Titolo: You Were My Guiding Light.
Genere: Triste, Romantico, Introspettivo
Fandom: Muse
Pairing: Matt/Dom
Note: Questa non l'avrei dovuta scrivere, perché ha portato sfiga. L'ho cominciata stamattina (dopo una simulazione di terza ora, non so se rendo), e ancora non lo sapevo. Cosa? Che Matt si è messo come single su MySpace, ancora niente di ufficiale ma la cosa per me lo è. Se arrivi a metterti su single (specialmente se sei Matt) è molto probabile che sia finita davvero. E poi torno a casa e mi trovo sta notizia...per me è il crollo di una certezza. Ah, non avevo intenzione di trasformarla in BellDom, all'inizio (per una volta che non li slashavo >.<), ma facendo ipotesi su chi lo consolerà...beh, la migliore era Dom (perché se Matt osa mettersi con una francese perde tutta la mia stima, sul serio).
I ragazzi si guardano fra loro dubbiosi, incerti sul da farsi.
Seduti nel salotto piccolo ma confortevole nella casa della madre di Matthew, ben illuminato e pieno di colori caldi e orientali, durante una pausa del tour, sono in silenzio imbarazzato e pesante.
L'unico suono, spiacevole e violento, è quello della voce di Matthew, isterica e furiosa, che sciorina una sequela di frasi nervose, interrotte a metà dalla foga, piene di risentimento rabbioso verso l'interlocutrice, Gaia, che se possibile sembra ancora più irata e nevrotica di lui. Stanno litigando come al solito, ma questa volta non è come le altre. Si avverte la stanchezza, la frustrazione, la noia e la rabbia di avere oltrepassato un limite di sopportazione.
-Smettila di psicanalizzarmi!-, urla scattando, esasperato, mentre assesta un calcio alla porta aperta della credenza vicina, che sbatte violentemente facendo sobbalzare i due amici sempre più a disagio. E pensare che almeno oggi dovevano passarsi una bella giornata di relax, e invece lei l'aveva chiamato, e da lì era cominciata. Non che sia una gran novità, era da un pezzo che davano segnali di sfilacciamento, eppure l'inevitabile fa paura e sgomento.
Chris guarda significativamente Dominic, seduto nervosamente al suo fianco, e quest'ultimo si alza controvoglia per dirigersi verso la cucina e controllare la situazione, anche se in effetti non può essere buona, decisamente.
Vede Matthew seduto, col gomito sul tavolo e la mano davanti agli occhi, che sorregge la fronte, e tiene le labbra strette.
-Se mi stai insultando puoi farlo anche in inglese, sai?-, ribatte velenoso, sibilando nella cornetta con la voce unta di sarcasmo.
E' passato alla tattica della provocazione, anche se sa che con lei non funziona. Dominic torna a sedersi, sempre nervoso e teso.
-Io non ti chiederò scusa per qualcosa che non ho mai fatto, come tutte le altre volte!
Ecco, è finita.
Ne sanno abbastanza di quei due per capire la portata disastrosa di un'uscita del genere. Il fatto è che Matt non sa trattenersi quando si tocca il proprio ego, e così Gaia. Parlare di orgoglio per loro non è mai una buona mossa. Con quello le relazioni non durano quasi mai molto a lungo.
Così, come rocce di granito, si schiantano fra di loro e si sbriciolano.
-Perfetto, allora!-, grida il cantante, chiudendo definitivamente la comunicazione, sbattendo con violenza il cellulare a terra ed uscendo dalla cucina quasi di corsa strappandosi dal collo la collana con il plettro nero che lei gli aveva regalato, lo getta a terra calpestandolo. Senza guardare gli altri due, a testa bassa. Prima che possa fare qualsiasi cosa, Chris prova a bloccarlo alzandosi di scatto e trattenendolo qualche istante per la spalla, e anche se si divincola l'attimo dopo Dominic gli si para davanti, sbarrandogli la strada.
-Lasciatemi in pace-, sbotta alla fine, impaziente di rimanere solo.
-Guardami-, dice Dom ignorando la richiesta.
-No.
Ecco, il groppo alla gola che sale e si stringe.
-Matt...
-Senti, vaffanculo, ho detto di lasciarmi in pace!-, grida l'altro alzando lo sguardo, con la voce strozzata.
Dom invece lo fissa gelido, stringendo gli occhi fino a farne due fessure.
-Va bene, cazzi tuoi-, replica con la consapevolezza di aver perso la pazienza. Si gira ed esce dalla porta a passo spedito.
Silenzio.
