18 February 2012 @ 02:46 pm
[Carnevale delle lande] Fic della prima giornata!  
Titolo: Devil in the details!
Fandom: Suits
Pairing: Harvey Specter/Mike Ross
Genere: commedia, erotico
Avvertimento: lime.
Parole: 339
Note: per il prompt "drunk!sex" di [livejournal.com profile] vahly.


Le sue risate cretine risuonano per tutto il corridoio del suo appartamento, ed Harvey si chiede lucidamente se tutti gli inquilini stiano preparando le armi bianche per fare il tiro al bersaglio con tutti e due loro. Cristo, non doveva lasciare che Mike si ubriacasse tanto per una stupida vittoria. D'accordo, una vittoria che ha sentito soprattutto sua, dato che ha salvato il culo a tutto lo studio legale, ma che comunque non valeva la pena festeggiare così a lungo da rimanere in piedi fino alle cinque bevendo quasi ininterrottamente - sorvola con la memoria per salvarsi dai ricordi del vomito che quello stronzo ha sparso per tutto il bagno del pub, è stato un disastro. Sospira, tappandogli la bocca con una mano e cercando le chiavi dell'appartamento con l'altra, dentro la tasca della sua giacca. «Mike, dove sono le chiavi?»
«Nelle mie mutande, vuoi pescarle?» Risponde il più giovane, per poi ridere sguaiatamente. Ad Harvey quasi scappa un sorriso, ma si trattiene inviandogli invece un'occhiata irritata d'ammonizione. «Davvero! Spogliami e troverai le chiavi!» Insiste l'altro. «Spogliami» Ripete, attirandoselo contro con forza e facendosi intrappolare contro la porta, in un bacio maldestro che fa scontrare dolorosamente le loro labbra. Mike scoppia a ridere contro la sua bocca, sembra cambiare idea, lo spinge via. «Tieni» Farfuglia invece, lasciandosi andare contro la porta ed afferrando le chiavi dalla tasca dei pantaloni, per poi scivolare seduto contro la porta. Harvey rotea gli occhi, spazientito. Per fortuna è Sabato, cazzo.
Quando riesce a trascinare il corpo quasi inerte di Mike dentro il proprio disordinatissimo appartamento, avverte un forte senso di soddisfazione. Prevedeva di vederlo vomitare almeno altre cinque volte nel tragitto dal pub a casa, e invece...
«Scopiamo?» Propone Mike con una certa nonchalance mitigata dal proprio evidente stato, ed Harvey vorrebbe tanto non averlo sentito.
Comunque la mattinata finisce così, sul materasso cigolante di Mike, a spingersi dentro di lui e sentirlo gemere dritto nel suo orecchio, conscio che non finirà per sentirsi accusato di molestie o cose del genere.
Prima di tutto, il registratore vocale.



Titolo: Monster in my bed
Fandom: Torchwood
Pairing: Ianto Jones/Jack Harkness
Genere: introspettivo
Avvertimenti: AU
Parole: 495
Note: per il prompt "Vampire! AU" di [livejournal.com profile] reilin.


Non si sa ancora spiegare bene e di preciso perché Ianto sia finito nel suo letto. È successo molto, molto in fretta, così in fretta che nemmeno si ricorda come un ragazzo molto molto più giovane di lui che lo ha seguito costantemente tutta la sera gli sia arrivato così vicino da diventargli addirittura gradito. Non troppo, non felicemente, ma gradito. Sarà stato il suo odore particolare - non coperto da fragranze banali e fastidiose - o quegli occhi costantemente alla ricerca dei suoi (perché poi?) ma Jack non sa proprio spiegarsi la presenza del suo corpo sotto le coperte del proprio letto. Comunque la realtà dei fatti è che se l'è ritrovato a letto, fra le braccia, come fosse un fottuto fidanzato. Ma c'è solo un problema: Jack non ha fidanzati. Non ne ha mai avuti e non vuole averne, anche perché non crede di poter convivere a lungo con qualcuno senza provare l'istinto irrefrenabile di martoriargli il collo per prosciugare il malcapitato.
Jack ha sempre sete, e persino in questo momento avverte i propri istinti predatori solleticargli il collo, gli occhi dilatarsi per il profumo delizioso della pelle nuda del giovane Ianto. Chiaramente non lo sa nemmeno, che si chiama così. Non l'ha voluto sapere, e dopotutto nessuna persona normale vuole sapere il nome della propria preda. Anche se a conti fatti Jack è tutto fuorché una persona normale: è immortale, prima di tutto. Il che rende molte cose impossibili, fra le altre il poter avere una relazione. E poi, già, c'è quel piccolo dettaglio: non smette mai di esigere sangue.
Il filo dei pensieri si interrompe quando l'uomo più giovane al suo fianco emette un mugolio e si stiracchia fra le lenzuola calde, muovendo l'aria fra loro e mandando altre zaffate di odore corporeo alle narici di Jack. Il quale si chiede come sia possibile che non si sia già cibato di lui.
«Buongiorno» Dice Ianto, sorridendo appena e sospirando, mentre poggia la testa sul suo braccio. Jack lo guarda, stupito. Possibile che non si sia ancora accorto che... Insomma, che tiene finestre e tende chiuse, che non ha fatto altro che annusarlo anche durante il sesso, che ha parlato di sangue più di quanto si dovrebbe?
Non risponde, si limita ad alzarsi e lanciargli i pantaloni. «Sparisci.»
Ianto sbatte le palpebre - piccino, delizioso, quanto vorrebbe mangiarlo - e lo guarda come se temesse di averlo offeso. «Cosa? Ho fatto qualcosa di male?»
«No. Ti ho scopato, è stato solo questo. Sparisci ora, va bene?»
Ianto non aggiunge nulla. Rimane lì, sdraiato sul suo letto, in attesa. Se non somigliasse così tanto ad uno stupido cucciolo di cane che aspetta stupidamente il proprio padrone, lo odierebbe già. È un problema portarsi a casa ragazzini, dannazione, lo sa bene eppure ci casca ogni volta! Sarà che questo ragazzino prometteva di essere parecchio invitante, una volta nudo. Quel tipo di aspettativa non è stata delusa.
O forse è stata l'altra aspettativa. Per verificare quella non c'è problema. C'è tempo.



