04 January 2020 @ 02:31 pm
Titolo: A tutto il proprio tempo
Fandom: Free!
Personaggi: Rei Ryuugazaki/Nagisa Hazuki
Genere: erotico
Avvertimento: pwp, future fic (periodo: primi anni di università) 
Parole: 1556
Note: P0rnfest amarcord con un prompt CREDO mio di qualche anno fa "slow sex, orgasm control" e maritombola col prompt 38. 
E sì, in questa Rei è asessuale o perlomeno nello spettro ace. Sì, sono entrambi un po' più OOC del solito perché onestamente è da tantissimo tempo che non rivedo sto anime e non ci penso nemmeno. Però ho scovato il promptino e mi son detta: perché no? Avrei potuto approfondire un attimo ma d'altra parte, chi cazzo me lo fa fare? Volevo solo scrivere sconcerie XDDD
E comunque, prima fic su Free! dell'anno e prima fic con la icon giusta e appropriata XD


"Rei... per favore," Nagisa mugola, gli occhi chiusi, il petto sollevato verso il cielo mentre, in ginocchio, si agita appena cercando di muovere inutilmente le mani, legate dietro la schiena. "Ti prego..."
Rei lo guarda, con gli occhi freddi, lo sguardo che non si sposta né cambia neanche un po', mentre affonda le dita lentamente dentro di lui, lo stuzzica, cerca e tortura il centro del suo piacere. 
"Rei... Rei-chan... più veloce..." 
Rei sbuffa lievemente, con l'altra mano che lentamente, pazientemente, scorrendo un millimetro alla volta, massaggia il sesso gonfio, ritto, del suo ragazzo, la punta ormai rossa dalla quale pende una gocciolina. Lo sente pulsare nella sua mano, lo sente tendersi tutto caldo e duro fra le dita, e Rei piano piano passa il palmo della mano sulla punta, la solletica, mentre preme le labbra sul collo tutto teso e sudato di Nagisa. 
"Pensi di potermi dare ordini, Nagisa-kun?" Sussurra piano, delicatamente, al suo orecchio. 
Il suo viso rimane di pietra, gli occhi freddi e duri, ma in un battito delle sopracciglia un osservatore attento coglierebbe una morbidezza calda nel suo sguardo, prima che torni la finzione. 
Con le dita preme più a fondo dentro di lui, e Nagisa inarca la schiena con un gemito che gli esplode fra le labbra. 
"Ah- ah, Rei-chan," Nagisa si lamenta, e si morde il labbro mentre altri mugolii scappano dalla sua gola, soffocati dal ventre teso e dai denti serrati. "Rei-chan... voglio venire," mormora. "Fammi venire, Rei-chan."

Rei sorride, passando la mano piano, lentamente, sul suo petto. 
"Nagisa... caro mio, non so nemmeno se ti lascerò venire, oggi. Ma se succederà sarà perché lo vorrò io. Hai capito?" 
Riceve solo un gemito. 
"Capito?"
Nagisa geme piano, tenta ancora inutilmente di muovere le braccia, e quando Rei prende a muovere le dita di nuovo, dentro e fuori, scivolando con facilità dentro di lui, Nagisa trema per la mano avvolta attorno al suo sesso. Quella a sua volta si stringe un po' perché la senta tutta, calda e forte, e prende a scivolare con scatti più veloci e sostenuti attorno a lui, bagnato e pulsante e pieno di voglia che non aspetta altro che esplodere. È da quasi un'ora che si trova in ginocchio sul letto, che le sue braccia sono legate dietro la schiena. Che Rei lo tortura, nel modo più morbido possibile, e tutti i suoi muscoli si tendono, il suo bacino spinto in avanti cercando ancora un po' di frizione, e poi di più, e potrebbe rompersi dalla tensione o almeno è così che sembrerebbe. 
"Rei Rei Rei Rei Rei Rei Rei ti prego Rei lasciami venire ti prego Rei-" prende a supplicare, la voce tesa, chi occhi strizzati, le labbra schiuse. 
"Ti prego ti prego-" lo sente, il liquido caldo montare, premere, affannarsi per uscire, lo sente nel ventre, fa quasi male, urla. Nagisa sorride, sentendo che il culmine di tutto è qui, fra le sue gambe, nella sua testa, sa che Rei sta sicuramente per farlo impazzire per quei secondi di pace assoluta. Sorride, assaporando già la leggerezza in tutto il suo corpo, la totale assenza di pensieri, il piacere che esplode dentro e fuori di lui...

