Titolo: Phantom Punch
Fandom: Glee
Pairing: Kurt/Dave
Genere: Introspettivo, Comico
Conteggio parole: 411
Note: Note: 1. Scritta per la Kurtofsky Challenge #1 del
kurtofsky_ita con il prompt "Affronto".
Se c'è una cosa che Kurt Hummel ha capito di Karofsky, è che per attirare la sua attenzione ci vogliono mezzi poco tradizionali. Non si può pretendere di mandargli bigliettini o messaggi sul cellulare come fanno tutti i teenagers del mondo, specialmente se provano un'attrazione inspiegabile e ancora acerba verso persone che dovrebbero solo allontanare. E, soprattutto, se sono già impegnati. Quindi ci ha pensato molto a lungo, prima di tutto su domande come: è giusto nei confronti di Blaine? Ma sì, vuole solo parlarci. Capirlo meglio. Il dolore che ha evidentemente mostrato è una prova dell'umanità dietro le sopracciglia sempre aggrottate e l'aria minacciosa. Semplicemente, Dave va preso diversamente. E Kurt ha sempre escogitato tattiche diverse per avvicinarsi agli altri ragazzi, da quando ha scoperto che un pò gli piaceva il tipetto biondo in prima fila, quando ancora andava alla middle school. Con lui aveva fallito. Ed anche con quello dopo, e quello dopo ancora. Si era sempre chiesto cosa non andasse, perché tutti loro lo fissassero sempre come fosse uno straniero, quando cercava in tutti i modi di contattarli. Poi aveva imparato che il suo atteggiamento era assimilabile allo stalking vero e proprio, ed aveva smesso. Ovviamente, il pensiero che tutti loro fossero etero non l'aveva mai sfiorato. Ma stavolta ne è certo: David Karofsky è gay quanto i Village People ed un giorno riuscirà a farlo vestire come uno di loro. Il poliziotto, magari.
E la sua tattica sarà infallibile, sì, ne è certo. Prenderlo a pugni.
Letteralmente! Appena lo vedrà nei corridoi gli lascerà un pugno sul braccio, con aria sbarazzina - la solita - per poi fermarsi e guardarlo con aria di sfida. E Karofsky, interiormente combattuto fra il chiudere l'affare con gli interessi ed incassare tenendo il resto, sarà costretto a farsi domande. Tante domande. Chiedersi se per caso la riscoperta aggressività fisica di Kurt possa essere uno specchio di quella che lui usava mesi prima, quando lo sbatteva senza tanta delicatezza contro gli armadietti. E magari giungere alla conclusione che sì, quello è un peculiare metodo di seduzione.
Così, avendo deciso tutto da solo cosa fare - ed andandone francamente fiero - un pomeriggio decide di avvicinarsi, di soppiatto. E nel momento culminante, quando i loro corpi sono vicini, carica la sua personale Furia e sferra un gancio che nella sua immaginazione è potentissimo.
Si decide a cambiare tattica quando, con la mano dolorante, si rassegna al fatto che Dave, lui, quel pugno non l'ha nemmeno sentito.
Fandom: Glee
Pairing: Kurt/Dave
Genere: Introspettivo, Comico
Conteggio parole: 411
Note: Note: 1. Scritta per la Kurtofsky Challenge #1 del
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-community.gif)
Se c'è una cosa che Kurt Hummel ha capito di Karofsky, è che per attirare la sua attenzione ci vogliono mezzi poco tradizionali. Non si può pretendere di mandargli bigliettini o messaggi sul cellulare come fanno tutti i teenagers del mondo, specialmente se provano un'attrazione inspiegabile e ancora acerba verso persone che dovrebbero solo allontanare. E, soprattutto, se sono già impegnati. Quindi ci ha pensato molto a lungo, prima di tutto su domande come: è giusto nei confronti di Blaine? Ma sì, vuole solo parlarci. Capirlo meglio. Il dolore che ha evidentemente mostrato è una prova dell'umanità dietro le sopracciglia sempre aggrottate e l'aria minacciosa. Semplicemente, Dave va preso diversamente. E Kurt ha sempre escogitato tattiche diverse per avvicinarsi agli altri ragazzi, da quando ha scoperto che un pò gli piaceva il tipetto biondo in prima fila, quando ancora andava alla middle school. Con lui aveva fallito. Ed anche con quello dopo, e quello dopo ancora. Si era sempre chiesto cosa non andasse, perché tutti loro lo fissassero sempre come fosse uno straniero, quando cercava in tutti i modi di contattarli. Poi aveva imparato che il suo atteggiamento era assimilabile allo stalking vero e proprio, ed aveva smesso. Ovviamente, il pensiero che tutti loro fossero etero non l'aveva mai sfiorato. Ma stavolta ne è certo: David Karofsky è gay quanto i Village People ed un giorno riuscirà a farlo vestire come uno di loro. Il poliziotto, magari.
E la sua tattica sarà infallibile, sì, ne è certo. Prenderlo a pugni.
Letteralmente! Appena lo vedrà nei corridoi gli lascerà un pugno sul braccio, con aria sbarazzina - la solita - per poi fermarsi e guardarlo con aria di sfida. E Karofsky, interiormente combattuto fra il chiudere l'affare con gli interessi ed incassare tenendo il resto, sarà costretto a farsi domande. Tante domande. Chiedersi se per caso la riscoperta aggressività fisica di Kurt possa essere uno specchio di quella che lui usava mesi prima, quando lo sbatteva senza tanta delicatezza contro gli armadietti. E magari giungere alla conclusione che sì, quello è un peculiare metodo di seduzione.
Così, avendo deciso tutto da solo cosa fare - ed andandone francamente fiero - un pomeriggio decide di avvicinarsi, di soppiatto. E nel momento culminante, quando i loro corpi sono vicini, carica la sua personale Furia e sferra un gancio che nella sua immaginazione è potentissimo.
Si decide a cambiare tattica quando, con la mano dolorante, si rassegna al fatto che Dave, lui, quel pugno non l'ha nemmeno sentito.
Current Mood:
calm

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