Titolo Unexpected
Fandom: Glee
Personaggi: Kurt Hummel/Dave Karofsky
Genere: erotico, introspettivo
Avvertimenti: what if?
Parole: 1631
Note: è l'una passata e non mi va di scrivere tanto, appena finisco di postare crollo XD btw, questa è scritta per il p0rnfest d
fanfic_italia on il prompt "la prima volta di Dave". Mi piace come mi è uscita, poteva essere scritta meglio, you know the drill. 'notte XD
Quando Kurt gli aveva proposto di passare le vacanze di Natale a New York, David aveva pensato ad uno spettro piuttosto vario ma tutto sommato fattibile di possibilità. Un weekend da amici, a fare cose... Insomma, le cose che gli amici normali fanno. Mangiare, bere, stare stravaccati da qualche parte a raccontarsi, nel loro caso, degli studenti del McKinley con un bel culo. Almeno, questo si aspettava dal passare le vacanze a New York City con un altro ragazzo gay. O bisessuale. O qualsiasi orientamento potesse coincidere con le preferenze di Dave, comunque non gli importava. Aveva chiesto un permesso al lavoro - un negozio che doveva stare aperto anche in periodo natalizio, che culo - ed aveva preso l'aereo più economico per la grande città. A parte il fatto che "volo più economico" equivale ad "aeroporto dall'altra parte della città ad orari assurdi e senza indicazioni su dove andare", Kurt si era fatto trovare piuttosto facilmente. E David si era ripromesso di non provare a fare nulla, ma Hummel era rimasto bello com'era sempre stato. Forse, addirittura, l'essere lontano da casa e l'aver dovuto imparare ad arrangiarsi gli avevano conferito un aspetto più maturo. David, tutto bagnato per la pioggia, la barba di svariati giorni e l'aria spaesata di un contadino che mette piede in una metropoli, era rimasto a fissarlo per qualche confuso secondo prima di salutarlo.
E la vacanza prospettata si era rivelata abbastanza simile alle sue aspettative, a parte il fatto che Kurt l'aveva trascinato in lungo ed in largo per tutto il suo quartiere, per non parlare dei momenti in cui aveva l'aria triste e trovava la compagnia di David conveniente per lamentarsi. Di Blaine. E David aveva preferito non dire nulla sulla faccenda, aveva preferito non buttare lì un "lo sapevo". Aveva gongolato maleficamente con se stesso e gli aveva detto che forse le cose si potevano sistemare in qualche modo.
Quindi, esattamente, com'è che Kurt è finito per girarsi verso di lui, offrirgli un preservativo e menzionare neanche troppo velatamente che gli sarebbe piaciuto fare del sesso con lui?
Vendetta contro Blaine. Vuole scoparsi un altro e poi andarglielo a dire per bere le sue lacrime. Non sono qui per questo. Magari è da tanto che non lo fa ed ha solo voglia di andare a letto con qualcuno.
«... Perché insomma, è dall'anno scorso che ci penso. Sai, quando ci siamo visti al bar e tu mi sembravi star facendo degli sforzi per accettare te stesso eccetera. Così ho pensato... Egoisticamente» Aggiunge, arrossendo giusto un po', «Ho pensato che magari avevi ancora voglia di... Me. Anche dopo tutto quello che è passato. Cioè, lo so che sembra che ti voglia usare per via di Blaine, ma se non ti ho proposto di uscire con me prima è perché stavo con lui. Un po' ti detesto perché mi hai fatto venire questi pensieri.» Ridacchia. «Comunque, cosa stai pensando?»
Scappa, Dave, è una trappola. Digli che non ti piace più, che non sei venuto qui per questo, che ti aspettavi giusto qualche giorno di relax senza dover pensare a niente...
«Ma io non l'ho mai fatto prima.»
E poi David guarda in basso ed arrossisce ancora di più, rimanendo in silenzio per l'imbarazzo.
«Sul serio? Cioè, chiaramente non c'è niente di cui vergognarsi, e se pensi che la mia prima volta è stata poco fa... »
David rimane a fissarlo spaesato, senza nemmeno sapere perché. Si aspettava che Kurt fosse ancora vergine dopo tutto il tempo passato con Blaine? Francamente, sì. E poi si rende conto che lo aveva idealizzato così tanto che probabilmente Kurt nella sua testa si riproduceva per via mitotica. «Ah. Sì. No, tranquillo. Sì, non l'ho mai fatto prima... Non so perché te l'abbia detto.»
