Fandom: The Beatles
Pairing: John/Paul
Genere: Erotico
Note: Questa era da un pezzo che dovevo finirla, poi stasera grazie ad una belldom caldissima l'ho conclusa *ç* Perché John e Paul slashati sono il massimo! Comunque il periodo di riferimento è circa il 63-64, l'immaginario è quello dei Beatles con gli smoking, i capelli a caschetto...insomma, quelli iconici, e la versione secondo me più sexy di tutti e quattro <3 Spero che qualcuno la legga e che piaccia^^
Sta lì seduto davanti a me, con le gambe accavallate ed una sigaretta che pende con disinvoltura dalla sua bocca.
Ma io mi chiedo come sia possibile.
Andiamo per ordine.
Com'è possibile che certe cose mi facciano venire voglia di scoparmelo qui, adesso, senza nessuna esitazione?
Vogliamo parlare dei capelli?
Come fanno i suoi capelli a farmi venire voglia di scoparmelo? Seriamente. Poi quando se li spettina per qualche motivo legato a: a) scherzi idioti; b) rimorchiare fanciulle; c) farmi impazzire...lo picchierei, cazzo. Non può farmi sentire come un cane in calore, non può ridurmi a una larva sbavante solo perché quei cazzo di capelli per qualche motivo sono troppo sexy. Fanculo, Paul.
E poi ci sono gli occhi. Come diavolo faccia a farmi cambiare stato d'animo nei suoi confronti solo con gli occhi è un mistero al di là di me.
Insomma, quando vuole farmi incazzare basta che inarchi le sopracciglia e assuma uno sguardo derisorio, quando vuole calmarmi il suo sorriso si allarga a quegli occhi grandi e dolci. E poi c'è lo "sguardo obliquo alla McCartney", quello con il viso a tre quarti, che vuol dire mille cose: un messaggio subliminale, qualcosa di implicito, un invito forse. Ecco, quello mi scalda il sangue nelle vene come se fossi in bilico sulla bocca di un vulcano. Cazzo quanto mi ispira sesso puro, sesso selvaggio, sesso da mordere. Cazzo, non dovrebbe.
E poi c'è la bocca.
Sulla bocca di Paul ci si potrebbe dilungare molto di più. Cosa si potrebbe dire? Che ha una forma perfetta, piena, quasi tonda, ottima per accarezzare la pelle, suppongo. Cos'altro? Che il modo in cui fa pendere quella sigaretta dalle labbra mi fa letteralmente uscire di testa. Devo controllare le ghiandole salivarie, dannazione! Dio, io gli devo saltare addosso, devo scoparmelo, ne va della mia sanità mentale.
In questo momento mi rivolge uno sguardo indifferente da dietro le sue palpebre mezze abbassate, col suo sguardo liquido e scuro, e non so mai che diavolo significhi. Cosa vuole? Cosa cazzo sta pensando? Voglio scoparmelo, porca puttana, datemelo nudo e mi farete felice.
E invece sono immobile come un perfetto imbecille, non oso saltargli addosso perché è troppo perfetto, e…
Io che mi alzo in piedi e mi avvento su di lui, e lui non reagisce ma mi lascia fare. Lo prendo per i capelli e gli tiro indietro violentemente la testa, glieli spettino, e lui mi guarda voglioso con la bocca semiaperta, si lascia sfuggire un gemito appena percepibile. Vaffanculo, Paul, fatti scopare, dai. Io che gli tolgo la giacca leccandogli il collo e lui geme ancora sotto di me. Io a cavalcioni sul cuo bacino, e sento che la sua erezione si sta gonfiando e strofino la mia contro il cavallo dei suoi pantaloni e sant’iddio com’è eccitante. Io che tutto rosso gli bacio ogni centimetro del suo viso e del collo mentre gli tolgo anche la camicia. Dio santo se è fottutamente bello. Dio, è troppo bello, devo possederlo subito. Vaffanculo, vaffanculo. Io ansimante che gli accarezzo il gonfiore che sento pulsante e caldo anche attraverso la stoffa. Dio, dammene ancora…
E lui ansima al mio orecchio e io non sopporto più di vederlo e toccarlo solamente. Voglio SCO-PAR-LO. Dai, Paul, implorami di farlo, fatti legare al letto, da bravo…si, così, bello. Guardami e dimmi che vuoi che ti scopi, dai.
-John, ti prego…ti prego, Johnny…
Oh, non sapevo ci tenessi così tanto, penso mentre un ghigno mi si disegna sulle labbra.
-Aspetta…-, soffio al suo orecchio spingendo il bacino contro il suo.
Paul mi risponde con un gemito sommesso e si morde le labbra. Oh, Dio santo, tienimi. Fa caldo, fa caldo, cazzo, fa troppo caldo e ho troppa voglia repressa. Dai, piccolo, apri le gambe, su.
Mi sistemo fra le sue ginocchia posandogli baci umidi e caldi ovunque, con la lingua, e gli torturo i capezzoli coi denti e lui geme, oh si.
-John…
Dai, Paul, supplicami. Dai, fallo.
-John, ti prego, ti prego…-, pigola buttando indietro la testa e sospirando. Dio se non è dannatamente bello.
Oh, al diavolo, dopotutto è quello che voglio anch’io…mi sono già tolto tutto, mi ci sono voluti due secondi, col cuore all’impazzata, prima di arrivare al letto.
E il mio cazzo pulsante che…
E lui è ancora lì davanti a me, seduto sul divano, scuotendomi la mano davanti agli occhi.
-Ehi, John, ci sei?-, urla ridacchiando.
Oh, Gesù, di nuovo quei dannati sogni ad occhi aperti.
