Titolo: Helsinki Jamming & Breakfast
Genere: Erotico, Romantico?
Pairing: Chris/Dom
Fandom: RPF [Muse]
Note: Avevo già ipotizzato un pairing del genere, l'anno scorso, ma non avevo mai trovato uno straccio di trama o un motivo per farlo, stavolta ho fatto il giochino dei bigliettini e mi son detta "beh, sono usciti loro due quindi FACCIAMOLO XD". L'ho scritta stamattina a monconi, fra una distrazione e l'altra a lezione, quindi diciamo che è scritta A CAZZO, ma spero piaccia lo stesso XD lo so, sconvolgerò più di qualcuno col pairing, ma io Dom lo slasherei con chiunque <3 L'unica cosa che non accetto di fare è una threesome (sempre che non abbia dinamiche strane come quell'abominio di Sweet Dreams u.u)...vabbè.
E' strano svegliarsi, anche questa mattina. Non ricordo precisamente in quale città sono.
Mi stropiccio gli occhi sbadigliando pigramente e sbatto le palpebre un pò di volte. Non ho nessunissima voglia di alzarmi, considerando che ieri con l'after-show abbiamo fatto le quattro e addizionando la fatica del live; in pratica sono ancora quasi in stato comatoso. E le coperte bianche sono così comode, calde e confortanti che viene voglia di arrotolarvicisi una decina di volte, accoccolarsi e dormire fino alle sei di sera.
Il suo corpo si muove accanto a me nel sonno, acciambellato come sempre. Mi volto e lo guardo, stupendomi ancora una volta di trovarlo nel mio letto, come succede programmaticamente ormai da un mese. Il fatto è che lui è il motivo prrincipale per cui pensare "oggi è un giorno nuovo" non mi mette in depressione. Lo sento mugugnare e mi acciglio, preoccupato. So che a volte ha degli incubi, spesso sogna suo padre, so che è fragile e che nonostante questo ostenti sicurezza. Lo capisco: ufficialmente è single, e quando sei da solo non puoi mostrare punti deboli a nessuno, premettendo che di noi si fida. Forse è per questo che ha cercato proprio me, perché dò una sensazione di solidità e calore, forse. Eppure siamo così assurdi, insieme. Io, il taciturno bassista con la pancia, e lui, il filiforme batterista con la logorrea. E' nella musica che abbiamo un punto di incontro, una affinità. Basso e batteria, seguiamo lo stesso ritmo, ci fondiamo nello stesso suono.
Non abbiamo mai scopato, comunque. Siamo fisicamente incompatibili, suppongo, il pensiero di noi due che...insomma, è imbarazzante, suppongo. Di solito, invece, lui si aggrappa al mio collo e si fa consumare avidamente le labbra da me, si fa avvolgere dal mio corpo come un guscio protettivo. E io col suo fra le braccia sento tutto: ogni movimento, sussulto, respiro caldo sulla pelle, il profumo Dior Homme, che non sarà il suo ma a me piace lo stesso.
Cerco di non fare rumore, alzandomi, per non beccarmi dell'idiota come la prima sera. Tanto adesso faccio il caffè, si sveglierà sentendone il profumo.
Mi irrito nel non trovare uova e pancetta, ma che razza di albergo è? D'accordo, è già tanto che ci sia la cucina, ma...l'irritazione sparisce nel sentire la sua mano toccarmi il braccio. Allora era già sveglio...
-Lascia, faccio io-, dice sorridendomi con aria assonnata e gli occhi socchiusi. Lo osservo mentre tira fuori la colazione dal nulla neanche fosse Gandalf per davvero, grattandosi la testa e cercando di sistemarsi i capelli biondi completamente fuori posto, indossando solo i suoi boxer. Non andiamo mai più in là, lui si toglie i vestiti fino a quel punto, e nel frattempo spoglia anche me. Il mio problema è che purtroppo ci sa fare, dannazione. E non lo fa apposta, anzi, è con un certo imbarazzo che ogni volta si toglie maglietta, pantaloni, scarpe...e si fa mangiare con gli occhi. E poi mi salta addosso, e sa dove toccare, e dove leccare, per farmi impazzire.