Kurt si guarda attorno, per poi torturarsi le dita. «Io fino a qualche tempo fa non mi fidavo proprio di te. Cioè, chiunque potrebbe dire che la cosa sia logica, onestamente, ma dopo aver visto che stavi facendo un percorso nella direzione giusta ti avevo almeno preso un po' in simpatia. E non voglio sembrare un... Maniaco sessuale, ma ti ho pensato tanto. Soprattutto in questi ultimi tempi. Non so perché proprio te, e non so perché proprio ora. Beh, forse il fatto che ora sia libero ha a che fare con questo, ma potrei chiedere di dormire con me a tantissime altre persone, ed il fatto che non sappia esattamente perché lo sto chiedendo a te mi spaventa. E anche il fatto che ti stia dicendo tutto quello che mi passa per la testa è parecchio inquietante.»
E poi guarda Karofsky e lo trova con un mezzo sorriso confuso in faccia, a metà fra la soddisfazione e la sorpresa, e quell'espressione sembrerebbe una strana conferma che in fondo lui è un tipo in gamba. Non gli è ancora saltato addosso senza il minimo pudore, il che dimostra che un minimo di autocontrollo l'ha sviluppato.
«Io in realtà non ho neanche capito cosa tu mi stia dicendo, in realtà» Dice poi, grattandosi la testa. «Cioè... Penso di aver fantasticato su di te. Ma una proposta così... Non me l'aspettavo. Sei sicuro? Insomma, io non voglio fare passi più lunghi della gamba. Potrei farti male. Non sono tanto a mio agio».
Kurt lo guarda per qualche secondo, fa per riprendere la soda in mano e riaccendere la tv. «Okay» Dice, come se niente fosse.
«Però... Però se ti va bene io lo vorrei. Cioè, lo so che questa cosa è già più imbarazzante di quanto tu volessi, ma ti ho pensato un sacco anch'io e se vuoi possiamo andare a letto.»
Ed ora David si ritrova nudo e completamente allo scoperto davanti ad un'altra persona - e la sensazione è onestamente terrificante, specialmente se l'altra persona ha un corpo oggettivamente degno di essere scolpito mentre lui ha tutta quella pancia e tutte quelle imperfezioni che ha sempre cercato di coprire. Ed il cuore batte fortissimo per l'ansia, e sicuramente Kurt starà pensando al modo migliore per sbarazzarsi di lui senza sembrare uno stronzo, ma effettivamente Kurt si sta solo avvicinando e lo sta solo prendendo per le spalle prima di iniziare a baciarlo. Ed il cuore di David non è probabilmente mai impazzito così, neanche quando ha costretto Kurt a baciarlo un sacco di tempo fa. Questo bacio è strano, le sue labbra formicolano, o forse sono i denti di Kurt che... Appena registra l'informazione, una quantità dolorosa di eccitazione scorre giù verso il ventre, e senza nemmeno mandare impulsi consapevoli il suo corpo intrappola quello di Hummel sotto di sé, e si sente duro come quando pensava a Kurt sotto la doccia, ma il guardare la sorpresa dipingergli il viso è effettivamente mille volte più eccitante dell'immaginarselo nudo e bagnato. Ed il respiro di Kurt sulle sue labbra, più rapido di prima, è così reale che ora David si chiede quanto riuscirà a mantenere la propria dignità almeno quanto basta per non combinare i peggiori disastri.
E poi Kurt inizia a toccarlo ovunque, timidamente, senza sapere bene dove mettere le mani o come mettere le gambe - risolvendosi poi nell'aprirle quanto basta per lasciare che il corpo di David possa sistemarvisi in mezzo. Si ricorda di quante paranoie si era fatto con Blaine, perciò sente quasi doveroso il tranquillizzare Dave che «puoi stare tranquillo, rilassati». Evidentemente lui però ha passato troppo tempo a non fare altro che agitarsi per qualsiasi motivo, perché tutto il suo corpo comunica tensione. Cosa che, dopo un po', finisce per piacergli.
«Prima di... Metterti comodo, puoi prendere il lubrificante? L'ho messo vicino al cassetto», e mentre David provvede angosciato, «l'avevo messo lì in caso Blaine venisse a trovarmi». Al quale David risponde sottotono: «Sì, ma smetti di parlare di lui, per piacere». E se non fosse già abbastanza nervoso lo avrebbe ringhiato.
