Titolo: Plastic Man
Genere: Introspettivo, Malinconico
Fandom: Crossover (Iron Man/Alfie)
Pairing: Tony Stark/Alfie
Avvertimenti: lime, slash
Rating: NC-13
Note: Boh. L'ho cominciata al cellulare quando ero ispirata, poi ripresa il giorno dopo e l'ispirazione s'era già fottuta. Mi dispiace, è venuta uno schifo, non doveva andare così ;_______; volevo cestinarla, però la
vanryo la voleva, quindi ecco, l'avevo detto che è brutta ç___ç
Non è una questione emotiva, e non è nemmeno un'illusione dovuta ai miei dubbi personali sul mio stile di vita. Ciò che sta succedendo è completamente irrilevante per lui così come lo è per me, ma mi stupisce e mi colpisce forte, almeno quanto mi aveva tramortito la consapevolezza, il fatto oggettivo - per quanto lo possa essere un'attrazione per molti versi sbagliata - che io, proprio io, ero incredibilmente attratto da lui. Ed ora ho capito che non è l'aspetto piacente, il denaro, lo stile di vita costoso e lo status sociale - quelle sono cose che attraggono il genere femminile. No, ora so che la mia voglia di conoscerlo meglio, la mia sincera e apparentemente immotivata ammirazione per lui trascendono questi aspetti.
E lo penso ora, ordinatamente, mentre il suo bacino preme e si scontra piano ma ripetutamente contro le mie cosce su un letto morbido da ricchi.
Io non mi sono mai veramente interessato di uomini come lui... A dire la verità, non mi sono mai particolarmente interessato a nessun uomo. Dettagli. Il punto è che il nostro è stato un incontro piuttosto fortuito (non è sempre così, alla fine?). Io non dovevo essere a quel party, Ginny mi ci ha portato. Ginny è parte della security di Mr. Stark, cioè il miliardario che si sta muovendo fra le mie gambe. Ed io l'avevo davvero soltanto accompagnata. Mi stavo godendo qualche drink, scambiando occhiate feline con la deliziosa fauna femminile appartenente agli ospiti. E poi niente, e poi mi accorsi che mi fissava. Sorpreso. Capii che prima o poi avrebbe finito per pagarmi un drink e lo salutai con un cenno del capo.
Avvertii presto un movimento piuttosto rapido e disinvolto, annusai nell'aria chiusa del locale un profumo costoso e una voce profonda si insinuò fra i pensieri vuoti che formulavo.
- Vuoi da bere? Offro tutto io qui.
Insolitamente gentile, almeno per come me l'aspettavo. Mi voltai e subito mi accorsi di quanto i suoi occhi fossero differenti. Analitici, attenti, con una sorta di nota colorata nel miscuglio di marrone e nero. Lucidi, forse per l'alcol, forse per qualche motivo personale.
Toccò rapidamente il mio fianco, e non riuscii a non pensare che non fosse un gesto totalmente casuale.
- Grazie - Dissi, tornando a fare l'amore con la nicotina della mia sigaretta.
- Chi sei, comunque? - Mi chiese, fissando le decorazioni sul soffitto della propria enorme villa.
- Mi chiamo Alfie, signor Stark. Sono un tassista.
- Capisco - Mormorò, continuando a fissare gli oggetti in vetro e poi me. - Piacere, Alfie. Spero che la festa ti piaccia.
- Abbastanza - Mormorai, distratto.
Sapevo che mi stava fissando e non lo sopportavo.
- Ti ho già visto da qualche parte? - Disse. Non potevo credere che stesse cercando di fare conversazione con la battuta più antica e banale del repertorio di... Di chiunque!
- Non lo so, signor Stark. Forse nei suoi sogni - Ribattei con una battuta altrettanto vecchia ed abusata. Mi guardò spalancando brevemente gli occhi, come se quella fosse l'ultima battuta che avrebbe potuto aspettarsi.