-Chris, sveglia, ho fatto-, esclama sventolandomi una mano davanti alla faccia. Giusto, stavo di nuovo pensando a ieri sera. Per fortuna Dom non si è accorto di quanto sono stato capace di eccitarmi in pochi secondi.
Anche se sembriamo ridicoli.
Si aggrappa al mio collo ancora una volta, e io lo spingo contro il tavolo, e le tazze tintinnano mentre noi ci baciamo tentando istintivamente di dominare, dato che siamo entrambi maschi. Lui mi distrae mordendomi un orecchio e mi strappa compiaciuto un gemito.
-Sei una puttanella-, gli sussurro ghignando con la voce torbida, e sento il suo brivido eccitato sotto la mia pelle. Mi guarda, e gli si incendiano gli occhi chiari. Mi sono sempre piaciuti, più di quelli blu, fiabeschi, di Matt.
Dio, come siamo assurdi, ridicoli. Anche per il fatto che ci facciamo dare tre singole ma ne usiamo due in realtà, perché la notte Dom viene nella mia. Diciamo che è una copertura minima per me, perché Kelly non sappia. Se mi sento in colpa? A volte, quando Dom sta dormendo e io penso, succede. Ma dopotutto non siamo mai andati oltre i baci e un contatto fisico limitato. E' uno scambio: io gli dò quel senso di sicurezza che cerca, lui mi tiene lontano dalle altre donne dandomi una distrazione. So che sono scuse irrisorie, ma la verità è che...non riesco a smettere.
-Davvero? Mormora con aria maliziosa. Gli bacio la tempia e rispondo di sì.
-Hai ragione. Il problema è che non sai quanto lo sono-, replica a metà fra lo stizzito e il malizioso, le sue mani scorrono sul mio corpo fino a toccare dispettosamente la mia...erezione?
-Vuoi vedere?-, continua e, senza aspettare la mia risposta affermativa, si inginocchia lentamente davanti a me continuando a guardarmi negli occhi. Dio, è proprio una puttana, altro che piccolo cucciolo indifeso come pensavo.
-Cosa...?-, chiedo come uno stupido, deglutendo istintivamente, e butto fuori aria perché qui fa già caldo. Devo essere in un'astinenza disperata per reagire subito così.
E poi sento la pelle delle sue dita sull'inguine mentre mi abbassa i boxer e ancora mi guarda negli occhi. Vuole registrare tutte le mie reazioni, e Cristo se mi piace.
-Ti faccio vedere io quanto sono puttanella in realtà, come dici tu, no?-, mi dice lui in tono divertito, leccandosi le labbra.
Oh, Dio. Aiutami.
Appena la sua bocca calda e piena di saliva si chiude piano su di me sento il bisogno di appoggiarmi al tavolo dietro di me. Sento la sua lingua stuzzicarmi e la bocca scivolare avanti e indietro con lentezza esasperante. No, non posso venire subito.
Chiudo gli occhi e mi godo ogni stilla di questa sensazione ubriacante, ogni movimento della sua bocca che anche se minimo per me è devastante.
Mentre ansimo passo la mano fra i suoi capelli e la lascio lì, a seguire i movimenti della sua testa, riapro gli occhi e i suoi sono ancora puntati nei miei, liquidi e brucianti. Mi sta scopando anche con quelli. Da quanto tempo mi voleva così tanto? Fa un caldo infernale, anche lui lo sente, le sue guance sono rosse, e sta sudando, e i suoi occhi si velano di sesso.
Il mio respiro si fa faticoso e a tratti impossibile mentre lui continua a torturarmi e a guardarmi in quel modo che definirlo "lussurioso" è troppo poco. Come se i suoi occhi e non la sua bocca mi stessero facendo venire. Cazzo, non potrò più guardarli allo stesso modo.
Poi comincio a rendermi conto dei nostri rumori: il mio ansimare sempre più forte, e il suono umido della sua bocca su di me. Inarco la schiena muovendo il bacino verso di lui, non resisto più.