Kurt lo guarda prima che l'altro possa aggiungere che non vuole mancargli di tatto, ma Blaine non ha nulla a che fare con loro al momento, che è meglio lasciarlo fuori. Kurt annuisce.
La sensazione della sostanza vischiosa fra le natiche è sempre poco piacevole, ma in qualche modo David riesce a farlo concentrare sulle sue labbra ossessionate da quelle di Kurt. Forse perché si sente troppo insicuro per andare altrove.
E poi una delle dita di Karofsky spinge lentamente dentro di lui, muovendosi, e la sensazione è tanto inaspettata e piacevole che a Kurt scappa un sospiro, che scioglie quasi subito l'ansia dentro il petto di David. E quest'ultimo pare trovarlo piacevole, spinge di più dentro il suo corpo, gioca a fargli emettere versi e suoni che stuzzicano entrambi a passare alla fase successiva. Forse è l'insicurezza di David, forse è l'impulso opposto del voler far aspettare entrambi, ma è Kurt ad un certo punto che ride e gli intima di smetterla. Lui sorride appena, ancora imbarazzato e genuinamente incuriosito dal corpo di Kurt, dal modo in cui si muove, dai suoni che emettono le sue labbra - un po' come fosse un gioco - ma finalmente si decide a sistemarsi fra le sue gambe, esitante, guarda il suo corpo sempre più piccolo del proprio e torna a temere di fargli male. Quando Kurt inarca la schiena e le loro erezioni si toccano, però, anche quell'ultima barriera trema e cade, spingendo David ad usare dell'altro lubrificante per poi finalmente prenderlo.
Ed il tutto si perde in un vortice troppo veloce per poter ricordare i dettagli, ma quando esplode David torna a vedere la realtà ed a constatare che Kurt sta bene, sta solo ansimando ma sembra soddisfatto. Sospira a fondo, completamente svuotato ma in un senso positivo. Oh, Dio. E l'eco dell'orgasmo continua a scorrere nelle vene a pieno regime, i mugolii di Kurt gli rimarranno in testa probabilmente per settimane e quando smetterà di sentirli sa che vorrà ascoltarli ancora.
«Ti odio» Bofonchia, prendendolo per mano senza neanche pensarci.
Fandom: Glee
Personaggi: Kurt Hummel/Dave Karofsky
Genere: erotico, introspettivo
Avvertimenti: what if?
Parole: 1631
Note: è l'una passata e non mi va di scrivere tanto, appena finisco di postare crollo XD btw, questa è scritta per il p0rnfest d
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Quando Kurt gli aveva proposto di passare le vacanze di Natale a New York, David aveva pensato ad uno spettro piuttosto vario ma tutto sommato fattibile di possibilità. Un weekend da amici, a fare cose... Insomma, le cose che gli amici normali fanno. Mangiare, bere, stare stravaccati da qualche parte a raccontarsi, nel loro caso, degli studenti del McKinley con un bel culo. Almeno, questo si aspettava dal passare le vacanze a New York City con un altro ragazzo gay. O bisessuale. O qualsiasi orientamento potesse coincidere con le preferenze di Dave, comunque non gli importava. Aveva chiesto un permesso al lavoro - un negozio che doveva stare aperto anche in periodo natalizio, che culo - ed aveva preso l'aereo più economico per la grande città. A parte il fatto che "volo più economico" equivale ad "aeroporto dall'altra parte della città ad orari assurdi e senza indicazioni su dove andare", Kurt si era fatto trovare piuttosto facilmente. E David si era ripromesso di non provare a fare nulla, ma Hummel era rimasto bello com'era sempre stato. Forse, addirittura, l'essere lontano da casa e l'aver dovuto imparare ad arrangiarsi gli avevano conferito un aspetto più maturo. David, tutto bagnato per la pioggia, la barba di svariati giorni e l'aria spaesata di un contadino che mette piede in una metropoli, era rimasto a fissarlo per qualche confuso secondo prima di salutarlo.
E la vacanza prospettata si era rivelata abbastanza simile alle sue aspettative, a parte il fatto che Kurt l'aveva trascinato in lungo ed in largo per tutto il suo quartiere, per non parlare dei momenti in cui aveva l'aria triste e trovava la compagnia di David conveniente per lamentarsi. Di Blaine. E David aveva preferito non dire nulla sulla faccenda, aveva preferito non buttare lì un "lo sapevo". Aveva gongolato maleficamente con se stesso e gli aveva detto che forse le cose si potevano sistemare in qualche modo.