E poi Rei lo lascia andare, fa scivolare via le proprie mani, e si siede pazientemente accanto a lui mentre Nagisa lascia andare un grido spezzato. Peso. Sente solo un peso nel ventre dove prima c'era piacere, tutto d'un colpo, freddo, sente il proprio corpo che protesta con piccole spinte verso il nulla. Quasi parrebbe un idiota, per un paio di secondi, lentamente realizzando l'accaduto, e poi lo stomaco si stringe.
"Rei-chan... Rei-chaaaan..." piagnucola, agitandosi di nuovo quasi con furia, e Rei lo guarda con la stessa durezza, ma dopo qualche secondo preme un bacio sul suo collo, sul suo mento, sulle sue labbra. 
"No, non ti darò proprio niente. Sto pensando di lasciarti qui un po', tutto solo... senza toccarti e senza permetterti di toccarti da solo, perché lo so quanto sei furbo." Bacia ancora le sue labbra, respirando i gemiti di frustrazione mentre con le dita disegna cerchi leggeri sul petto di Nagisa. "Cosa ne dici?"
Nagisa quasi singhiozza, ancora ruotando il bacino in cerca di qualcosa, un contatto, una frizione. Qualsiasi cosa. Invece, il suo sesso trova solo aria. 
"No... mi fa male, Rei-chan," Nagisa piagnucola, voltando la testa per rivolgere i suoi grandi occhi dolci al suo ragazzo. "Voglio venire... fammi venire, Rei-chan... farò il bravo."
Farò il bravo, certo. A Rei verrebbe da ridere, e invece lo bacia di nuovo. O meglio, sfiora le sue labbra con le proprie ritraendosi prima che Nagisa possa ricambiare. 
"Mmmh. Ma a te piace quando ti faccio aspettare. Non è così?" Chiede quasi dolcemente, accarezzandogli il ventre. Da Nagisa, solo un gemito. Rei scende e stuzzica appena il suo sesso, facendo scattare il suo bacino e rubandogli un altro gemito. 
"Ti prego..."
"Non è così?" Rei ripete, con la stessa calma, prendendo a giocare con un capezzolo del suo uomo. Lo fa scorrere fra le proprie dita, lo pizzica, lo massaggia. 
"Ah! Ah... Sì, sì, vero... è vero," Nagisa cinguetta, buttando la testa indietro. "Ma... mi fanno male le spalle, e non- non ce la faccio più, Rei-chan," mugola tutto rosso in viso, ogni muscolo teso, il suo cazzo che si contrae appena, ma di continuo. Rei osserva mentre sobbalza da solo, non senza una certa dose di soddisfazione, poi sospira. Nonostante tutto, anche abitando un ruolo impietoso, fare del male a Nagisa rimane un limite oltre il quale non si è mai sentito di andare. 
"Va bene, ma stai fermo," ordina, guardandolo da sopra gli occhiali. "Se ti muovi ricominciamo daccapo. Capisci?" 
Nagisa morde un gemito per non farlo uscire, e poi sbatacchia la testa su e giù, annuisce furiosamente. 
"Sì, sì, Rei-chan," piagnucola ancora, mentre Rei prende a sciogliere il nodo che tiene uniti i suoi polsi. E Nagisa, come concordato, li tiene ben lontani dal proprio sesso, pure se la tentazione diventa particolarmente forte. 
"Bravo," Rei sussurra, e poi gli viene in mente una idea. "Nagisa, vieni qui," dice indicandosi il petto, con una voce così morbida e leggera che Nagisa non vorrebbe né potrebbe resistergli, a prescindere da qualunque cosa. E quindi si avvicina, poggiando la schiena al petto di Rei, che con un tocco leggero prende di nuovo ad accarezzare il suo petto, il suo ventre, lasciando scie di brividi con il semplice tocco leggero delle sue unghie. 
"Vuoi venire, Nagisa-kun?" Chiede, con un sorriso, e Nagisa si agita appena contro di lui.
"Dài, lo sai benissimo," risponde, girando la testa appena per guardarlo con la coda dell'occhio e constatare che sì, Rei lo sta appena appena prendendo in giro... Nagisa sbuffa, prende la mano di Rei e se la ficca fra le gambe mentre si contorce per baciarlo, iniziando già a gemere piano, di nuovo. Rei non si oppone. Lascia che sia Nagisa a guidare la sua mano, lo stringe forte al petto e lo sente sotto la pelle, il battito del suo cuore, forte e veloce. Sente anche la sua carne tendersi di nuovo, forse un po' stanca ma che reclama le attenzioni negate. Rei sorride, spogliandosi del ruolo, e la sua mano è morbida, carezzevole, mentre prende a muoversi sempre più in fretta attorno al sesso di Nagisa che, ora, chiude gli occhi gemendogli sulle labbra, tendendosi contro il suo petto. Gli occhi di Rei lo guardano caldi, forse un po' incuriositi, come sempre quando vede quanto Nagisa possa cambiare solo toccando certe parti di lui. Rei pensava fossero esagerazioni, pensava che il sesso non potesse veramente calpestare interi aspetti di una persona. A lui, di sicuro, non è mai accaduto. 
Ma gli piace vederlo. Gli piace quando Nagisa diventa quest'altra persona. Gli piace sapere di averlo provocato lui. 

