Titolo: Let me lay beside you darling
Fandom: The Twilight Saga
Personaggi: Isabella Swan/Jacob Black
Genere: introspettivo
Setting: New Moon (libro), prima del ritorno di Edward.
Avvertimenti: What if?, missing moments
Parole: 574 (fiffi)
Note: 1. Sì, alla fine ho scritto pure su Twilight (anzi, su New Moon che è pure il libro che ho odiato di più dell'intera saga XD), anche se non è venuto esattamente quello che volevo. Nella mia testa Bella sceglie Jacob hands down, la Meyer ha mentito al mondo e Renesmee NON ESISTE. PUNTO. Detto questo, sta flash è una bimbominkiata orribile e non è venuta manco la metà di come l'avrei voluta, but whatever. Comunque preciso che il mio Jacob NON è Taylor Lautner (nonostante lui sia stato sufficiente a farmi cose comunque), ma è alto almeno mezzo metro più di Bella ed ha il viso "spigoloso". Se sapessi disegnare decentemente ci avrei già fatto una fanart, invece di scriverci una flash ;_;
2. Il titolo è un verso di Meet Me On The Equinox che era il singolo della OST di New Moon, giusto perché non ho saputo pensare a qualcosa di meglio (e btw la canzone mi piaceva XD).
3. Partecipa alla quarta settimana del COW-T di
maridichallenge per la prima missione, con prompt "indecisione".
Se la stringesse più forte potrebbe bruciarla: il calore della sua pelle è così intenso e vicino che potrebbe anche venirle da dentro. Sembra febbricitante e le sue guance rosate potrebbero suggerirlo ancora di più. Ed il profumo quasi speziato della sua pelle scura è un aroma che non scorderà facilmente, neanche fra cinquant'anni o centomila, neanche quando il corpo pallido e gelido di Edward saranno diventati l'abitudine. Effettivamente in questo momento, nella pace totale, si ferma a pensare all'alternativa. Perché l'alternativa c'è.
Potrebbe invecchiare come tutti, potrebbe rimanere lontana dai pericoli, potrebbe smettere di avere dubbi su se stessa, sentirsi inadeguata e fredda; potrebbe anche smettere di avere paura in generale. Stretta nel suo abbraccio, annusando silenziosamente il suo petto - dove sta bene, dove sente calore - Isabella parrebbe davvero poterlo considerare.
In fondo l'uomo che dice di amarla se n'è andato. Dice di averlo fatto per lei, per proteggerla, e per un momento si ritrova a pensare che probabilmente è stata la scelta più saggia. Nonostante l'ossessione malata e totale che prova per lui, nonostante le sembri che l'aria sia composta di solo veleno dal momento in cui se n'è andato, c'è sempre quel pensiero nel retro delle sue riflessioni circolari: Jacob è lì.
Un altro ragazzo della sua età l'avrebbe lasciata sola, una volta constatato che lei non vedeva nessuno tranne il succhiasangue, però Jacob Black è stato veramente l'unica cosa reale attorno a lei, nelle sue giornate vuote, l'unico che abbia fatto breccia attraverso la coltre spessa dell'apatia e della noia costante.
Finalmente solleva lo sguardo, fissando gli occhi nelle gocce scure eppure limpide dello sguardo attento e fermo di Jacob. Alto e robusto come una quercia centenaria. Il suo pollice le accarezza con lentezza una guancia; non dice nulla perché se lo facesse sarebbe una richiesta, ed una richiesta non presuppone sincerità o spontaneità. Perlomeno non la richiesta che sente di volerle fare. La verità è che Jacob non sa nemmeno che cosa dovrebbe desiderare esattamente da lei, però sa che in questo momento gli piace tenerla al caldo ed offrirle una possibilità indefinita.
«Jake.» Mormora lei, tendendosi indecisa. Edward è lontano, probabilmente molto più lontano di quanto serva, così lontano che non può sicuramente udire i pensieri di Jacob. Bella però può farlo, in un certo modo; la connessione che vibra e scorre sotto la sua pelle le dice tutto quello che deve sapere, anche quello che Jake non sa di volerle dire.
Quando lui si china lentamente di molto, stringendola più forte contro il proprio corpo caldo ed asciutto, le labbra della fragile ragazza si aprono appena, in attesa. E quelle di Jacob sono morbide, quasi scottano, sono umide ed hanno proprio il sapore che un ragazzo della loro età dovrebbe avere. Presto le prende il viso - potrebbe anche avvolgere tutta la sua testa solo con le mani - e la sensazione che prova dopo è la stessa che gli scuote il petto il momento prima di perdere il controllo ed annullare la distanza fra sé e la propria altra natura.
Lui è aria e sole, in mezzo ad una coltre di sostanze tossiche e desideri maniacali. Lei lo vuole in un modo diverso, non meno intenso ma più sano. Jacob potrebbe essere la sua medicina, ma la domanda è: vuole davvero essere curata?
Il calore che prova con lui la accompagnerà sempre, qualsiasi cosa succeda e forse questo conta più del dolore, dell'amarezza, delle tossine.
