Titolo: Twist And Shout
Fandom: Beatles
Genere: Erotico, Romantico
Pairing: Ringo/Paul
Note: Siiiii, stasera sono ispirata! Il fatto è che Ringo ultimamente mi sta ossessionando abbastanza, soprattutto nel periodo di Please, Please Me e A Hard Day's Night! E l'idea di trattarlo un pò male mi ronzava in testa da un pò...ma mi sa che è venuta un pò corta >.<

Oh...povero, piccolo Ritchie.
Paul si avvicina lentamente nella penombra, ghignando divertito mentre il suo batterista, sudato e seminudo, si agita nel letto inutilmente, perché legato alle sbarre in ferro.
-Paul, che cazzo è successo?-, urla Richard, in tono spaventato e preoccupato. I suoi occhioni azzurri osservano attentamente i movimenti del bassista, ridacchiante con un'espressione che non si riesce a vedere chiaramente. Ricorda solo che un secondo prima di risvegliarsi in quelle condizioni aveva visto tutto bianco. Forse era svenuto dalla fatica, dopo tre ore passate a suonare...evidentemente erano stati la pressione e l'accumulo di fatica ad averlo messo al tappeto. E adesso si ritrova con i polsi doloranti e le lenzuola che gli coprono a malapena l'inguine...e Paul che si avvicina sempre di più, ghignando nel buio. Ma che cosa succede, davvero?
Sente il peso del suo corpo che si abbandona sul materasso e poi...la sua mano calda che gli accarezza la guancia e il suo fiato fra i capelli. Richard rabbrividisce.
-Paul...?-, bisbiglia tremando come un cucciolo.
Dicevamo: povero, piccolo Ritchie. Assediato dal suo compagno di band probabilmente ubriaco (ma non abbastanza, per non pianificare una cosa simile).
Prima che possa aggiungere altro sente le sue labbra morbide, e calde, e assetate violare la propria bocca, senza aver chiesto il permesso e senza alcun ritegno. Non è ubriaco: non sa di alcool...allora è sobrio, e la cosa è davvero preoccupante. Sente la sua lingua farsi strada fino a riempirgli la bocca nonostante le proprie vive proteste. I soli rumori sono i propri tentativi di gemere in protesta e i suoni umidi di quel bacio passionale dell'altro ragazzo. Si agita ancora nella sua morsa, ottenendo solo di eccitarlo ancora di più.
-Stai buono, Rings-, sussurra Paul soffiando nel suo orecchio e facendolo rabbrividire ancora. -Eddai, so che ti piace-, aggiunge con un'altra risatina, sicuro di sé. E accompagna l'affermazione con l'azione, Ringo sente la sua mano sfiorare il proprio sesso, che suo malgrado si gonfia quasi immediatamente. E Paul continua a passare la mano lì, dove il calore si accumula a velocità vertiginosa.
-Visto? Non ti dispiace se mi approfitto un pò di te, vero?-, sussurra Paul, baciandolo sul collo col fiato caldo che batte sulla sua pelle umida. Richard non può fare altro che gemere e tentare inutilmente di ribellarsi alle reazioni istintive del proprio corpo.
Paul, sempre con quella dannata risatina, infila le mani fra le sue gambe, e pian piano le apre senza troppa fatica e poi ci si sistema in mezzo, sovrastandolo. Ringo può percepire la sua posizione dal fiato sempre più irresistibile che soffia sul suo collo.
-Rilassati, Ritchie...-, aggiunge Paul, accarezzandogli ancora il collo e il petto, come a volerlo convincere che dopotutto non c'è niente di male. Rilassati, rilassati, rilassati, si ripete il batterista, deglutendo e chiudendo gli occhi, in attesa. Se Paul vuole questo...eppure non è giusto. E' così sbagliato essere costretti ad assecondare sempre la sua volontà, sempre...
-Ti prego...-, ritenta, pur sapendo che è invano.
Paul ghigna di nuovo, e gli lascia un altro bacio voglioso e suadente, e nel mentre...entra in lui con una sola, poderosa spinta.
L'urlo di dolore del batterista gli riempie le orecchie con del torbido piacere perverso, e il suo bacino comincia a muoversi quasi da solo, mentre ignora le proteste sempre più disperate di Richard. Spinge sempre più forte, fino a fargli sbattere le spalle contro le sbarre dietro di lui, e bacia ogni centimetro della pelle chiara e morbida, e innocente dell'altro. E spinge ancora, sempre più forte, sempre più velocemente, urla pure Ringo, tanto siamo soli...
Alla fine, con un gemito alto e - persino nell'orgasmo! - melodioso, compiaciuto e ruggente, Paul arriva all'apice dell'eccitazione che esplode nel basso ventre e dentro il corpo di Richard, che sospira di sollievo. Cazzo, almeno è finita, è l'unico pensiero che riesce a formulare.
Ansimando, Paul esce dal suo corpo continuando a lasciargli addosso baci lievi, sensuali e piccole leccate sulla pelle.
-Adesso...adesso slegami, Paul, per favore-, implora il batterista in tono angosciato.
Piccola pausa, ma Paul non obbedisce.
-Paul...!
Invece di slegarlo, Paul decide di fare qualcos'altro.
Afferra l'erezione del compagno, facendolo trasalire. E poi l'umidità della sua bocca morbida e delicata vi si chiude attorno in modo sicuro. Prima che Ringo possa reagire, ha già iniziato a succhiare avidamente, godendo degli spasmi di piacere del corpo che ha appena violentato...
Richard, con la mente annebbiata, non si accorge che sta urlando a pieni polmoni, più di prima, ma questa volta per delle ondate di piacere che mandano completamente in tilt ogni reazione razionale.
-Paul...Paul...
Non si accorge che lo sta chiamando, sospirando sempre più forte, forse addirittura eccitato ulteriormente dal fatto di essere legato.
Non tenta più neanche di opporsi, ormai è fatta. Paul l'ha preso, Paul l'ha fatto suo. Anche se non voleva, non l'avrebbe neanche immaginato...venendo dentro alla sua bocca avida, Richard si lascia sfuggire un urlo a sua volta, e una lacrima cola giù dalla sua guancia.
Paul continua a succhiarlo ancora un pò, poi lascia che l'aria un pò più fresca lo faccia rabbrividire di nuovo. E mentre tocca la sua pelle e i muscoli delle sue braccia, e prima di slegarlo gli lascia un segreto sussurrato all'orecchio.
-Closer, let me whisper in your ear, say the words you long to hear...I'm in love with you....