Quindi, esattamente, com'è che Kurt è finito per girarsi verso di lui, offrirgli un preservativo e menzionare neanche troppo velatamente che gli sarebbe piaciuto fare del sesso con lui?
Vendetta contro Blaine. Vuole scoparsi un altro e poi andarglielo a dire per bere le sue lacrime. Non sono qui per questo. Magari è da tanto che non lo fa ed ha solo voglia di andare a letto con qualcuno.
«... Perché insomma, è dall'anno scorso che ci penso. Sai, quando ci siamo visti al bar e tu mi sembravi star facendo degli sforzi per accettare te stesso eccetera. Così ho pensato... Egoisticamente» Aggiunge, arrossendo giusto un po', «Ho pensato che magari avevi ancora voglia di... Me. Anche dopo tutto quello che è passato. Cioè, lo so che sembra che ti voglia usare per via di Blaine, ma se non ti ho proposto di uscire con me prima è perché stavo con lui. Un po' ti detesto perché mi hai fatto venire questi pensieri.» Ridacchia. «Comunque, cosa stai pensando?»
Scappa, Dave, è una trappola. Digli che non ti piace più, che non sei venuto qui per questo, che ti aspettavi giusto qualche giorno di relax senza dover pensare a niente...
«Ma io non l'ho mai fatto prima.»
E poi David guarda in basso ed arrossisce ancora di più, rimanendo in silenzio per l'imbarazzo.
«Sul serio? Cioè, chiaramente non c'è niente di cui vergognarsi, e se pensi che la mia prima volta è stata poco fa... »
David rimane a fissarlo spaesato, senza nemmeno sapere perché. Si aspettava che Kurt fosse ancora vergine dopo tutto il tempo passato con Blaine? Francamente, sì. E poi si rende conto che lo aveva idealizzato così tanto che probabilmente Kurt nella sua testa si riproduceva per via mitotica. «Ah. Sì. No, tranquillo. Sì, non l'ho mai fatto prima... Non so perché te l'abbia detto.»
Kurt si guarda attorno, per poi torturarsi le dita. «Io fino a qualche tempo fa non mi fidavo proprio di te. Cioè, chiunque potrebbe dire che la cosa sia logica, onestamente, ma dopo aver visto che stavi facendo un percorso nella direzione giusta ti avevo almeno preso un po' in simpatia. E non voglio sembrare un... Maniaco sessuale, ma ti ho pensato tanto. Soprattutto in questi ultimi tempi. Non so perché proprio te, e non so perché proprio ora. Beh, forse il fatto che ora sia libero ha a che fare con questo, ma potrei chiedere di dormire con me a tantissime altre persone, ed il fatto che non sappia esattamente perché lo sto chiedendo a te mi spaventa. E anche il fatto che ti stia dicendo tutto quello che mi passa per la testa è parecchio inquietante.»
E poi guarda Karofsky e lo trova con un mezzo sorriso confuso in faccia, a metà fra la soddisfazione e la sorpresa, e quell'espressione sembrerebbe una strana conferma che in fondo lui è un tipo in gamba. Non gli è ancora saltato addosso senza il minimo pudore, il che dimostra che un minimo di autocontrollo l'ha sviluppato.
«Io in realtà non ho neanche capito cosa tu mi stia dicendo, in realtà» Dice poi, grattandosi la testa. «Cioè... Penso di aver fantasticato su di te. Ma una proposta così... Non me l'aspettavo. Sei sicuro? Insomma, io non voglio fare passi più lunghi della gamba. Potrei farti male. Non sono tanto a mio agio».
Kurt lo guarda per qualche secondo, fa per riprendere la soda in mano e riaccendere la tv. «Okay» Dice, come se niente fosse.
«Però... Però se ti va bene io lo vorrei. Cioè, lo so che questa cosa è già più imbarazzante di quanto tu volessi, ma ti ho pensato un sacco anch'io e se vuoi possiamo andare a letto.»
