitazioni, e non ci dovrebbe volere molto per capire quale sia la situazione. Hajime fissa il vuoto, spazientendosi ogni secondo di più. Non che sia stupido, ma non ci si è mai trovato in una situazione come questa.
"Ho detto... che stavo facendo una cosa, e... e volevo condividerla con te." La voce di Oikawa gli arriva leggera, coi respiri che si fanno sempre più pesanti, e per qualche motivo Hajime sente qualcosa. Fra le gambe. 
"Senti, Oikawa, taglia corto. Che vuoi?" Chiede, perdendo la pazienza con ogni secondo. Certe volte comunicare con Oikawa è come seguire il ragionamento di un pazzo - non sa mai dove si andrà a parare. 
"Voglio che tu... continui a parlare," dice Oikawa, la voce ormai fatta di soli sospiri e sussulti. Hajime guarda di nuovo fra le sue gambe, e finalmente si mette in pari con quello che il suo corpo aveva già capito. 
"Oikawa... ti stai facendo una sega?"
Dall'altro capo della comunicazione sente solo respiri pesanti e frettolosi, come quelli di un maratoneta che accelera in uno sprint verso il traguardo.
"Oikawa, fai schifo," borbotta, mettendo una mano sul cavallo dei propri pantaloni, saggiandosi e rendendosi conto di essere già diventato duro. 
"Mmm," sente dire dall'altra parte. "Iwa-chan, parlami ancora, dimmi qualsiasi cosa." La voce di Oikawa gli arriva strozzata, come se la gola gli fosse diventata stretta. 
Non ci vuole molto prima che senta le pulsazioni fra le cosce, prima che la voglia di toccarsi preceda quella di insultare il suo coglione idiota di un ragazzo, e chiudendo gli occhi infila una mano nei pantaloni, si accarezza con le dita, senza dire nulla prende a scivolare con la mano attorno al suo sesso. Non ha fretta, non ne ha mai. In fondo di solito non ci mette molto, a venire, e soprattutto ora ci vorrà ancora meno, con la voce di Oikawa che sospira e strozza i gemiti fra i denti, che lo guida fino a dove vuole arrivare. 
"Ti stai... toccando anche tu... Iwa-chan?" Oikawa chiede, e Hajime può quasi vederlo, sdraiato sul proprio letto a fare la stessa identica cosa, e tutto questo lo irrita - che non sia fisicamente lì, che non possa spogliarlo lui con le sue mani immediatamente, che non possa premerlo contro il muro e scoparlo con violenza fino a svuotare i suoi polmoni di tutte le grida che imbottiglia dentro di sé. 
"Taci," Hajime borbotta, sentendo già un po' di bagnato sulla punta, e sospira cercando di immaginare che sia davvero così - che Oikawa sia lì in camera sua, col suo cazzo sulla lingua, la sua gola calda attorno a lui. La cosa sembra funzionare immediatamente, le ondate di eccitazione si moltiplicano fra le sue dita, il calore inonda tutto il suo corpo e trattiene il respiro quando vede nella sua mente lo sguardo di Oikawa - quello che gli ha rivolto l'ultima volta che si sono visti e che l'ha guardato mentre lo leccava incastrato fra le sue cosce. Divertito, eccitato, rovente. Come quando batte l'ultimo punto di una partita, quando sa di aver vinto. 
Dev'essere anche adesso quella la sua espressione, ascoltando Hajime che viene nella propria mano con un grugnito soffocato, mentre decide di spingersi a venire a sua volta. Hajime lo sente. Sente i suoi respiri accelerare, forsennati, fino al momento in cui si interrompono e poi riprendono, ma suonano più leggeri, sollevati. Hajime tiene gli occhi chiusi un altro po', ascoltandolo respirare con sempre più leggerezza. Nessuno dei due dice nulla, come quando si ritrovano insieme sullo stesso letto a recuperare la sanità di mente dopo l'orgasmo. 
 
"Appena ci rivediamo lo facciamo di nuovo, ma sul serio," si ritrova a dire, gli occhi che si riaprono piano. Gli è bastato solo immaginarlo perché l'eccitazione gli esplodesse fra le mani. Sarà una scocciatura, Oikawa, ma in fondo lo sa da sempre e non l'ha abbandonato mai. Un po' è anche colpa sua. 
"Ci conto," risponde Oikawa, la voce che suona quasi assente, e sospira. "Ti farò una cosa con la lingua che voglio farti da un pezzo."
Hajime spalanca gli occhi. Eh? 
"Quale cosa?" Chiede, col calore che pulsa appena nel suo ventre, di nuovo. 
"Lo scoprirai," Tooru risponde, e Hajime può sentire una evidente delizia nella sua voce. E poi non sente più nulla, solo il clic della comunicazione che si interrompe. 
Rimane così, sdraiato a letto con le dita sporche, il cellulare premuto contro l'orecchio e gli occhi spalancati, però lentamente chiude gli occhi mordendosi il labbro e lascia cadere il cellulare sul materasso. 
Si guarda le dita, e poi si siede prendendo un fazzoletto fortunatamente piazzato proprio vicino al letto. Oikawa l'ha reso un disastro di nuovo, e non si può escludere che l'abbia fatto solo per irritare il suo migliore amico.
"Maledetto bastardo," Hajime borbotta sottovoce, sapendo bene che la sua idea di vendetta sarebbe l'idea un'idea piacevole per Oikawa. 
Ma la prossima volta lo farà supplicare. Va a lavarsi le mani, e poi si chiude a chiave in camera cercando tecniche di edging e negazione dell'orgasmo online. 
Non è certo che Oikawa non gradirà, ma se non altro rimarrà soddisfatto nel sentirlo supplicare. 
Non se ne accorge nemmeno, del ghigno che gli piega le labbra.