Lui infila la mano nei propri boxer e sento anche il suo, di rumore, della stoffa che si muove.
Finalmente chiude gli occhi respirando forte col naso, e quasi sento i suoi gemiti anche se ha la bocca piena di me. Se solo questa tensione fosse infinita...invece raggiunge un limite. Trabocca, esplode, mi sommerge e io rimango in piedi a fatica, svuotato, mentre lui continua a succhiarmi dispettoso, toccandosi e palpandosi insistentemente, poi mi lascia uscire dalla sua bocca mentre si fa sfuggire gemiti languidi e penetranti; io cado carponi sul pavimento accanto a lui, ansimando pesantemente.
-Dom...-, singhiozzo con la voce arrochita mentre pulsano gli ultimi strascichi di lussuria. Lui non mi risponde ma aumenta il ritmo della propria mano nei suoi boxer. Sento i suoi gemiti alzarsi sempre di più e raggiungere l'apice con un urlo, poi si abbandona a terra con stanchezza compiaciuta, non ci curiamo minimamente di quanto la situazione sia...beh, assurda. Siamo assurdi, ma chi se ne frega.
Il suo corpo cerca il mio, i suoi polpastrelli sfiorano il mio braccio dandomi altri brividi.
Dopo un pò di tempo passato a calmarci ci alziamo e andiamo sulla terrazza con delle sigarette fra le dita.
-Da quanto volevi scoparmi?-, chiedo a bassa voce, guardandolo. Rimane qualche secondo in silenzio e mi restituisce lo sguardo. In quel momento è il solito Dom, non la puttana, il pulcino.
-Da quando abbiamo provato la Helsinki Jam la prima volta-, risponde.
Intuisco il perché: raramente ci eravamo trovati tanto vicini e uniti nella nostra affinità ritmica. Dev'essere diventata fisica, penso.
Poi mi viene in mente che ora sì, ho tradito Kelly.
Oh, e la colazione, ce la siamo dimenticata.
Genere: Erotico, Romantico?
Pairing: Chris/Dom
Fandom: RPF [Muse]
Note: Avevo già ipotizzato un pairing del genere, l'anno scorso, ma non avevo mai trovato uno straccio di trama o un motivo per farlo, stavolta ho fatto il giochino dei bigliettini e mi son detta "beh, sono usciti loro due quindi FACCIAMOLO XD". L'ho scritta stamattina a monconi, fra una distrazione e l'altra a lezione, quindi diciamo che è scritta A CAZZO, ma spero piaccia lo stesso XD lo so, sconvolgerò più di qualcuno col pairing, ma io Dom lo slasherei con chiunque <3 L'unica cosa che non accetto di fare è una threesome (sempre che non abbia dinamiche strane come quell'abominio di Sweet Dreams u.u)...vabbè.
E' strano svegliarsi, anche questa mattina. Non ricordo precisamente in quale città sono.
Mi stropiccio gli occhi sbadigliando pigramente e sbatto le palpebre un pò di volte. Non ho nessunissima voglia di alzarmi, considerando che ieri con l'after-show abbiamo fatto le quattro e addizionando la fatica del live; in pratica sono ancora quasi in stato comatoso. E le coperte bianche sono così comode, calde e confortanti che viene voglia di arrotolarvicisi una decina di volte, accoccolarsi e dormire fino alle sei di sera.
Il suo corpo si muove accanto a me nel sonno, acciambellato come sempre. Mi volto e lo guardo, stupendomi ancora una volta di trovarlo nel mio letto, come succede programmaticamente ormai da un mese. Il fatto è che lui è il motivo prrincipale per cui pensare "oggi è un giorno nuovo" non mi mette in depressione. Lo sento mugugnare e mi acciglio, preoccupato. So che a volte ha degli incubi, spesso sogna suo padre, so che è fragile e che nonostante questo ostenti sicurezza. Lo capisco: ufficialmente è single, e quando sei da solo non puoi mostrare punti deboli a nessuno, premettendo che di noi si fida. Forse è per questo che ha cercato proprio me, perché dò una sensazione di solidità e calore, forse. Eppure siamo così assurdi, insieme. Io, il taciturno bassista con la pancia, e lui, il filiforme batterista con la logorrea. E' nella musica che abbiamo un punto di incontro, una affinità. Basso e batteria, seguiamo lo stesso ritmo, ci fondiamo nello stesso suono.