-Dai, Chris, mandami a fanculo anche tu-, dice faticosamente Matthew, senza voltarsi, perché sta già piangendo.
A Chris viene in mente un periodo di qualche anno fa, quando la fragilità dell'amico gli impediva di vedere le cose con chiarezza, quando lui e Dom dovevano sempre tenerlo d'occhio perché evitasse di farsi male, quando era solo un ragazzo spaventato e disilluso. Per un attimo rivede quella persona, come se la maturazione avvenuta negli ultimi anni si fosse cancellata come la relazione che con Gaia l'aveva fatto crescere.
-No, non lo farò, anche se dovrei. Sai che non è giusto prendersela con lui, vero?-, risponde con calma il bassista.
Già, lui sa sempre cos'è meglio fare, è sempre così saggio, il nostro Chris.
Non risponde.
-Lo so cosa stai pensando: che è facile parlare, da parte mia, che non riesci a controllarti quando sei incazzato. Beh, lascia che ti dica una cosa: siamo stanchi dei tuoi infantilismi, dei tuoi atteggiamenti da ragazzino. Ti comporti come un dodicenne, perché lo sei, e anche Dom lo è, mentre io posso dirti queste cose perché sono dovuto crescere, ho dovuto imparare a controllarmi. Avresti potuto maturare anche tu, ma oggi hai mandato tutto a puttane. Però con Dom puoi sempre scusarti, quindi vai là fuori e fallo-, conclude assumendo un atteggiamento minaccioso e dando alla voce un tono imperativo.
-Sei proprio diventato un padre, Chris, ma peccato che io non sono uno dei tuoi figli, ergo non puoi dirmi cosa fare-, dice Matthew, pur se realmente intimorito.
Chris lo prende per le spalle stringendole forte e guardandolo negli occhi allarmato.
-Ma lo vedi quanto sei infantile? Te lo chiedo perché vi voglio bene, cazzo! Fallo almeno per me, fai pace con Dom, per favore!
Matt chiude i suoi e deglutisce, asciugando le lacrime.
-Scusa-, sussurra tornando a guardarlo.
-Non devi scusarti con me-, risponde l'amico, tranquillizzandosi un pò e dandogli un'altra stretta alle spalle, stavolta di incoraggiamento.
Matthew, forte di questo, si dirige verso la porta e vede il proprio migliore amico, in procinto di salire in macchina con una sigaretta fra le labbra e l'espressione contrita.
-Dom, aspetta!
Il batterista si volta a guardarlo, e fa una smorfia bloccandosi.
-Cosa vuoi ancora?-, chiede in tono acido.
-Scusa, scusa, scusa-, ripete Matthew, precipitandosi verso di lui. -Sono uno stronzo; per favore, scusami.
Dom sospira con uno sbuffo di fumo, fissandolo, poi scopre gli occhi e sbuffa di nuovo.
-Il problema non è mandarmi a fanculo e poi scusarti. Il problema è che non è la prima volta, e io ci sono sempre passato sopra, ma questa volta hai superato il limite, Matt. Sono ufficialmente stufo. Volevo consolarti, comunque-, conclude tradendo la propria amarezza. Crede davvero che lo scioglimento di quell'istituzione, che Matt e Gaia avevano rappresentato, sia un disastro.
Matthew sente il panico crescere nello stomaco, e ribollire sul suo viso, e premere dietro gli occhi.
-Per favore, Dom...ti prego, non lasciarmi...
Dominic osserva il suo tentativo di non piangere di nuovo. Come ogni fottutissima volta, prova pietà, un istinto di protezione del quale vorrebbe liberarsi. E non sa cosa rispondergli.
-...perché senza te e Chris io non so dove andare, io non sono niente. Ti prego-, chiede infine, rinunciando per la prima volta all'orgoglio. Dom non l'aveva mai sentito supplicare, non aveva mai creduto che sarebbe arrivato a farlo con lui quando si era rifiutato con Gaia pochi minuti prima. Questo deve pur significare qualcosa. Questo vuol dire che ama il suo ego meno di quanto creda, ed è una grossa scoperta, dopo tutti gli anni passati con lui.
-Ok, ok, d'accordo-, dice infine dopo aver tirato un grosso respiro rassegnato.
Matthew lo guarda profondamente grato, e questo basterebbe, non fosse per quello che fa dopo.
Si avvicina lentamente sospirando, e quando i suoi occhi arrivano a riflettersi nei propri, Dom sente le labbra del cantante depositare un soffice e timido bacio sulle sue. Subito avverte una scossa elettrica in tutto il corpo, un groviglio inspiegabile nelle proprie viscere, che si gonfia e prende ogni suo pensiero. E poi sente le dita di Matt prendere delicatamente il suo viso, e il suo corpo avvicinarsi ancora, poi separarsi all'improvviso.