Ed ora David si ritrova nudo e completamente allo scoperto davanti ad un'altra persona - e la sensazione è onestamente terrificante, specialmente se l'altra persona ha un corpo oggettivamente degno di essere scolpito mentre lui ha tutta quella pancia e tutte quelle imperfezioni che ha sempre cercato di coprire. Ed il cuore batte fortissimo per l'ansia, e sicuramente Kurt starà pensando al modo migliore per sbarazzarsi di lui senza sembrare uno stronzo, ma effettivamente Kurt si sta solo avvicinando e lo sta solo prendendo per le spalle prima di iniziare a baciarlo. Ed il cuore di David non è probabilmente mai impazzito così, neanche quando ha costretto Kurt a baciarlo un sacco di tempo fa. Questo bacio è strano, le sue labbra formicolano, o forse sono i denti di Kurt che... Appena registra l'informazione, una quantità dolorosa di eccitazione scorre giù verso il ventre, e senza nemmeno mandare impulsi consapevoli il suo corpo intrappola quello di Hummel sotto di sé, e si sente duro come quando pensava a Kurt sotto la doccia, ma il guardare la sorpresa dipingergli il viso è effettivamente mille volte più eccitante dell'immaginarselo nudo e bagnato. Ed il respiro di Kurt sulle sue labbra, più rapido di prima, è così reale che ora David si chiede quanto riuscirà a mantenere la propria dignità almeno quanto basta per non combinare i peggiori disastri.
E poi Kurt inizia a toccarlo ovunque, timidamente, senza sapere bene dove mettere le mani o come mettere le gambe - risolvendosi poi nell'aprirle quanto basta per lasciare che il corpo di David possa sistemarvisi in mezzo. Si ricorda di quante paranoie si era fatto con Blaine, perciò sente quasi doveroso il tranquillizzare Dave che «puoi stare tranquillo, rilassati». Evidentemente lui però ha passato troppo tempo a non fare altro che agitarsi per qualsiasi motivo, perché tutto il suo corpo comunica tensione. Cosa che, dopo un po', finisce per piacergli.
«Prima di... Metterti comodo, puoi prendere il lubrificante? L'ho messo vicino al cassetto», e mentre David provvede angosciato, «l'avevo messo lì in caso Blaine venisse a trovarmi». Al quale David risponde sottotono: «Sì, ma smetti di parlare di lui, per piacere». E se non fosse già abbastanza nervoso lo avrebbe ringhiato.
Kurt lo guarda prima che l'altro possa aggiungere che non vuole mancargli di tatto, ma Blaine non ha nulla a che fare con loro al momento, che è meglio lasciarlo fuori. Kurt annuisce.
La sensazione della sostanza vischiosa fra le natiche è sempre poco piacevole, ma in qualche modo David riesce a farlo concentrare sulle sue labbra ossessionate da quelle di Kurt. Forse perché si sente troppo insicuro per andare altrove.
E poi una delle dita di Karofsky spinge lentamente dentro di lui, muovendosi, e la sensazione è tanto inaspettata e piacevole che a Kurt scappa un sospiro, che scioglie quasi subito l'ansia dentro il petto di David. E quest'ultimo pare trovarlo piacevole, spinge di più dentro il suo corpo, gioca a fargli emettere versi e suoni che stuzzicano entrambi a passare alla fase successiva. Forse è l'insicurezza di David, forse è l'impulso opposto del voler far aspettare entrambi, ma è Kurt ad un certo punto che ride e gli intima di smetterla. Lui sorride appena, ancora imbarazzato e genuinamente incuriosito dal corpo di Kurt, dal modo in cui si muove, dai suoni che emettono le sue labbra - un po' come fosse un gioco - ma finalmente si decide a sistemarsi fra le sue gambe, esitante, guarda il suo corpo sempre più piccolo del proprio e torna a temere di fargli male. Quando Kurt inarca la schiena e le loro erezioni si toccano, però, anche quell'ultima barriera trema e cade, spingendo David ad usare dell'altro lubrificante per poi finalmente prenderlo.
Ed il tutto si perde in un vortice troppo veloce per poter ricordare i dettagli, ma quando esplode David torna a vedere la realtà ed a constatare che Kurt sta bene, sta solo ansimando ma sembra soddisfatto. Sospira a fondo, completamente svuotato ma in un senso positivo. Oh, Dio. E l'eco dell'orgasmo continua a scorrere nelle vene a pieno regime, i mugolii di Kurt gli rimarranno in testa probabilmente per settimane e quando smetterà di sentirli sa che vorrà ascoltarli ancora.
«Ti odio» Bofonchia, prendendolo per mano senza neanche pensarci.
Current Mood:
sleepy

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