Titolo: Vanilla
Fandom: The Big Bang Theory
Personaggi: Penny/Sheldon
Genere: generale
Avvertimenti: slightly OOC
Parole: 249
Note: Per il prompt "Profumo di vaniglia" di [livejournal.com profile] calypsolaninfa.


Sheldon non fa mai caso a queste sciocchezze. E figurarsi, non fa caso a nulla che si discosti da scienza, fumetti, quelle robe da nerd, pensa Penny. Eppure ha notato che si tratta ormai della quinta o sesta volta che le fa presente di essere profumata. E grazie tante, lei non ama odorare solo di pelle. Anche se dal punto di vista dell'igene non può davvero rinfacciargli nulla: Sheldon si lava anche troppo, per i suoi gusti. In ogni caso, Penny non ha idea di cosa significhi tutto quel noioso ribadire che i suoi capelli sanno di fragola e la sua pelle sa di vaniglia. Specialmente se poi Sheldon si sente in dovere, ogni sacrosanta volta, di aggiungere qualche commento pungente. Sia mai che si perdoni l'aver fatto un complimento. Ma comunque, Sheldon si sta comportando in modo strano, e se non fosse praticamente certa che non è assolutamente interessato a protrarre relazioni di alcun tipo con le femmine - fra le quali Amy non è altro che un'eccezione - le verrebbe da pensare che... Mah, che Sheldon voglia essere suo... Uh, amico? Sì, amico.
No, assolutamente no. Neanche fra mille anni. Figurarsi i problemi e i litigi e le incomprensioni... No.
Penny scuote la testa, sbuffando, ed esce dal loro appartamento.
Tanto è solo questione di un paio di minuti prima che Sheldon venga a bussarle con quel suo irritante "toc toc toc Penny" triplo per ripeterle che non gli piace quell'assurdo profumo di vaniglia che si è impietosamente spruzzata addosso.




Titolo: Let him go
Fandom: Queer as Folk (USA)
Personaggi: Brian Kinney/Michael Novotny, Brian/Justin Taylor
Genere: malinconico
Avvertimenti: missing moment
Parole: 210
Note: Per il prompt "The most loneliest day of my life" (Lonely day, System Of A Down), di [livejournal.com profile] sbri_holmes.



Non si è mai sentito tanto solo.
Quando tutti se ne sono andati dopo avergli sputato rabbia in faccia come serpenti velenosi, la prima cosa che fa Brian Kinney - Brian, quello che odia farsi prendere dalla debolezza, che vorrebbe non aver davvero nessuno per non doversi attaccare alle persone - è lavarsi i denti, evitando accuratamente di guardarsi allo specchio. Anche se sa che andava fatto, doveva spingere Michael via da sé, non che lui lo volesse. Andava fatto perché Mikey, Dio, è così stupido.
Ed è l'unica persona che l'ha sempre difeso con tutti, che quando gli hanno detto che Brian non ha un cuore, non ci ha creduto. Ed ha sempre avuto ragione. Anche se a Brian piacerebbe non saper provare queste sensazioni, quella stretta potente in fondo allo stomaco al pensiero che ora Mike non è più suo. Non lo è mai stato, in realtà, ma ora non lo seguirà più quando vorrà fare qualche stronzata tipo girare con un SUV con la fiancata sporcata da scritte oscene. Sorride appena, Brian, infilandosi sotto le coperte.
Justin lo stringe istintivamente a sé, sussurrandogli qualche parola fra i capelli, che lui non riesce a cogliere. Il buono è che se anche dovesse rimanere solo al mondo, Sunshine rimarrà solo con lui.
 
 
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[identity profile] reilin.livejournal.com on February 18th, 2012 02:01 pm (UTC)
La tua Jack/Ianto mi è piaciuta davvero tanto!
Sono proprio soddisfatta del modo in cui hai usato il prompt!♥
[identity profile] manubibi.livejournal.com on February 18th, 2012 02:08 pm (UTC)
Uh, davvero? *____________* sono contentissima! Grazie :***
[identity profile] reilin.livejournal.com on February 18th, 2012 02:18 pm (UTC)
Dopo essermi depressa con gli ultimi due episodi della serie "Children of Earth" su Rai4, ci proprio voleva un po' di Jack X Ianto!
Mi è molto piaciuto come hai saputo caratterizzare entrambi in modo immediato e diretto! :D