Gli gira la testa, prova un forte senso di confusione, e perché è così bello - Cristo! - sentirsi così? Non dovrebbe spaventarlo? Non dovrebbe scioccarlo? Eppure è come se tutto il suo ordine interiore si fosse sovvertito e lui non avesse avvertito il cambiamento. Come se fosse sempre stato così. In effetti, forse, è sempre stato così.
In un lampo, tanti pezzettini che si rimettono insieme: la tristezza ai tempi misteriosa che aveva provato quando Matthew gli aveva detto di aver trovato la ragazza giusta per lui, con quel tono entusiasta e gioioso che non poteva sciupare tradendosi, così si era convinto di esserne felice; tutte le volte che aveva provato dei momenti di attrazione verso di lui, che ora interpretava come debolezza, e che allora considerava al massimo bizzarri; e per ultimo quel placido senso di aspettativa che aveva covato lì dentro, nel salotto.
Poi con la coda dell'occhio, mentre barcolla, vede Chris, bianco per lo stupore.
-Ti avevo detto di scusarti, Matt, niente di più-, balbetta sconvolto il bassista.
-Lo so. E io ti avevo detto che dei tuoi ordini me ne sbatto-, risponde con un piccolo sorriso scherzoso.
[Ripeto, mi spiace tantissimo per lui e Gaia. Non sono così felice che sia andata così, ma auspicare un'alternativa positiva per lui è il minimo che possa fare. E decisamente non auspico che si metta con una delle sue adorate fWancesi, quindi la migliore opzione era Dom. Si, lo so che per me lo è sempre XD ma in questo caso lo è particolarmente. E adesso incrocio le dita, almeno perché non si avveri la supposizione peggiore. E ovviamente spero vi sia piaciuta...]
Genere: Triste, Romantico, Introspettivo
Fandom: Muse
Pairing: Matt/Dom
Note: Questa non l'avrei dovuta scrivere, perché ha portato sfiga. L'ho cominciata stamattina (dopo una simulazione di terza ora, non so se rendo), e ancora non lo sapevo. Cosa? Che Matt si è messo come single su MySpace, ancora niente di ufficiale ma la cosa per me lo è. Se arrivi a metterti su single (specialmente se sei Matt) è molto probabile che sia finita davvero. E poi torno a casa e mi trovo sta notizia...per me è il crollo di una certezza. Ah, non avevo intenzione di trasformarla in BellDom, all'inizio (per una volta che non li slashavo >.<), ma facendo ipotesi su chi lo consolerà...beh, la migliore era Dom (perché se Matt osa mettersi con una francese perde tutta la mia stima, sul serio).
I ragazzi si guardano fra loro dubbiosi, incerti sul da farsi.
Seduti nel salotto piccolo ma confortevole nella casa della madre di Matthew, ben illuminato e pieno di colori caldi e orientali, durante una pausa del tour, sono in silenzio imbarazzato e pesante.
L'unico suono, spiacevole e violento, è quello della voce di Matthew, isterica e furiosa, che sciorina una sequela di frasi nervose, interrotte a metà dalla foga, piene di risentimento rabbioso verso l'interlocutrice, Gaia, che se possibile sembra ancora più irata e nevrotica di lui. Stanno litigando come al solito, ma questa volta non è come le altre. Si avverte la stanchezza, la frustrazione, la noia e la rabbia di avere oltrepassato un limite di sopportazione.
-Smettila di psicanalizzarmi!-, urla scattando, esasperato, mentre assesta un calcio alla porta aperta della credenza vicina, che sbatte violentemente facendo sobbalzare i due amici sempre più a disagio. E pensare che almeno oggi dovevano passarsi una bella giornata di relax, e invece lei l'aveva chiamato, e da lì era cominciata. Non che sia una gran novità, era da un pezzo che davano segnali di sfilacciamento, eppure l'inevitabile fa paura e sgomento.
Chris guarda significativamente Dominic, seduto nervosamente al suo fianco, e quest'ultimo si alza controvoglia per dirigersi verso la cucina e controllare la situazione, anche se in effetti non può essere buona, decisamente.
Vede Matthew seduto, col gomito sul tavolo e la mano davanti agli occhi, che sorregge la fronte, e tiene le labbra strette.
-Se mi stai insultando puoi farlo anche in inglese, sai?-, ribatte velenoso, sibilando nella cornetta con la voce unta di sarcasmo.
