08 April 2010 @ 11:21 pm
[HolmesxWatson] Last Cheat. [Capitolo 3]  
Titolo: Last Cheat.
Fandom: Sherlock Holmes 2009
Personaggi: Holmes, Watson, Mary
Genere: Erotico, introspettivo
Note: Yeah, finita. E' l'ultimo e credo piacerà alle Hotsoners hardcore xD però non si può mai dire, fatemi sapere! *O*

Non ricordo esattamente quanto tempo rimasi lì, a girare furiosamente per casa come una bestia in gabbia, incapace di lasciare Mary dov'era ma anche di guardarlo negli occhi. Di guardarlo, affatto.
Lui sopportò il mio silenzio fumandosi almeno dieci pipe, schierato davanti alla porta per impedirmi di uscire. Potevo leggergli negli occhi il terrore che scappassi. Non perché temeva che lo denunciassi, ma perché sapeva che in tal caso l'avrei abbandonato per sempre. E da come mi sentivo allora, era l'esatta intenzione che avevo.
Quando ebbi ormai girato le stanze per la ventesima volta mi decisi ed aprii la finestra.
Holmes mi precedette, mi afferrò per i fianchi prima che potessi anche solo affacciarmi, e tirò disperatamente finché non mollai la presa sul balcone.
-Mi lasci!,- urlai, di nuovo fuori di me.
-No!,- strillò più forte, distorcendo il viso per lo spavento. D'un tratto mi colpì una domanda: contavo davvero così tanto per lui?
Tanto da uccidere?
Era possibile provare un pizzico di pietà per qualcuno così solo da difendere con qualsiasi mezzo l'unica compagnia che avesse? Perché all'improvviso la rabbia stava scemando e volevo solo seppellire il corpo di Mary? E sarei riuscito a toccarla ancora? Il cuore mi si strinse di nuovo. Holmes strinse le braccia attorno alla mia vita, e lo sentii aggrapparsi alle mie spalle come se io fossi davvero...
-Lei è tutto quello che ho, Watson. Non potevo perdere tutto. La prego...,- sussurrò, con una voce flebile e commossa che non avrebbe mai fatto sospettare nessuno del crimine efferato e imperdonabile che aveva commesso. E come potevo essere ancora suo amico, dopo quello che mi aveva fatto? Sentii riprendere la sua voce.
-Io non pensavo che sarei arrivato a tanto, non pensavo neanche di esserne capace. Ma quando ho sentito che era incinta...,- si interruppe, lo sguardo adombrato da una rabbia e da un dolore che risalivano dal fondo dell'anima ormai macchiata irrimediabilmente dell'uomo che...
Mi immobilizzai.
...amavo.
No, doveva esserci un errore. Non l'avevo davvero pensato. Non potevo amare davvero colui che aveva ucciso mia moglie.
Ma poi feci un altro pensiero pericoloso.
Amavo davvero Mary Morstan?
Ripensai ai momenti che avevo passato con lei, quelli più belli e sereni, ma anche quelli più caritatevolmente difficili, e mi accorsi che dentro ognuno di essi c'era anche Holmes. O almeno nella maggior parte. Mary era stata una magnifica compagnia, quando credevo di avere bisogno di lasciare il 121B, mi aveva regalato dei giorni di pura normalità, quiete, riposo, tenerezza, tutto quello di cui avevo bisogno dopo tante...avventure con lui. Pensai alla mia vita negli ultimi anni e mi irritai quando scoprii che non c'era niente che l'avesse riempita quanto la mia vita con lui, nell'appartamento, a discutere, litigare, ridere.