Come il calore bagnato che scoppia fra le sue dita fra ansiti e piccole convulsioni - sa cos'è, ovviamente. Sa che viene dopo il piacere. Nagisa ha provato così tanto piacere da farlo esplodere sulle sue mani, sulla sua pelle. È un piacere che ha provocato Rei. 
Dopo essere venuto, pare che ogni singolo muscolo nel corpo di Nagisa si distenda, mentre i respiri pesanti lo fanno diventare ancora più rosso di prima in viso. Rei lo stringe, bacia la sua pelle, gli sussurra piccole cose rassicuranti, fino a quando Nagisa non si gira verso di lui e lo abbraccia, accoccolandoglisi contro. 
"Se vuoi faccio venire anche te."
Lo dice sempre. Sa già cosa gli verrà risposto, ma Rei un po' sospetta che sia una specie di forma di cortesia. 
"No, non serve. Mi è bastato vederti venire."
Nagisa guarda in basso, notando il gonfiore nei pantaloni di Rei, e sospira. È una discussione che hanno già avuto, e poi non è mai sembrato essere un problema - meglio lasciar perdere. 
"Va bene."
Rei bacia il suo collo. 
"Ma sono stato bravo? Ti è piaciuto?"
Nagisa pare illuminarsi. 
"Sì, dio, sei fantastico," risponde con un grosso sorriso, accoccolandoglisi contro. "Grazie."
Rei gli accarezza il braccio, baciandogli la testa. 
"Lo faccio con piacere." 
Nagisa lo guarda ancora, silenziosamente, qualche secondo, prima di alzarsi. 
"Beh... io mi faccio una doccia."
Rei annuisce, guardando in basso. 
"Certo." 
"Vieni con me?" 
Rei alza di nuovo lo sguardo, intercettando quello da sopra la spalla di Nagisa, e immediatamente sorride, forse un po' sollevato. 
"Okay."
 
 
( Read comments )
Post a comment in response:
This account has disabled anonymous posting.
If you don't have an account you can create one now.
HTML doesn't work in the subject.
More info about formatting