Titolo: Mr. Self Destruct
Pairing: Morgan/Andy
Rating: PG-13
Genere: Introspettivo, Angst, Horror
Avvertimenti: death!fic, flashfic, Non per stomaci delicati
Note: Scritta di getto e in tipo 5 minuti per l'horror fest della community
morgan_fictions
Vede il passato espandersi e contrarsi in quelle poche gocce ed il sapore di ruggine colare fra le labbra, la lingua insinuarsi nella ferita. Ascolta il suo corpo agitarsi sempre più debolmente sotto la presa folle e senza pietà. Disperata e per questo oscura.
Assaggia la sua paura macchiare le proprie mani, gocce distillate dalla sua anima.
Non può vedere il rosso perché non c'è luce. Ma l'aria è piena di sillabe esalate in un italiano disciolto dalla paura e dal dolore e, nonostante tutto, dall'amore.
Tende le dita affusolate verso il suo collo, affondando di più il chiodo nella sua gola, udendo incolore i suoi gemiti, i fiotti di sangue che riempiono d'un tratto la bocca, guarniscono il sapore della pelle e della vita che trabocca e lascia il corpo di Andrea.
Si sente sporco, si sente come mai prima. La rabbia e la dolcezza se lo lasciano alle spalle assieme agli ultimi frenetici battiti della vita nell'altro, abbandonato così, fra le sue braccia d'un tratto fragili.
Spappolamento dello stomaco, lacrime, sangue che si spande dalla ferita enorme. Palpiti spenti in entrambi, paura e solitudine.
Soprattutto solitudine. Come sempre.
Pairing: Morgan/Andy
Rating: PG-13
Genere: Introspettivo, Angst, Horror
Avvertimenti: death!fic, flashfic, Non per stomaci delicati
Note: Scritta di getto e in tipo 5 minuti per l'horror fest della community
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Vede il passato espandersi e contrarsi in quelle poche gocce ed il sapore di ruggine colare fra le labbra, la lingua insinuarsi nella ferita. Ascolta il suo corpo agitarsi sempre più debolmente sotto la presa folle e senza pietà. Disperata e per questo oscura.
Assaggia la sua paura macchiare le proprie mani, gocce distillate dalla sua anima.
Non può vedere il rosso perché non c'è luce. Ma l'aria è piena di sillabe esalate in un italiano disciolto dalla paura e dal dolore e, nonostante tutto, dall'amore.
Tende le dita affusolate verso il suo collo, affondando di più il chiodo nella sua gola, udendo incolore i suoi gemiti, i fiotti di sangue che riempiono d'un tratto la bocca, guarniscono il sapore della pelle e della vita che trabocca e lascia il corpo di Andrea.
Si sente sporco, si sente come mai prima. La rabbia e la dolcezza se lo lasciano alle spalle assieme agli ultimi frenetici battiti della vita nell'altro, abbandonato così, fra le sue braccia d'un tratto fragili.
Spappolamento dello stomaco, lacrime, sangue che si spande dalla ferita enorme. Palpiti spenti in entrambi, paura e solitudine.
Soprattutto solitudine. Come sempre.
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