Altrettanto fulmineamente capii di essere diventato immorale nell'esatto momento in cui avevo sfiorato il pensiero di perdonarlo. Di lasciare tutto impunito. Io. Io, sempre così ligio alla Giustizia. Ero complice di omicidio, colpevole quanto l'assassino, perché ogni desiderio di denunciarlo, di vederlo marcire in prigione, stava sparendo. Era assolutamente contro la mia natura, eppure stava accadendo. Era come se mi fossi macchiato anch'io, come se avessi contribuito ad ucciderla, ne avessi tratto piacere ed ora cercassi ancora una fonte di peccato.
E in questo senso sentii una forza magnetica pulsare nel petto, che mi spingeva verso di lui. Mi spaventai di me stesso, trattenni il fiato e chiusi gli occhi disperatamente, cercando di riaggrapparmi a tutto quello che stavo perdendo.
Lentamente.
Fino alla fine...
E quando l'ultimo briciolo di rimorso e dolore mi lasciò, dissi addio alla mia umanità. Ero morto come lei, ed ero diventato l'ombra vagamente malvagia di un marito.
Holmes intuì tutto. Sapeva cosa stava accadendo mentre il mio corpo diventava dolce e si rilassava nella sua stretta ancora forte attorno a me. Mi ero ammalato, dovevo aver contratto un cancro che mi impediva di visualizzare oggetti e situazione nel modo corretto.
Sospirai, con mia grande sorpresa. Aprii gli occhi ed in quel momento avvertii tutto.
Il respiro del mio amico che solleticava la pelle sensibile del mio collo, le sue mani aggrappate ai lembi della mia camicia, tutto il suo corpo premuto contro il mio, così stretto da farmi avvertire la forma di ogni suo muscolo, contratto dalla tensione. Lasciai che la mia testa si reclinasse all'indietro, mentre fissavo il soffitto e lasciavo che l'uomo mi tenesse così, unito a lui, ascoltando i suoi respiri.
-Holmes...
Rabbrividì.
-Non l'ho perdonata,- dissi, o meglio, sussurrai.
-Spero che prima o poi lo farà. Watson...,- aggiunse, ed avvertii con stupore un tocco caldo sul mio collo.
-Cosa sta facendo?,- balbettai, spalancando gli occhi.
-La prego, Watson, mi lasci fare,- rispose, accarezzandomi il ventre che si irrigidì subito.
Un'ondata di calore fluì alle mie guance ed al ventre, inducendomi a deglutire faticosamente.
La sua mano, d'un tratto, era tutta la mia percezione. La sua mano che passava delicatamente la propria superficie sulla parte bassa del mio corpo, e che tuttavia non aveva ancora esplorato quella parte di me. Quella che stava fremendo e che si stava tendendo oltre ogni decenza possibile.
Mi accorsi che avevo la bocca piena di saliva, e che la sua stava toccando e inumidendo il mio collo in modo così sfuggevole e malizioso da indurre il mio corpo a cercarlo. Sapeva cosa fare. Non mi resi conto di quanto stessi impazzendo, di quanto fossi andato oltre.
Avevo passato la mia personale linea, ed ora non vedevo come avrei potuto tornare indietro.
Poi la sua mano raggiunse, finalmente, il centro di quel dolore stretto, insistente e palpitante. Quasi urlai, e mi agitai nella sua presa possessiva. Notai che il suo braccio aveva circondato più bramosamente i miei fianchi, fino a piantare le dita nella mia carne.
-Watson, io voglio, adesso,- sibilò nel mio orecchio, quasi impercettibilmente.
Il brivido più intenso della mia vita mi attraversò in modo evidente in quell'esatto momento, perché anch'io volevo.
Sapevo che aveva chiuso gli occhi aspettando il mio diniego, che mi ribellassi, che tornassi in me (ma chi ero veramente io?), ma l'unica cosa che feci fu girarmi verso di lui e catturare le sue labbra fra le mie, spingendo con la lingua...

