Titolo: Tanto per cambiare
Fandom: Crossover
Personaggi: Marco Castoldi/Andy Fumagalli, Mara Maionchi
Genere: Commedia - circa e_e
Note: per il mio meme a regali, [livejournal.com profile] 2dipicche ha detto che le andava bene tutto e boh, a me è venuto in mente questo e_è mi spiace XD il setting temporale (giorni nostri) - ma non quello spaziale - è quello del BBC!Sherlock, ma con riferimenti al movie!verse. 
LA FOLLIA. E la bruttura, sicuramente x'D
Vince un bacino chi trova il riferimento ad un testo dei Subsonica *-*


Marco legge oziosamente le brevissime notizie dell'ANSA, osservando il pacchetto di sigarette e perdendosi in mille pensieri discordanti prima di decidere, dal fondo del suo incasinatissimo cervello, che ne avrà una. Una sola, poi al massimo si torna alla pipa. L'accende, sentendosi subito schiarire i pensieri. Sono tutti più cristallini, più comprensibili - perché sì, a volta non capisce nemmeno lui quello che sta pensando. Torna a guardare lo schermo, scrollando la pagina finché non trova quello che gli interessa. Un rapimento, nientemeno. L'hanno chiamato ieri, ma voleva conferme sulla veridicità del fatto ed ora le ha, perciò in un moto particolarmente comune di iniziativa si alza dalla sedia, alzando un polverone intenso che fa tossire il proprio compagno.
«Che cazzo... » Mormora Andrea, scuotendo la testa e fissandolo con un'accigliatissima espressione di disappunto. «Dove vai?»
«Andrea, andiamo. Hanno rapito una bambina a Lecce.»
Il collega, alzando un sopracciglio, si mette ad accarezzare la testa del loro mastino napoletano, sospirando.
«E tu vorresti andare a Lecce? Lascia fare alla polizia, no?»
«Pff, la polizia. Figurati.» Replica l'altro, agitando una mano e prendendo il cappotto.
«Allora? Vieni?» Lo apostrofa quasi aggressivamente, essendo in realtà troppo preso dal ricordare orari dei treni, nomi di persone, strade da guidare forte, incombenze per il mese prossimo.
«No, non vengo. Non mi va di venire trascinato per mezza Italia, solo per seguire una delle tue tracce, anche se comunque non sarà inutile perché alla fine hai sempre ragione...» Inizia Andrea, blaterando mentre Marco, indossando il proprio cappello ed il cappotto lungo, arraffa chiavi, portafogli, fazzoletti... Sigarette. Sì, dai, quelle saranno utili, almeno aspettando le coincidenze. Riflette che potrebbe prendere anche un aereo, effettivamente. «... E non mi va neanche di lasciare qui neanche Garibaldi, e se si sente male? Non basterà avere la Maionchi nei dintorni, perché lei non ci sa fare coi cani o te lo sei dimenticato? E poi Garibaldi ha paura di lei, quindi come minimo salterà fuori dalla finestra e non lo vedremo mai più, e tu non vuoi questo, giusto? Comunque insisto, rimango qui» Conclude, tirando un lungo respiro e concludendo con un soddisfatto: "Oh!". E si rilassa di nuovo sul divano, ignorando lo sguardo divertito di Marco che, nel frattempo, ha anche inforcato gli occhiali.
«Va bene, Andrea, resta qui.»
«Ah, ti va bene? Non è che ti dispiaccia che non vengo; no, probabilmente sono anche un peso, eh? Vaffanculo» Aggiunge, alzandosi. «Vengo con te. E non ridere, okay? Andiamo. Mara!» Chiama poi ad alta voce, sospirando quando la governante ancora non si è fatta vedere. «Mara, noi usciamo, ci tenga il cane un paio di giorni!»
«Un paio di giorni? Eh no, eh, io quell'affare lì non lo tengo, ma lo sapete quanto sbava?» Strilla una voce dal fondo del corridoio, dal quale poi emerge un figurone grosso e vecchio con un cellulare in mano. «Voi siete sempre fuori e io devo sempre tenermi quel coso, lì, Benito...»
«Garibaldi.»
«Vabbè.»
«Arrivederci, Mara.» Esordisce di nuovo Marco. «La pagheremo doppio.»
«Vorrei ben dire!»
«Arrivederci.» Ripete Andrea, alzando gli occhi al cielo e scuotendo la testa fra le risatine di Marco.
«Per fortuna che non volevi seguirmi» Lo prende poi in giro il detective, lasciandogli una carezza sulla schiena.
«Metti che ti ammazzano, poi come lo pago l'affitto da solo?» Replica l'altro, arrossendo appena ma, proprio perché ha una carnagione chiarissima, si vede benissimo.
Marco ride a cuor leggero, avviandosi e sbloccando la macchina. Non sa proprio come vivrebbe, senza il suo tastierista.
 
 
Current Mood: amused
 
 
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