23 July 2009 @ 07:01 pm
Got To Get You Into My Life (Cap. 3)  
 

-Carina, eh?-, commentò John.

-Si, ma hai la ragazza-, gli ricordò George.

-E questo dovrebbe essere un problema?-, ribatté John noncurante. –Questa è decisamente più carina.

-Dio, John, calma gli ormoni, siamo tutti usciti dalla pubertà, almeno all’anagrafe-, borbottò Ringo. Non gli andava che John puntasse le ragazze come George con le bistecche. E questa Claire in particolare. Non che avanzasse pretese, ma probabilmente le si era già affezionato.

-Perché, tu non ci hai fatto un pensierino?-, lo stuzzicò George.

-No, dopo averla vista spargere sangue sul mio letto ho perso ogni attrattiva-, rispose Richard scocciato.

-A proposito, l’hanno arrestato?-, intervenne Paul.

-Certo. E spero che ci marcisca, in prigione-, borbottò Richard incupendosi. –Aggredire così una donna solo per la borsetta…

Gli altri tre annuirono indignati.

 

La sera dopo sorrisero compiaciuti davanti al pubblico che si schiacciava nel locale ora troppo piccolo per contenere il numero crescente di liverpooliani orgogliosi della band locale che stava per fare il botto.

One, two, three, four. Tutti e quattro scattarono in sincrono in un rock n’ roll acerbo ma coinvolgente, con melodie azzeccate, e con una vena di umorismo inglese e iconoclasta che faceva storcere un po’ il naso agli anziani benpensanti e retrogradi. In poche parole, l’idillio degli adolescenti accorsi per ballare e fare la corte alle ragazze.

Claire era lì, in fondo al locale, che osservava e ascoltava, impossibilitata a ballare ma ugualmente estasiata. Rimase incantata dalla qualità di quelle canzoni. E loro, sul palco, emanavano un fascino particolare, che non aveva sperimentato il pomeriggio prima. Di una cosa era certa: il contratto ce l’avevano in mano.

Suonarono per un tempo esageratamente lungo. Claire, sfinita, a metà concerto si chiese come facessero fisicamente a sopportare quello sforzo. Lei era stanca semplicemente a starsene lì a guardare, mentre loro si scatenavano sul palco.

Finirono molto tardi, e un paio di centinaia di corpi si trascinarono fuori, esausti ma soddisfatti.

Claire rimase e si avvicinò al palco sul quale c’era Ringo, intento a smontare la batteria.

-Stasera tocca a me sistemare tutto mentre gli altri vanno a corteggiare le ragazze-, spiegò con un mezzo sorriso, e poi le rivolse uno sguardo luccicante di aspettativa. –Allora?

-Beh…fantastici. Avete un futuro. Ma accorciate le serate di tre o quattro ore!-, rispose lei sorridendo, e Richard ridacchiò.

Si misero a chiacchierare, e dopo un po’ arrivò Paul correndo.

-Ringo! Ringo! Ci hanno fatto firmare il contratto! Manchi solo tu!

Richard trattenne il respiro e lo seguì fuori da una porta, dalla quale venne prima un silenzio tombale e poi uno scoppio di urla festose. I quattro ragazzi uscirono di nuovo sul palco saltando e ululando come probabilmente non avevano mai fatto in vita. Andarono tutti insieme a comprarsi da bere e, sempre più ubriachi, a cantare e urlare per le strade. Claire era felice per loro, ma si sentiva un’intrusa.

-Beh, allora potrò dire di aver conosciuto della gente famosa, ‘una volta, quand’ero giovane…’

-Perché? Non vuoi essere la nostra prima amica pluri-bastarda?-, fece Ringo con uno sguardo da cagnolino così verosimile che mancava solo che si mettesse ad uggiolare.

-Oh! Certo, perché no? Magari vi insegno un po’ di francese.

 
 
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[identity profile] giulytbsod.livejournal.com on December 19th, 2009 10:37 pm (UTC)
Ho letto tutta la fanfic fino a qui e l' amo di già *__*. Mi piace tanto la storia e sopratutto come scrivi!!! Una domandina... sono cieca io o il cap. 2 non c'è xD? E, altra domandina... quand'è che scrivi il cap. 5 *ç*?! Sono curiosa <3!
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