...Finché non entrò in quella dell'amico, che sorpreso indietreggiò leggermente.
Watson si era gettato del tutto nelle sue braccia, stringendo ogni sua parte raggiungibile. Avvertì l'erezione che premeva contro le sue gambe, calda e dolorosa, ed assolutamente bisognosa di essere soddisfatta. Lo prese per il colletto e gli mostrò un nuovo sguardo: torbido e liquido, quasi morboso, e voleva lui. Lo voleva così violentemente da mordergli le labbra col secondo, lungo bacio, tanto da farlo sanguinare leggermente.
Con le gambe leggere, lo spinse verso il primo muro che trovò, fino a sentire il corpo dell'investigatore schiacciato oltre ogni limite fra la parete ed il proprio corpo completamente teso e suadente.
Calore. Ansimava, fuori controllo, e sentì le braccia di Holmes avvolgerlo di nuovo mentre si univano ancora.
E ancora.
Per lunghi minuti di Purgatorio.
Le loro anime erano perdute?
Watson bloccò i polsi dell'altro contro la parete, con tutta la forza che aveva, perché sentiva ribellione da parte di Holmes. Voleva essere lui a farlo.
No. Sarebbe stato lui. Sbottonò la propria camicia con le mani che tremavano, tanto che furono sostituite da quelle di Holmes mentre i loro corpi lottavano ancora e ancora si attraevano, sempre di più se possibile.
Holmes infine, per la prima volta da quando si conoscevano, si arrese. Rilassò il corpo e ansimò sentendo i capelli inumidirsi di sudore e i pantaloni gonfiarsi sempre di più.
Chiuse gli occhi abbandonando la testa all'indietro, e i muscoli del ventre erano ancora tesi, mentre il sangue affluiva all'inguine.
Deglutì quando le mani di Watson, dopo averlo liberato dalla camicia già sudata, avevano cominciato ad aprire la patta dei pantaloni.
Holmes non aveva mai avuto alcuna esperienza sessuale. Niente del genere l'aveva mai interessato prima, e non ne aveva mai sentito il bisogno. Strinse i denti pensando che forse avrebbe dovuto. E che una volta finita, sarebbe diventata una droga peggiore della cocaina. Watson.
Il medico si inginocchiò davanti a lui.
Holmes sentiva tutto quello che stava accadendo, ma non osava guardare. Voleva focalizzarsi sulle proprie espressioni. Come se non fossero già abbastanza forti.
La tensione all'inguine crebbe esponenzialmente ed ogni pensiero razionale fu cancellato dal suo cervello. Da lui, il detentore della logica ferrea.
Dapprima sentì le sue dita avventurarsi maldestramente fra pantaloni e biancheria, toccando casualmente l'erezione ormai del tutto tesa, e ad ogni tocco Holmes avvertiva una scossa calda ed il pulsare che cresceva ancora. Ancora, ancora, ancora.
Poi aria. Aria fresca che gli mozzò il fiato.
-Watson,- singhiozzò accarezzandogli una guancia, e l'altro gli leccò prontamente la mano.
Non rispose.
Holmes gridò. Aveva appena percepito quella che doveva essere la sua bocca attorno alla propria eccitazione, così sorprendente che d'istinto spinse il bacino avanti, immergendosi ancora di più fra le labbra, la lingua, il palato del dottore che ansimò col naso contro l'inguine.
E poi una mano si avventurò fra le sue gambe mentre la bocca cominciava a muoversi regolarmente attorno a lui.
Inghiottì ancora saliva mentre il proprio corpo iniziava a reagire completamente al di fuori del suo controllo, poi si accorse che dai sospiri era passato a gemiti sempre più alti.
Da un movimento vicino alle ginocchia dedusse vagamente che Watson stava usando l'altra mano per stimolarsi a sua volta e che aumentava istintivamente la velocità dei propri movimenti armoniosi, succhiando lussuriosamente.
Holmes sentiva che non poteva più resistere. Sentì la pressione diventare insostenibile nel basso ventre, le dita artigliare inutilmente il muro, sudore bollente scendere lungo la pelle. Fu chiaramente consapevole del proprio urlo che cresceva d'intensità mentre l'apice del piacere cresceva esponenzialmente.
Poi, in un momento perso fra l'interminabile e l'immediato, venne.
Watson, completamente umido anche sotto i vestiti, si sentì riempire di calore, che fuoriuscì in gran parte dalla bocca. Si rilassò a sua volta quando il corpo improvvisamente stremato del detective crollò su di lui, risucchiato da forze interiori che non conosceva.
I loro corpi si intrecciarono istintivamente, negli ansiti nervosi e brevi, mentre ancora si baciavano e si stringevano come predatore e selvaggina, inconsci però dei loro ruoli.
-L'ho tradita per l'ultima volta,- disse lucidamente Watson.
E lo strinse di nuovo a sé.
 
