Titolo:
Fandom: Serie TV » Game of Thrones
Personaggi: Jorah Mormont - menzione di Daenerys Targaryen
Genere: introspettivo
Parole: 237 parole di NIENTE "XDDDD
Avvertimenti: plot? what plot?, gen
Note: PERCHE' SONO PIENA DI JORAH FEELS DA UN SACCO DI TEMPO ma non ho mai avuto il coraggio di scrivere nulla su GoT, perché boh, sono scema. Preciso che dei libri ho letto qualche capitolo un po' di anni fa (fino al matrimonio di Daenerys con Drogo) e quando avrò le palle di recuperarmi una saga intera di libri magari ci riprovo (allora ero piccola e tutta quella violenza mi disturbò un bel po' "XD), quindi per ora mi riferisco solo e soltanto alla serie tv. Questa è ambientata nella seconda stagione, nella città di Quarth. E buh, scrollate oltre please, questo qui è solo un esperimentino piccolino piccolino. *fugge*
La notte è piena di bisbigli immaginari, pensa Jorah, gli occhi socchiusi e l'aria fresca che tortura la pelle già messa abbastanza alla prova dall'aria salina. Quella città non è sicura, lo avverte quando qualcuno osserva in silenzio la sua khaleesi, quando il primo impulso razionale è portare la mano all'elsa della spada ed avvicinarlesi, solo per ascoltare il suono dei suoi respiri sottili ed assicurarsi che nessuno le faccia del male. Eppure in fondo sa che a lei, quelle preoccupazioni, non fanno così piacere.
E d'altronde il suo cuore robusto e crepato dagli incubi non può fare a meno di palpitare furiosamente quando sul viso di Daenerys si dipinge l'espressione sicura eppure elegante ed autoritaria di una vera Regina. Quando raddrizza le spalle lasciando cadere i capelli chiarissimi lungo la pelle giovane e lui si perde in quei dettagli, senza sperare di poter fare altro che ammirarla senza concedersi di più. E non potrebbe mai toccarla come toccava sua moglie, la stessa moglie che lo ha lasciato solo. Daenerys è destinata ad altro e lui non può fare altro che uccidere per lei, ringhiare, respingere i pericoli, per poi accoccolarsi ai suoi piedi ed amarla con gli occhi feriti, in silenzio.
La notte è gelida e si avvolge in spire concentriche attorno al suo letto, striscia dalle finestre, sussurra che è tardi e Jorah chiude gli occhi, solo con il sonno che piano cala su un'altra nottata immobile.
Fandom: Serie TV » Game of Thrones
Personaggi: Jorah Mormont - menzione di Daenerys Targaryen
Genere: introspettivo
Parole: 237 parole di NIENTE "XDDDD
Avvertimenti: plot? what plot?, gen
Note: PERCHE' SONO PIENA DI JORAH FEELS DA UN SACCO DI TEMPO ma non ho mai avuto il coraggio di scrivere nulla su GoT, perché boh, sono scema. Preciso che dei libri ho letto qualche capitolo un po' di anni fa (fino al matrimonio di Daenerys con Drogo) e quando avrò le palle di recuperarmi una saga intera di libri magari ci riprovo (allora ero piccola e tutta quella violenza mi disturbò un bel po' "XD), quindi per ora mi riferisco solo e soltanto alla serie tv. Questa è ambientata nella seconda stagione, nella città di Quarth. E buh, scrollate oltre please, questo qui è solo un esperimentino piccolino piccolino. *fugge*
La notte è piena di bisbigli immaginari, pensa Jorah, gli occhi socchiusi e l'aria fresca che tortura la pelle già messa abbastanza alla prova dall'aria salina. Quella città non è sicura, lo avverte quando qualcuno osserva in silenzio la sua khaleesi, quando il primo impulso razionale è portare la mano all'elsa della spada ed avvicinarlesi, solo per ascoltare il suono dei suoi respiri sottili ed assicurarsi che nessuno le faccia del male. Eppure in fondo sa che a lei, quelle preoccupazioni, non fanno così piacere.
E d'altronde il suo cuore robusto e crepato dagli incubi non può fare a meno di palpitare furiosamente quando sul viso di Daenerys si dipinge l'espressione sicura eppure elegante ed autoritaria di una vera Regina. Quando raddrizza le spalle lasciando cadere i capelli chiarissimi lungo la pelle giovane e lui si perde in quei dettagli, senza sperare di poter fare altro che ammirarla senza concedersi di più. E non potrebbe mai toccarla come toccava sua moglie, la stessa moglie che lo ha lasciato solo. Daenerys è destinata ad altro e lui non può fare altro che uccidere per lei, ringhiare, respingere i pericoli, per poi accoccolarsi ai suoi piedi ed amarla con gli occhi feriti, in silenzio.
La notte è gelida e si avvolge in spire concentriche attorno al suo letto, striscia dalle finestre, sussurra che è tardi e Jorah chiude gli occhi, solo con il sonno che piano cala su un'altra nottata immobile.
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