Titolo: Cry
Fandom: Marvel Movieverse/Mitologia norrena
Personaggi: fem!Thor/fem!Loki, menzione di Baldr
Genere: introspettivo, angst
Avvertimenti: femslash, gender swap, incest, one-sided, Out of canon, what if?
Parole: 319
Note: Ciao, sono Manu e questa fic è un mix venuto male di Avengers e mito norreno, lol. In sostanza, è da un sacco di tempo che non scrivo ed oggi mi è venuta un po' di voglia di riprendere Thor e Loki, ma in versione femminile perché... Boh, oggi mi gira così XD il fatto è che il Loki di qualsiasi verse conosca mi sta sulle balle (sad but true) ma ho un kink allucinante per Lady Loki (NNNGH *Q*) quindi ho messo le due cose insieme. Also, oggi pomeriggio ho fatto un piccolo fancast per fem!Thor e fem!Loki e non sono più riuscita a levarmelo di testa, quindi... Niente, prendetela per quello che è: una flashina scema su Avengers con qualche riferimento al mito norreno. È brutta brutta e non voglio pretendere di sapere nulla né vantarmi di chissà che cosa, è solo che stasera c'ho la noia potente e buh. :(
(
eatintoothpaste non leggere codesta fic, essa è il male OTZ)
A volte la può sentire nella testa o forse è nel vento. Non dovrebbe essere possibile e sicuramente non dovrebbe arrivarle dritto nelle orecchie come fosse nella stanza accanto, ma quando il silenzio governa l'Asgard - molto di rado, effettivamente - o dentro ai suoi sogni, può ancora sentire la sua voce. Piena di dolore, frustrazione e rabbia, rimpianto mischiato allo stridio dell'orgoglio ferito, è una tortura costante per il cuore morbido e compassionevole di Thor, perfettamente consapevole della giustezza di un castigo prolungato e doloroso. A volte assieme alle urla sfrenate di Loki sente riecheggiare le risate di Baldr e rivede il suo sorriso, una opposizione che genera in lei numerosi dubbi ed una pacata nostalgia. In quei momenti, da qualche parte nel Midgard e nel Jotunheimr si stendono veli malinconici di nuvole e piogge, il tempo scandito da sporadici tuoni.
Si ricorda del loro tempo insieme, di quando Loki perdeva qualcuna delle sue ore a passarle le dita fra i capelli, narrandole qualche storia di Midgard, sottovoce, oppure quando lei stessa scendeva fra gli Uomini ed i Nani a mercanteggiare armi e decorazioni per i loro capelli e per le loro armature. Thor vorrebbe tornare ad allora, quando Loki non si faceva prendere da facili invidie, dalla semplice voglia di irritare i Giganti, quando non meditava la presa di Midgard. Allora potevano stringersi assieme, dormire abbracciate in una innocenza silenziosa perché non c'era bisogno di costellarla di bugie.
A Thor brucia il cuore nell'immaginare lo strazio che le azioni di Loki le hanno procurato, perché non può fermarsi dal trovarsi davanti la possibile immagine del viso fiero di sua sorella - saranno sempre sorelle, poco importa la sua origine - sfigurato dall'acido per sempre.
È allora che chiama a sé Mjolnir e fugge attraverso il Bifrost, attraversando i mondi, allontanando quelle urla da sé, dalla sua testa. Chiama a sé le tempeste, scatenandole nei cieli per coprire il pianto del suo cuore.
Fandom: Marvel Movieverse/Mitologia norrena
Personaggi: fem!Thor/fem!Loki, menzione di Baldr
Genere: introspettivo, angst
Avvertimenti: femslash, gender swap, incest, one-sided, Out of canon, what if?
Parole: 319
Note: Ciao, sono Manu e questa fic è un mix venuto male di Avengers e mito norreno, lol. In sostanza, è da un sacco di tempo che non scrivo ed oggi mi è venuta un po' di voglia di riprendere Thor e Loki, ma in versione femminile perché... Boh, oggi mi gira così XD il fatto è che il Loki di qualsiasi verse conosca mi sta sulle balle (sad but true) ma ho un kink allucinante per Lady Loki (NNNGH *Q*) quindi ho messo le due cose insieme. Also, oggi pomeriggio ho fatto un piccolo fancast per fem!Thor e fem!Loki e non sono più riuscita a levarmelo di testa, quindi... Niente, prendetela per quello che è: una flashina scema su Avengers con qualche riferimento al mito norreno. È brutta brutta e non voglio pretendere di sapere nulla né vantarmi di chissà che cosa, è solo che stasera c'ho la noia potente e buh. :(
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A volte la può sentire nella testa o forse è nel vento. Non dovrebbe essere possibile e sicuramente non dovrebbe arrivarle dritto nelle orecchie come fosse nella stanza accanto, ma quando il silenzio governa l'Asgard - molto di rado, effettivamente - o dentro ai suoi sogni, può ancora sentire la sua voce. Piena di dolore, frustrazione e rabbia, rimpianto mischiato allo stridio dell'orgoglio ferito, è una tortura costante per il cuore morbido e compassionevole di Thor, perfettamente consapevole della giustezza di un castigo prolungato e doloroso. A volte assieme alle urla sfrenate di Loki sente riecheggiare le risate di Baldr e rivede il suo sorriso, una opposizione che genera in lei numerosi dubbi ed una pacata nostalgia. In quei momenti, da qualche parte nel Midgard e nel Jotunheimr si stendono veli malinconici di nuvole e piogge, il tempo scandito da sporadici tuoni.
Si ricorda del loro tempo insieme, di quando Loki perdeva qualcuna delle sue ore a passarle le dita fra i capelli, narrandole qualche storia di Midgard, sottovoce, oppure quando lei stessa scendeva fra gli Uomini ed i Nani a mercanteggiare armi e decorazioni per i loro capelli e per le loro armature. Thor vorrebbe tornare ad allora, quando Loki non si faceva prendere da facili invidie, dalla semplice voglia di irritare i Giganti, quando non meditava la presa di Midgard. Allora potevano stringersi assieme, dormire abbracciate in una innocenza silenziosa perché non c'era bisogno di costellarla di bugie.
A Thor brucia il cuore nell'immaginare lo strazio che le azioni di Loki le hanno procurato, perché non può fermarsi dal trovarsi davanti la possibile immagine del viso fiero di sua sorella - saranno sempre sorelle, poco importa la sua origine - sfigurato dall'acido per sempre.
È allora che chiama a sé Mjolnir e fugge attraverso il Bifrost, attraversando i mondi, allontanando quelle urla da sé, dalla sua testa. Chiama a sé le tempeste, scatenandole nei cieli per coprire il pianto del suo cuore.
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