Titolo: Di scatoloni, giacche e ricordi buttati via
Genere: Introspettivo, Fluff
Fandom: Glee
Pairing: Kurt/Dave
Note: 1. Per
kurenai88 che me l'ha chiesta nel drabble meme <3
2. La uso anche per fillare una casella della mia tabella "Amore" nella prima challenge del
kurtofsky_ita
3. Future!Fic, established relationship. E poi, dovrebbe essere una drabble ma per la challenge servono almeno 300 parole, quindi... XD
Stava giusto rovistando fra gli scatoloni della vecchia casa a Lima dato che voleva portarsi dietro qualche vecchio ricordo del Liceo e del College prima di andarsene definitivamente - non credeva di potersi sentire così nostalgico, e nonostante il fatto che la scuola e l'adolescenza in generale erano state difficilissime, a posteriori erano ricordi meno amari, meno drammatici. A guardare il passato obiettivamente e soprattutto da una prospettiva migliore, quasi quasi provava tenerezza. Era cambiato molto, Karofsky, specialmente dagli anni del Liceo. Aveva smesso proprio al Senior di preoccuparsi di nascondersi dietro una corazza più dura e più ingombrante, proprio per sembrare più forte. E aveva lasciato cadere quelle difese per un preciso motivo, col quale conviveva da un paio d'anni. Ne aveva ventisette ora, e tutte le sue prospettive e priorità erano cambiate. Il denaro era entrato nella sua vita, i problemi dovuti all'indipendenza si facevano pressanti e un pò per questo motivo cercava in mezzo alle sue vecchie cose oggetti che avrebbero potuto fruttargli qualcosa. Dischi, film, monete, giocattoli che probabilmente avevano la sua età, chissà.
E poi, rovistando, si sedette tenendo in mano un oggetto un pò ruvido per la vecchiaia e il disuso, ma che manteneva ancora il proprio colore. Lo rigirò per qualche secondo e poi lo aprì, sbattendo via la polvere - e procurandosi svariati e rumorosi starnuti. Aveva appena riscoperto la sua vecchia letterman, compagna inseparabile del Liceo, che l'aveva fatto sentire tanto al sicuro, che l'aveva aiutato a sentirsi parte di un gruppo, anche se era quello sbagliato. E poi gli ricordò brutte azioni, sensi di colpa ricorrenti, occhiate di risentimento e paura. E tanti pomeriggi passati da solo, a farsi centinaia di domande angoscianti. E tutto questo, una volta lasciato alle spalle, sembrava tanto ridicolo ora. Il suo self attuale, fosse stato al posto del vecchio Dave, avrebbe fatto tutto diversamente. E si rese conto che quello si chiamava 'rimpianto'. Aveva pensato poco al passato, ma ora si rese conto di quant'era cambiato. Non si potevano elencare tutte le differenze, ma come una sostanza malleabile sapeva di aver semplicemente acquisito un'altra forma, pur mantenendo intatto il suo temperamento.
Che, comunque, era stato visibilmente addolcito. Dalle stesse labbra che ora, un pò a sorpresa, gli stavano stampando un bacio improvviso sulla guancia. Si voltò, completamente sorpreso, e quasi senza accorgersene si lasciò andare ad un mezzo sorriso un pò imbarazzato.
Gli occhi cerulei di Kurt, il suo attuale uomo, osservavano distrattamente la giacca letterman, probabilmente lasciandosi prendere dagli stessi identici ricordi.
«Cosa fai, David?» Chiese, inginocchiandosi dietro di lui e stringendogli il petto fra le braccia, poggiando il mento nell'incavo fra la spalla ed il collo.
«Cercavo vecchie cose da tenere» Rispose. «Qualche volta lo faccio, tiro fuori gli scatoloni...»
Kurt sorrise appena.
«Non sapevo che il mio ragazzo è un nostalgico.»
David ancora provava qualche piccolo e piacevole brivido al sentirsi chiamare così, forse perché una parte di lui era ancora incredula all'idea di essere con Kurt Hummel, l'ultima persona che avrebbe pensato di riuscire a conquistare molti anni prima.
«Voglio vendere» Si giustificò, cercando di riconquistare un pò di dignità. Non gli era mai piaciuto passare per femminuccia, anche se aveva accettato la propria gaytudine.
Kurt ridacchiò e rimase in silenzio, comprendendo che quell capo di vestiario rappresentava qualcosa di intimo e importante.
«Anche questa?» Chiese poi, osservando la giacca con aria di completa superiorità.
David ci pensò un pò su, rigirandola fra le mani, troppo piccola per essere indossata, e tentandosi di tenerla, anche solo come ricordo di gioventù.
«No» Disse poi, e piegò la testa mentre Kurt cominciava a lasciare piccoli baci sul suo collo. «Questa la butto via».
La gettò da parte e si voltò, dedicandosi come sempre e con tutta la delicatezza possibile a lui, al proprio uomo.