Non abbiamo mai scopato, comunque. Siamo fisicamente incompatibili, suppongo, il pensiero di noi due che...insomma, è imbarazzante, suppongo. Di solito, invece, lui si aggrappa al mio collo e si fa consumare avidamente le labbra da me, si fa avvolgere dal mio corpo come un guscio protettivo. E io col suo fra le braccia sento tutto: ogni movimento, sussulto, respiro caldo sulla pelle, il profumo Dior Homme, che non sarà il suo ma a me piace lo stesso.
Cerco di non fare rumore, alzandomi, per non beccarmi dell'idiota come la prima sera. Tanto adesso faccio il caffè, si sveglierà sentendone il profumo.
Mi irrito nel non trovare uova e pancetta, ma che razza di albergo è? D'accordo, è già tanto che ci sia la cucina, ma...l'irritazione sparisce nel sentire la sua mano toccarmi il braccio. Allora era già sveglio...
-Lascia, faccio io-, dice sorridendomi con aria assonnata e gli occhi socchiusi. Lo osservo mentre tira fuori la colazione dal nulla neanche fosse Gandalf per davvero, grattandosi la testa e cercando di sistemarsi i capelli biondi completamente fuori posto, indossando solo i suoi boxer. Non andiamo mai più in là, lui si toglie i vestiti fino a quel punto, e nel frattempo spoglia anche me. Il mio problema è che purtroppo ci sa fare, dannazione. E non lo fa apposta, anzi, è con un certo imbarazzo che ogni volta si toglie maglietta, pantaloni, scarpe...e si fa mangiare con gli occhi. E poi mi salta addosso, e sa dove toccare, e dove leccare, per farmi impazzire.
-Chris, sveglia, ho fatto-, esclama sventolandomi una mano davanti alla faccia. Giusto, stavo di nuovo pensando a ieri sera. Per fortuna Dom non si è accorto di quanto sono stato capace di eccitarmi in pochi secondi.
Anche se sembriamo ridicoli.
Si aggrappa al mio collo ancora una volta, e io lo spingo contro il tavolo, e le tazze tintinnano mentre noi ci baciamo tentando istintivamente di dominare, dato che siamo entrambi maschi. Lui mi distrae mordendomi un orecchio e mi strappa compiaciuto un gemito.
-Sei una puttanella-, gli sussurro ghignando con la voce torbida, e sento il suo brivido eccitato sotto la mia pelle. Mi guarda, e gli si incendiano gli occhi chiari. Mi sono sempre piaciuti, più di quelli blu, fiabeschi, di Matt.
Dio, come siamo assurdi, ridicoli. Anche per il fatto che ci facciamo dare tre singole ma ne usiamo due in realtà, perché la notte Dom viene nella mia. Diciamo che è una copertura minima per me, perché Kelly non sappia. Se mi sento in colpa? A volte, quando Dom sta dormendo e io penso, succede. Ma dopotutto non siamo mai andati oltre i baci e un contatto fisico limitato. E' uno scambio: io gli dò quel senso di sicurezza che cerca, lui mi tiene lontano dalle altre donne dandomi una distrazione. So che sono scuse irrisorie, ma la verità è che...non riesco a smettere.
-Davvero? Mormora con aria maliziosa. Gli bacio la tempia e rispondo di sì.
-Hai ragione. Il problema è che non sai quanto lo sono-, replica a metà fra lo stizzito e il malizioso, le sue mani scorrono sul mio corpo fino a toccare dispettosamente la mia...erezione?
-Vuoi vedere?-, continua e, senza aspettare la mia risposta affermativa, si inginocchia lentamente davanti a me continuando a guardarmi negli occhi. Dio, è proprio una puttana, altro che piccolo cucciolo indifeso come pensavo.