 
Current Mood: cynical
Current Location: The London In My Dreams.
 
 
( Post a new comment )
[identity profile] jadina94.livejournal.com on April 10th, 2010 06:43 pm (UTC)
Bellissima davvero, anche perchè ultimamente mi sono appassionata a questa coppia in una maniera impossibile, quasi maniacale, ne sono ossessionata, giuro xDDD
Non potendo lasciarti un commento su EFP in quanto la storia è a rating rosso, te lo lascio qui e aggiungo i complimenti alla scrittrice, mi piace molto come scrivi sisi ^^ Prometto che non appena la scuola mi lascia un attimo di respiro passo anche a recensire le altre tue storie, ma per ora sappi solo che sei davvero bravissima =)
[identity profile] manubibi.livejournal.com on April 10th, 2010 08:38 pm (UTC)
ma grazie mille!!!! *________________*
eh, holmes e watson sono oggettivamente una droga <3
comunque commenta pure, non c'è niente che mi faccia più piacere <3 *OOO*
[identity profile] dodowdowney.livejournal.com on April 10th, 2010 07:00 pm (UTC)
*applausi* non dico altro.
Grazie!
(Reply) (Link)
[identity profile] eerya.livejournal.com on April 11th, 2010 04:57 pm (UTC)
Wow! Dunque avevo visto da un pò che avevi pubblicato questa storia ma ho avuto il presentimento di dovermi ritagliare un momento per leggerla con calma. Ho fatto bene perchè è davvero interessante e particolare.
Specifico che ho una emmmh "vaga" (XD) passione per le cose un pò morbose e questa coppia mi va a genio *ç*
E... mi hai davvero intrigato *.* Holmes è matto e questo lo sappiamo, poi lui ha davvero solo Watson e il nostro dottore... non riuscirà mai a ignorarlo anche se gli fa farà del male. Davvero complimenti *.*
[identity profile] manubibi.livejournal.com on April 12th, 2010 08:13 pm (UTC)
Specifico che ho una emmmh "vaga" (XD) passione per le cose un pò morbose

*O* ma allora siamo in tante, evidentemente *_____________* mi mancavano le fic violente ed esageratamente drammatiche (avevo paura che Watson fosse troppo drammatico e, diciamo, forzato nella reazione .-.)

E... mi hai davvero intrigato *.* Holmes è matto e questo lo sappiamo, poi lui ha davvero solo Watson e il nostro dottore... non riuscirà mai a ignorarlo anche se gli fa farà del male. Davvero complimenti *.*

E' esattamente quello che volevo dire \O/ soprattutto nel SH09 questo aspetto è decisamente esasperato e fa di Holmes un completo disadattato quasi autistico, completamente disperato in una solitudine senza uscita, e siccome è palesemente ossessionato me l'ha fatto caratterizzare così *O* awwwww, potrei parlare per ore di questi due <3<3<3
Comunque grazie, grazie grazie grazie grazie *///////////*
[identity profile] eerya.livejournal.com on April 12th, 2010 09:02 pm (UTC)
E' impossibile non parlarne per ore v.v
Holmes E' autistico. Nel film però assumeva anche un aspetto tenero che nel libro c'è poco perchè è un personaggio molto più freddo e distaccato.
Confido molto nel prossimo *.* Mary dovrà essere morta o Holmes dovrà essere molto più sfatto che nel primo!
Watson non era forzato nella reazione a mio parere e poi come ti dico, lui sa di essere intrappolato in questa relazione. Davvero mi ha colpito molto ^^
(Anonymous) on July 31st, 2010 12:14 am (UTC)
Sei un geniooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!
Ebbene si sn una tua nuova fan.
sto leggendo tutti i tuoi racconti.Sn fantastici.
Continua csì!!! Facci sognare!!! :D

[identity profile] manubibi.livejournal.com on July 31st, 2010 11:23 am (UTC)
Oh...davvero? *____________* sei la prima a dire di essere una mia fan LOL *arrossisce* GRAZIE!!! Sei anche su EFP per caso?
(Anonymous) on August 1st, 2010 12:43 am (UTC)
No, purtroppo nn ci sn su EFP. Ho scoperto qst pagina x caso, e mi sono innamorata dei tuoi racconti *.*
Xò vorrei parlarti... =D hai un contatto facebook? =)