A dire il vero, forse ha già deciso.
Fandom: The Twilight Saga
Personaggi: Isabella Swan/Jacob Black
Genere: introspettivo
Setting: New Moon (libro), prima del ritorno di Edward.
Avvertimenti: What if?, missing moments
Parole: 574 (fiffi)
Note: 1. Sì, alla fine ho scritto pure su Twilight (anzi, su New Moon che è pure il libro che ho odiato di più dell'intera saga XD), anche se non è venuto esattamente quello che volevo. Nella mia testa Bella sceglie Jacob hands down, la Meyer ha mentito al mondo e Renesmee NON ESISTE. PUNTO. Detto questo, sta flash è una bimbominkiata orribile e non è venuta manco la metà di come l'avrei voluta, but whatever. Comunque preciso che il mio Jacob NON è Taylor Lautner (nonostante lui sia stato sufficiente a farmi cose comunque), ma è alto almeno mezzo metro più di Bella ed ha il viso "spigoloso". Se sapessi disegnare decentemente ci avrei già fatto una fanart, invece di scriverci una flash ;_;
2. Il titolo è un verso di Meet Me On The Equinox che era il singolo della OST di New Moon, giusto perché non ho saputo pensare a qualcosa di meglio (e btw la canzone mi piaceva XD).
3. Partecipa alla quarta settimana del COW-T di
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-community.gif)
Se la stringesse più forte potrebbe bruciarla: il calore della sua pelle è così intenso e vicino che potrebbe anche venirle da dentro. Sembra febbricitante e le sue guance rosate potrebbero suggerirlo ancora di più. Ed il profumo quasi speziato della sua pelle scura è un aroma che non scorderà facilmente, neanche fra cinquant'anni o centomila, neanche quando il corpo pallido e gelido di Edward saranno diventati l'abitudine. Effettivamente in questo momento, nella pace totale, si ferma a pensare all'alternativa. Perché l'alternativa c'è.
Potrebbe invecchiare come tutti, potrebbe rimanere lontana dai pericoli, potrebbe smettere di avere dubbi su se stessa, sentirsi inadeguata e fredda; potrebbe anche smettere di avere paura in generale. Stretta nel suo abbraccio, annusando silenziosamente il suo petto - dove sta bene, dove sente calore - Isabella parrebbe davvero poterlo considerare.
In fondo l'uomo che dice di amarla se n'è andato. Dice di averlo fatto per lei, per proteggerla, e per un momento si ritrova a pensare che probabilmente è stata la scelta più saggia. Nonostante l'ossessione malata e totale che prova per lui, nonostante le sembri che l'aria sia composta di solo veleno dal momento in cui se n'è andato, c'è sempre quel pensiero nel retro delle sue riflessioni circolari: Jacob è lì.
Un altro ragazzo della sua età l'avrebbe lasciata sola, una volta constatato che lei non vedeva nessuno tranne il succhiasangue, però Jacob Black è stato veramente l'unica cosa reale attorno a lei, nelle sue giornate vuote, l'unico che abbia fatto breccia attraverso la coltre spessa dell'apatia e della noia costante.
Finalmente solleva lo sguardo, fissando gli occhi nelle gocce scure eppure limpide dello sguardo attento e fermo di Jacob. Alto e robusto come una quercia centenaria. Il suo pollice le accarezza con lentezza una guancia; non dice nulla perché se lo facesse sarebbe una richiesta, ed una richiesta non presuppone sincerità o spontaneità. Perlomeno non la richiesta che sente di volerle fare. La verità è che Jacob non sa nemmeno che cosa dovrebbe desiderare esattamente da lei, però sa che in questo momento gli piace tenerla al caldo ed offrirle una possibilità indefinita.
«Jake.» Mormora lei, tendendosi indecisa. Edward è lontano, probabilmente molto più lontano di quanto serva, così lontano che non può sicuramente udire i pensieri di Jacob. Bella però può farlo, in un certo modo; la connessione che vibra e scorre sotto la sua pelle le dice tutto quello che deve sapere, anche quello che Jake non sa di volerle dire.
Quando lui si china lentamente di molto, stringendola più forte contro il proprio corpo caldo ed asciutto, le labbra della fragile ragazza si aprono appena, in attesa. E quelle di Jacob sono morbide, quasi scottano, sono umide ed hanno proprio il sapore che un ragazzo della loro età dovrebbe avere. Presto le prende il viso - potrebbe anche avvolgere tutta la sua testa solo con le mani - e la sensazione che prova dopo è la stessa che gli scuote il petto il momento prima di perdere il controllo ed annullare la distanza fra sé e la propria altra natura.
Lui è aria e sole, in mezzo ad una coltre di sostanze tossiche e desideri maniacali. Lei lo vuole in un modo diverso, non meno intenso ma più sano. Jacob potrebbe essere la sua medicina, ma la domanda è: vuole davvero essere curata?
Il calore che prova con lui la accompagnerà sempre, qualsiasi cosa succeda e forse questo conta più del dolore, dell'amarezza, delle tossine.
A dire il vero, forse ha già deciso.
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