Genere: Introspettivo, Fluff
Fandom: Glee
Pairing: Kurt/Dave
Note: 1. Per
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2. La uso anche per fillare una casella della mia tabella "Amore" nella prima challenge del
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3. Future!Fic, established relationship. E poi, dovrebbe essere una drabble ma per la challenge servono almeno 300 parole, quindi... XD
Stava giusto rovistando fra gli scatoloni della vecchia casa a Lima dato che voleva portarsi dietro qualche vecchio ricordo del Liceo e del College prima di andarsene definitivamente - non credeva di potersi sentire così nostalgico, e nonostante il fatto che la scuola e l'adolescenza in generale erano state difficilissime, a posteriori erano ricordi meno amari, meno drammatici. A guardare il passato obiettivamente e soprattutto da una prospettiva migliore, quasi quasi provava tenerezza. Era cambiato molto, Karofsky, specialmente dagli anni del Liceo. Aveva smesso proprio al Senior di preoccuparsi di nascondersi dietro una corazza più dura e più ingombrante, proprio per sembrare più forte. E aveva lasciato cadere quelle difese per un preciso motivo, col quale conviveva da un paio d'anni. Ne aveva ventisette ora, e tutte le sue prospettive e priorità erano cambiate. Il denaro era entrato nella sua vita, i problemi dovuti all'indipendenza si facevano pressanti e un pò per questo motivo cercava in mezzo alle sue vecchie cose oggetti che avrebbero potuto fruttargli qualcosa. Dischi, film, monete, giocattoli che probabilmente avevano la sua età, chissà.
E poi, rovistando, si sedette tenendo in mano un oggetto un pò ruvido per la vecchiaia e il disuso, ma che manteneva ancora il proprio colore. Lo rigirò per qualche secondo e poi lo aprì, sbattendo via la polvere - e procurandosi svariati e rumorosi starnuti. Aveva appena riscoperto la sua vecchia letterman, compagna inseparabile del Liceo, che l'aveva fatto sentire tanto al sicuro, che l'aveva aiutato a sentirsi parte di un gruppo, anche se era quello sbagliato. E poi gli ricordò brutte azioni, sensi di colpa ricorrenti, occhiate di risentimento e paura. E tanti pomeriggi passati da solo, a farsi centinaia di domande angoscianti. E tutto questo, una volta lasciato alle spalle, sembrava tanto ridicolo ora. Il suo self attuale, fosse stato al posto del vecchio Dave, avrebbe fatto tutto diversamente. E si rese conto che quello si chiamava 'rimpianto'. Aveva pensato poco al passato, ma ora si rese conto di quant'era cambiato. Non si potevano elencare tutte le differenze, ma come una sostanza malleabile sapeva di aver semplicemente acquisito un'altra forma, pur mantenendo intatto il suo temperamento.
Che, comunque, era stato visibilmente addolcito. Dalle stesse labbra che ora, un pò a sorpresa, gli stavano stampando un bacio improvviso sulla guancia. Si voltò, completamente sorpreso, e quasi senza accorgersene si lasciò andare ad un mezzo sorriso un pò imbarazzato.
Gli occhi cerulei di Kurt, il suo attuale uomo, osservavano distrattamente la giacca letterman, probabilmente lasciandosi prendere dagli stessi identici ricordi.
«Cosa fai, David?» Chiese, inginocchiandosi dietro di lui e stringendogli il petto fra le braccia, poggiando il mento nell'incavo fra la spalla ed il collo.
«Cercavo vecchie cose da tenere» Rispose. «Qualche volta lo faccio, tiro fuori gli scatoloni...»
Kurt sorrise appena.
«Non sapevo che il mio ragazzo è un nostalgico.»
David ancora provava qualche piccolo e piacevole brivido al sentirsi chiamare così, forse perché una parte di lui era ancora incredula all'idea di essere con Kurt Hummel, l'ultima persona che avrebbe pensato di riuscire a conquistare molti anni prima.
«Voglio vendere» Si giustificò, cercando di riconquistare un pò di dignità. Non gli era mai piaciuto passare per femminuccia, anche se aveva accettato la propria gaytudine.
Kurt ridacchiò e rimase in silenzio, comprendendo che quell capo di vestiario rappresentava qualcosa di intimo e importante.
«Anche questa?» Chiese poi, osservando la giacca con aria di completa superiorità.
David ci pensò un pò su, rigirandola fra le mani, troppo piccola per essere indossata, e tentandosi di tenerla, anche solo come ricordo di gioventù.
«No» Disse poi, e piegò la testa mentre Kurt cominciava a lasciare piccoli baci sul suo collo. «Questa la butto via».
La gettò da parte e si voltò, dedicandosi come sempre e con tutta la delicatezza possibile a lui, al proprio uomo.
Current Music: Nickelback - Photograph
Current Mood:
calm

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