-Cosa...?-, chiedo come uno stupido, deglutendo istintivamente, e butto fuori aria perché qui fa già caldo. Devo essere in un'astinenza disperata per reagire subito così.
E poi sento la pelle delle sue dita sull'inguine mentre mi abbassa i boxer e ancora mi guarda negli occhi. Vuole registrare tutte le mie reazioni, e Cristo se mi piace.
-Ti faccio vedere io quanto sono puttanella in realtà, come dici tu, no?-, mi dice lui in tono divertito, leccandosi le labbra.
Oh, Dio. Aiutami.
Appena la sua bocca calda e piena di saliva si chiude piano su di me sento il bisogno di appoggiarmi al tavolo dietro di me. Sento la sua lingua stuzzicarmi e la bocca scivolare avanti e indietro con lentezza esasperante. No, non posso venire subito.
Chiudo gli occhi e mi godo ogni stilla di questa sensazione ubriacante, ogni movimento della sua bocca che anche se minimo per me è devastante.
Mentre ansimo passo la mano fra i suoi capelli e la lascio lì, a seguire i movimenti della sua testa, riapro gli occhi e i suoi sono ancora puntati nei miei, liquidi e brucianti. Mi sta scopando anche con quelli. Da quanto tempo mi voleva così tanto? Fa un caldo infernale, anche lui lo sente, le sue guance sono rosse, e sta sudando, e i suoi occhi si velano di sesso.
Il mio respiro si fa faticoso e a tratti impossibile mentre lui continua a torturarmi e a guardarmi in quel modo che definirlo "lussurioso" è troppo poco. Come se i suoi occhi e non la sua bocca mi stessero facendo venire. Cazzo, non potrò più guardarli allo stesso modo.
Poi comincio a rendermi conto dei nostri rumori: il mio ansimare sempre più forte, e il suono umido della sua bocca su di me. Inarco la schiena muovendo il bacino verso di lui, non resisto più.
Lui infila la mano nei propri boxer e sento anche il suo, di rumore, della stoffa che si muove.
Finalmente chiude gli occhi respirando forte col naso, e quasi sento i suoi gemiti anche se ha la bocca piena di me. Se solo questa tensione fosse infinita...invece raggiunge un limite. Trabocca, esplode, mi sommerge e io rimango in piedi a fatica, svuotato, mentre lui continua a succhiarmi dispettoso, toccandosi e palpandosi insistentemente, poi mi lascia uscire dalla sua bocca mentre si fa sfuggire gemiti languidi e penetranti; io cado carponi sul pavimento accanto a lui, ansimando pesantemente.
-Dom...-, singhiozzo con la voce arrochita mentre pulsano gli ultimi strascichi di lussuria. Lui non mi risponde ma aumenta il ritmo della propria mano nei suoi boxer. Sento i suoi gemiti alzarsi sempre di più e raggiungere l'apice con un urlo, poi si abbandona a terra con stanchezza compiaciuta, non ci curiamo minimamente di quanto la situazione sia...beh, assurda. Siamo assurdi, ma chi se ne frega.
Il suo corpo cerca il mio, i suoi polpastrelli sfiorano il mio braccio dandomi altri brividi.
Dopo un pò di tempo passato a calmarci ci alziamo e andiamo sulla terrazza con delle sigarette fra le dita.
-Da quanto volevi scoparmi?-, chiedo a bassa voce, guardandolo. Rimane qualche secondo in silenzio e mi restituisce lo sguardo. In quel momento è il solito Dom, non la puttana, il pulcino.
-Da quando abbiamo provato la Helsinki Jam la prima volta-, risponde.
Intuisco il perché: raramente ci eravamo trovati tanto vicini e uniti nella nostra affinità ritmica. Dev'essere diventata fisica, penso.
Poi mi viene in mente che ora sì, ho tradito Kelly.
Oh, e la colazione, ce la siamo dimenticata.
Current Location: a rimpermi i maroniii XDDD
Current Music: il tiggì in tivù u.u
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