In verità, è stato tutto piuttosto inaspettato. Il ping pong di battute sempre più patetiche mentre ci facevamo inconsapevolmente largo nella folla, le occhiate di intesa che scambiavo con un perfetto sconosciuto. Insomma, non proprio sconosciuto: tutti sanno chi sia Tony Stark. Un pezzo grosso, decisamente, ed in tutti i sensi. Rido a quest'ultimo pensiero e lui mi fissa, sogghignando appena ed ansimando piano sulla mia bocca.
- Cosa? - Mi chiede, ghignando confuso.
- Oh, niente... Niente. Vai avanti - Dico, scuotendo la testa e fissandolo di nuovo col mio collaudato sguardo seduttore. E a dire il vero è stata più una gara, la nostra: chi riusciva a dire più battute con doppi sensi e lanciare più occhiate allusive l'uno all'altro.
Ha vinto lui, lo ammetto. È per questo che ora è lui ad entrare in me, ed è la prima volta che accade!
Mi guarda e, come gli dico di andare avanti, si ferma e ridacchia. - Oh, dai, quanta fretta.
Ecco, questi sono i momenti in cui non so se sentirmi in imbarazzo o sentirmi frustrato. Scelgo la seconda.
- Dai, dannazione, scopami e facciamola finita.
Ride e passa una mano lungo il mio corpo e mi lascia brividi spiazzanti lungo le gambe ed il torace che si tende subito. Vaffanculo, non è normale che un uomo mi dia queste sensazioni.
Però è un affare, da un certo punto di vista. Essersi scopati Tony Stark non è una cosa da niente.
Dovrei pensare che il sesso non è tutto, e che questo è troppo strano. Ma mi sta piacendo, ed io cerco proprio questo: sesso senza doppi fini. Io sono questo.
Ma proprio mentre osservo il suo viso che si dispiega in un piacere che deve ancora raggiungermi, vedo quello di cui parlavo prima. Lui non ha solo il sesso. Lui è umano, sicuramente più umano di me. Per lui questo è divertimento, per me è vita.
E mi attira.
Genere: Introspettivo, Malinconico
Fandom: Crossover (Iron Man/Alfie)
Pairing: Tony Stark/Alfie
Avvertimenti: lime, slash
Rating: NC-13
Note: Boh. L'ho cominciata al cellulare quando ero ispirata, poi ripresa il giorno dopo e l'ispirazione s'era già fottuta. Mi dispiace, è venuta uno schifo, non doveva andare così ;_______; volevo cestinarla, però la
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Non è una questione emotiva, e non è nemmeno un'illusione dovuta ai miei dubbi personali sul mio stile di vita. Ciò che sta succedendo è completamente irrilevante per lui così come lo è per me, ma mi stupisce e mi colpisce forte, almeno quanto mi aveva tramortito la consapevolezza, il fatto oggettivo - per quanto lo possa essere un'attrazione per molti versi sbagliata - che io, proprio io, ero incredibilmente attratto da lui. Ed ora ho capito che non è l'aspetto piacente, il denaro, lo stile di vita costoso e lo status sociale - quelle sono cose che attraggono il genere femminile. No, ora so che la mia voglia di conoscerlo meglio, la mia sincera e apparentemente immotivata ammirazione per lui trascendono questi aspetti.
E lo penso ora, ordinatamente, mentre il suo bacino preme e si scontra piano ma ripetutamente contro le mie cosce su un letto morbido da ricchi.
Io non mi sono mai veramente interessato di uomini come lui... A dire la verità, non mi sono mai particolarmente interessato a nessun uomo. Dettagli. Il punto è che il nostro è stato un incontro piuttosto fortuito (non è sempre così, alla fine?). Io non dovevo essere a quel party, Ginny mi ci ha portato. Ginny è parte della security di Mr. Stark, cioè il miliardario che si sta muovendo fra le mie gambe. Ed io l'avevo davvero soltanto accompagnata. Mi stavo godendo qualche drink, scambiando occhiate feline con la deliziosa fauna femminile appartenente agli ospiti. E poi niente, e poi mi accorsi che mi fissava. Sorpreso. Capii che prima o poi avrebbe finito per pagarmi un drink e lo salutai con un cenno del capo.
