02 March 2010 @ 11:03 pm
Hoping, Waiting.  
Titolo: Hoping, Waiting.
Fandom: Ally McBeal
Pairing: Ally/Larry
Genere: Romantico, Fluff, Introspettivo
Note: La mia prima fic su Ally, e spero non l'ultima...è che la storia con Larry è troppo bella ç///////////ç oggi ho visto la puntata in questione (Stagione 4, Episodio 15, "Detroit e Ritorno") e mi è troppo piaciuta <3
Disclaimer: non possiedo assolutamente nessuno, purtroppo (LAAAARRYYY ç__________________ç) La citazione finale è presa da "Life In Technicolor II dei Coldplay <3

Ormai è da due mesi. Due lunghissimi mesi senza di lui.
E non basta ripetersi che tornerà, che non mi abbandonerà per Jamie. Io...io ho bisogno di esserne sicura!
Non basta nemmeno chiamarlo ogni sera, ogni mattina, quando posso sentire la sua voce.
Larry, ho bisogno di te. Ho disperatamente bisogno di te.
Di sentirmi stretta perché sei l'unico che può farlo facendomi sentire completamente in pace. Come quella sera, quando abbiamo cantato "White Christmas", quando ho capito che io ti avrei protetto, e tu avresti protetto me...
Larry è l'uomo perfetto. Voglio dire, è il tipo di uomo che vedi nei film e pensi "Dio, mandamene uno come lui". Detto, fatto. E io l'ho lasciato andare!
Ma quanto stupida sono?! E se lui e Jamie...me lo dicono tutti: Renée, Ling, Elaine, anche la mia analista...Oddio, lei è stata davvero troppo brutale, sembrava godere alla mia espressione sconvolta del tipo "Eh?!?".
E poi c'è Sam, quel bimbo adorabile, bellissimo, impertinente, antipatico e tenero...come il papà.
Ormai lo vedo dappertutto, nei riflessi delle vetrine, in televisione, nei trailer del cinema, alle fermate del tram, fuori dalla mia finestra...e ogni volta sento il cuore aumentare il battito, e poi sprofondare.
Larry, dove sei finito?
Squilla il telefono.
-Pronto?
-Ally?
Chiudo gli occhi e sorrido inavvertitamente.
-Ciao, Larry-, rispondo con la mia solita vocetta da ragazzina.
-Come stai?
-Oh...bene...
Un attimo di pausa.
-A me non sembra, sai. Cosa succede?
Non dirgli che ti manca, non dirglielo, e non metterti a piangere...
-Ni...niente, Larry, è tutto a posto. Tu, piuttosto...come stai oggi?
Rimaniamo a chiacchierare di sciocchezze per almeno un'ora. Sono davvero cose futili e dimenticabili, ma scherzare e ridere parlando del più e del meno ci fa bene. Parliamo del tempo, di gossip (ho scoperto che lui segue tutto il possibile, da questo punto di vista è più donna di me!), di sport e dei nostri casi a lavoro. Mentre siamo al telefono perdo ogni cognizione, mi accoccolo sul letto e lascio andare tutto quello di cui non parlo con Richard, John o gli altri colleghi. Perché con loro non parlo davvero di me.
Ma con Larry...ecco, so che è banale dire che con lui non mi vergogno di sentirmi completamente nuda, eppure è così.
Ed è bellissimo.
Oh, mi detestano quando faccio la sdolcinata, ma non permetto a nessuno di biasimarmi. Per una volta che ho qualcosa di davvero prezioso da perdere io...
-Ally, è l'una-, ride lui. -Ti chiamo domani, va bene?
No, di già? Uffa! Larry, parla ancora un pò con meeeeeeeee!
-Va bene...-, borbotto facendogli sentire chiaramente quanto disapprovo il fatto che fino a domani pomeriggio non lo sentirò. Lui ride, e credo che sotto sotto goda del fatto che ho così tanto bisogno di lui. Cretino.
-Ciao, Ally. Ti amo.
Sì, ecco, un buon modo per risollevarmi.
--Ti amo...buona notte-, gli rispondo, e so che è disgustoso il tono mieloso che ho assunto.
E appena metto giù il ricevitore mi guardo intorno. E adesso cosa faccio?
Vado verso il frigo e lo apro, per guardarmi per la millesima volta il pupazzo di neve che ha fatto per me.
E per la milionesima volta rileggo il suo biglietto:

"I'LL BE BACK".
 
Ho voglia di crederci.
-Buona notte anche a te.


E poi passa una giornata.
E di tutto non ricordo assolutamente niente. Niente. Nessuna conversazione. Niente di niente.
Ormai ho sviluppato questa capacità di vivere la giornata e dimenticarla subito, fino al momento in cui non gli telefono...
Apro la porta. Dio, che stanchezza.
Uff...
As...aspetta, qui c'è qualcosa fuori posto.
Il...il pupazzo, com'è finito in mezzo alla porta?!
-Mi hai chiuso in un frigo?
Oh. Oh, quella è la sua voce. Ho paura di girarmi, perché se fosse un'allucinazione...
E invece...eccolo lì, era dietro di me.
Posso arrossire, posso perdere il controllo, sì. Dopo tutta quest'agonia, posso permettermelo.
-...Uh...uh c-c-cos...uh...sei...sei tornato?
-Sono tornato...
Sospiro, anche se sono senza fiato. Dio, grazie. Anche se non esisti, grazie lo stesso.
Non capisco niente di quello che sta succedendo. Capisco solo che si sta avvicinando, e che ha detto che resterà per sempre.
Non capisco più niente, non...Larry...
Okay, sto andando in crisi, e...
E' tornato, è tornato, è di nuovo con me!
E mentre parliamo lo guardo e...non ci posso credere, è proprio lui, non è un'allucinazione delle mie, è lui.
Larry.
E non avevo mai baciato nessuno così. Sfogando tutte le angosce che ho accumulato.
Mi era mancato. Ma adesso è di nuovo qui.
E questo significa che posso di nuovo vivere.

Gravity release me
And don't ever hold me down,
Now my feet won't touch the ground
.
 
 
 
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[identity profile] sualk-law.livejournal.com on March 4th, 2010 10:54 pm (UTC)
bello bello *_*
il pupazzo di larry è un must, ancora mi chiedo come abbiano fatto a trasportarlo in giro tutte quelle volte senza che si spappolasse XD
teeeeneri <3
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