Titolo: can't hold back
Fandom: Haikyuu!!
Personaggi: Yachi Hitoka/Kiyoko Shimizu
Genere: erotico
Avvertimenti: pwp, yuri, smut, fingering
Parole: 833
Note: per "trattenere i gemiti", settimana 5 del COW-T. Era da un po' che non scrivevo su queste due XD


 
"Yachi-san..." 
La sua voce soffia spezzata, leggera, con le solite note un po' timide che tremolano nell'aria calda, intensa, che le circonda. Kiyoko tiene le cosce magre strette fra loro, muove il bacino in piccoli sussulti, seguendo i moti delle dita dentro di lei, dov'è caldo e bagnato, così bagnato che i polpastrelli di Hitoka si sono un po' raggrinziti, ma lei non pare accorgersene. 
È troppo impegnata a guardare il viso della sua senpai, i suoi capelli neri e lisci che fanno da sfondo alla curva del suo collo, a quella delle spalle sottili, mentre Kiyoko la guarda con gli occhi socchiusi, ma che brillano di eccitazione.
È come se un palloncino si stesse gonfiando nel suo ventre, sempre di più ad ogni movimento delle piccole dita dentro di lei, ogni volta che il palmo della mano di Hitoka strofina fra le sue gambe, con quel suo modo timido e nervoso di fare le cose. E se normalmente Yachi pare una palla di ansia anche in situazioni completamente normali, ora sembra che stia per esplodere anche lei, dal colore rosso acceso del suo viso, dal tremore dei suoi polsi. Eppure Kiyoko è così bella, tutta sconvolta, che la guarda come non guarda mai nessun altro. Hitoka non l'ha mai vista così rilassata eppure così tesa allo stesso tempo, e quello che le fa affrontare la tensione nei suoi muscoli è che così, solo con le sue dita, stia dando alla sua senpai così tanto piacere, che la stia facendo sorridere con una dolcezza disarmante quando, a scuola, sembra sempre così tranquilla, quasi fredda. Ma non con Hitoka. 
"Yachi-san... dammi di più," Kiyoko ansima, spostando una ciocca dei suoi capelli via dalla fronte umida di sudore. Hitoka sente una piccola ondata dentro, si sente inumidire un altro po' fra le proprie gambe, e le sue ossa diventano deboli per un momento, ma poi il suo piccolo cuore prende a battere con forza, per la voglia, per la bellezza, per l'onore di avere la ragazza più bella che abbia mai visto qui, a casa sua, sul suo letto, che ansima e comincia a gemere perché lei la sta facendo stare bene. Perché il paesano B ha conquistato la Principessa.
La sua testa si fa così leggera che i pensieri si sollevano come una bolla, svolazzano via, lasciano il posto ad una voglia di piegarsi e baciare i gemiti che escono dalle sue labbra, e lo fa. E contemporaneamente, finalmente Yachi trova il coraggio di muovere le dita con più forza e rapidità nell'intimità soffice e caldissima della sua ragazza (la sua ragazza!)
E Kiyoko schiude le labbra, senza pensarci, lascia andare qualche gemito che non può più trattenere. E Yachi le ha detto che al piano di sotto ci sono i suoi genitori, ma assieme ai suoi pensieri sono volate via anche queste preoccupazioni, la tensione si è sciolta dai suoi muscoli, e le sue labbra si sono spostate sul collo profumato di Kiyoko, e non avendo due bocche non può baciarle la pelle calda e morbida e anche ricordarle che non sono sole in casa. E baciarle il collo, percorrere tutta la curva con maniacale precisione, è più importante di qualsiasi altra cosa. 
Se ieri si fosse detta che avrebbe fatto questo con Kiyoko, Hitoka sarebbe esplosa sul posto riempiendo lo spazio attorno a sé di sangue e budella, ma ora che non c'è spazio per tutta la sua paura e il nervosismo, sentire la voce di Kiyoko-san è diventata la priorità per lei. Perché ha una voce sempre così dolce, anche quando finalmente si tende tutta e poi si contrae spasmodica attorno alle dita di Hitoka, che trattiene il respiro al pensiero che ce l'abbia portata lei, lassù dove le mancano le parole per il sollievo. 
Posa la testa sul petto di Kiyoko, con l'orecchio premuto contro il cuore, e lo sente sbatacchiare rapido, lo sente pompare con forza nelle vene della sua senpai, e quando lentamente sfila le dita da dentro di lei non può fare a meno di accarezzarle il fianco che fa una curva armoniosa su, finché non porta la sua mano fino al seno piccolo e grazioso. Kiyoko la guarda, in silenzio, e un po' sorride accarezzandole la testa. 
"Mi è piaciuto," dice, fra un respiro pesante e l'altro, poi sorride e lascia andare un risolino di sollievo, ad occhi chiusi. 
Hitoka per un secondo buono si dimentica come si faccia a respirare - Kiyoko sembra splendere, fra le lenzuola chiare e l'alone di luce che si riflette su di lei e pare circondarla. È un angelo, pensa, con le guance che se possibile diventano ancora più rosse. La mia senpai è bellissima. 
Kiyoko rimane stesa per qualche momento, a godersi la sensazione un po' frizzante fra i pensieri, e poi la guarda accarezzandole una gamba (e guadagnandosi uno squittio sorpreso).
"Adesso tocca a me," dice piano, e si gode la visione del faccino tondo di Hitoka, mentre si rende conto di ciò che sta per accadere.