Avvertii presto un movimento piuttosto rapido e disinvolto, annusai nell'aria chiusa del locale un profumo costoso e una voce profonda si insinuò fra i pensieri vuoti che formulavo.
- Vuoi da bere? Offro tutto io qui.
Insolitamente gentile, almeno per come me l'aspettavo. Mi voltai e subito mi accorsi di quanto i suoi occhi fossero differenti. Analitici, attenti, con una sorta di nota colorata nel miscuglio di marrone e nero. Lucidi, forse per l'alcol, forse per qualche motivo personale.
Toccò rapidamente il mio fianco, e non riuscii a non pensare che non fosse un gesto totalmente casuale.
- Grazie - Dissi, tornando a fare l'amore con la nicotina della mia sigaretta.
- Chi sei, comunque? - Mi chiese, fissando le decorazioni sul soffitto della propria enorme villa.
- Mi chiamo Alfie, signor Stark. Sono un tassista.
- Capisco - Mormorò, continuando a fissare gli oggetti in vetro e poi me. - Piacere, Alfie. Spero che la festa ti piaccia.
- Abbastanza - Mormorai, distratto.
Sapevo che mi stava fissando e non lo sopportavo.
- Ti ho già visto da qualche parte? - Disse. Non potevo credere che stesse cercando di fare conversazione con la battuta più antica e banale del repertorio di... Di chiunque!
- Non lo so, signor Stark. Forse nei suoi sogni - Ribattei con una battuta altrettanto vecchia ed abusata. Mi guardò spalancando brevemente gli occhi, come se quella fosse l'ultima battuta che avrebbe potuto aspettarsi.
In verità, è stato tutto piuttosto inaspettato. Il ping pong di battute sempre più patetiche mentre ci facevamo inconsapevolmente largo nella folla, le occhiate di intesa che scambiavo con un perfetto sconosciuto. Insomma, non proprio sconosciuto: tutti sanno chi sia Tony Stark. Un pezzo grosso, decisamente, ed in tutti i sensi. Rido a quest'ultimo pensiero e lui mi fissa, sogghignando appena ed ansimando piano sulla mia bocca.
- Cosa? - Mi chiede, ghignando confuso.
- Oh, niente... Niente. Vai avanti - Dico, scuotendo la testa e fissandolo di nuovo col mio collaudato sguardo seduttore. E a dire il vero è stata più una gara, la nostra: chi riusciva a dire più battute con doppi sensi e lanciare più occhiate allusive l'uno all'altro.
Ha vinto lui, lo ammetto. È per questo che ora è lui ad entrare in me, ed è la prima volta che accade!
Mi guarda e, come gli dico di andare avanti, si ferma e ridacchia. - Oh, dai, quanta fretta.
Ecco, questi sono i momenti in cui non so se sentirmi in imbarazzo o sentirmi frustrato. Scelgo la seconda.
- Dai, dannazione, scopami e facciamola finita.
Ride e passa una mano lungo il mio corpo e mi lascia brividi spiazzanti lungo le gambe ed il torace che si tende subito. Vaffanculo, non è normale che un uomo mi dia queste sensazioni.
Però è un affare, da un certo punto di vista. Essersi scopati Tony Stark non è una cosa da niente.
Dovrei pensare che il sesso non è tutto, e che questo è troppo strano. Ma mi sta piacendo, ed io cerco proprio questo: sesso senza doppi fini. Io sono questo.
Ma proprio mentre osservo il suo viso che si dispiega in un piacere che deve ancora raggiungermi, vedo quello di cui parlavo prima. Lui non ha solo il sesso. Lui è umano, sicuramente più umano di me. Per lui questo è divertimento, per me è vita.
E mi attira.
Current Music: Virgin Radio Television
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bored

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