E' passato alla tattica della provocazione, anche se sa che con lei non funziona. Dominic torna a sedersi, sempre nervoso e teso.
-Io non ti chiederò scusa per qualcosa che non ho mai fatto, come tutte le altre volte!
Ecco, è finita.
Ne sanno abbastanza di quei due per capire la portata disastrosa di un'uscita del genere. Il fatto è che Matt non sa trattenersi quando si tocca il proprio ego, e così Gaia. Parlare di orgoglio per loro non è mai una buona mossa. Con quello le relazioni non durano quasi mai molto a lungo.
Così, come rocce di granito, si schiantano fra di loro e si sbriciolano.
-Perfetto, allora!-, grida il cantante, chiudendo definitivamente la comunicazione, sbattendo con violenza il cellulare a terra ed uscendo dalla cucina quasi di corsa strappandosi dal collo la collana con il plettro nero che lei gli aveva regalato, lo getta a terra calpestandolo. Senza guardare gli altri due, a testa bassa. Prima che possa fare qualsiasi cosa, Chris prova a bloccarlo alzandosi di scatto e trattenendolo qualche istante per la spalla, e anche se si divincola l'attimo dopo Dominic gli si para davanti, sbarrandogli la strada.
-Lasciatemi in pace-, sbotta alla fine, impaziente di rimanere solo.
-Guardami-, dice Dom ignorando la richiesta.
-No.
Ecco, il groppo alla gola che sale e si stringe.
-Matt...
-Senti, vaffanculo, ho detto di lasciarmi in pace!-, grida l'altro alzando lo sguardo, con la voce strozzata.
Dom invece lo fissa gelido, stringendo gli occhi fino a farne due fessure.
-Va bene, cazzi tuoi-, replica con la consapevolezza di aver perso la pazienza. Si gira ed esce dalla porta a passo spedito.
Silenzio.
-Dai, Chris, mandami a fanculo anche tu-, dice faticosamente Matthew, senza voltarsi, perché sta già piangendo.
A Chris viene in mente un periodo di qualche anno fa, quando la fragilità dell'amico gli impediva di vedere le cose con chiarezza, quando lui e Dom dovevano sempre tenerlo d'occhio perché evitasse di farsi male, quando era solo un ragazzo spaventato e disilluso. Per un attimo rivede quella persona, come se la maturazione avvenuta negli ultimi anni si fosse cancellata come la relazione che con Gaia l'aveva fatto crescere.
-No, non lo farò, anche se dovrei. Sai che non è giusto prendersela con lui, vero?-, risponde con calma il bassista.
Già, lui sa sempre cos'è meglio fare, è sempre così saggio, il nostro Chris.
Non risponde.
-Lo so cosa stai pensando: che è facile parlare, da parte mia, che non riesci a controllarti quando sei incazzato. Beh, lascia che ti dica una cosa: siamo stanchi dei tuoi infantilismi, dei tuoi atteggiamenti da ragazzino. Ti comporti come un dodicenne, perché lo sei, e anche Dom lo è, mentre io posso dirti queste cose perché sono dovuto crescere, ho dovuto imparare a controllarmi. Avresti potuto maturare anche tu, ma oggi hai mandato tutto a puttane. Però con Dom puoi sempre scusarti, quindi vai là fuori e fallo-, conclude assumendo un atteggiamento minaccioso e dando alla voce un tono imperativo.
-Sei proprio diventato un padre, Chris, ma peccato che io non sono uno dei tuoi figli, ergo non puoi dirmi cosa fare-, dice Matthew, pur se realmente intimorito.
Chris lo prende per le spalle stringendole forte e guardandolo negli occhi allarmato.
-Ma lo vedi quanto sei infantile? Te lo chiedo perché vi voglio bene, cazzo! Fallo almeno per me, fai pace con Dom, per favore!
Matt chiude i suoi e deglutisce, asciugando le lacrime.
-Scusa-, sussurra tornando a guardarlo.
-Non devi scusarti con me-, risponde l'amico, tranquillizzandosi un pò e dandogli un'altra stretta alle spalle, stavolta di incoraggiamento.
Matthew, forte di questo, si dirige verso la porta e vede il proprio migliore amico, in procinto di salire in macchina con una sigaretta fra le labbra e l'espressione contrita.
-Dom, aspetta!
Il batterista si volta a guardarlo, e fa una smorfia bloccandosi.
-Cosa vuoi ancora?-, chiede in tono acido.
-Scusa, scusa, scusa-, ripete Matthew, precipitandosi verso di lui. -Sono uno stronzo; per favore, scusami.
Dom sospira con uno sbuffo di fumo, fissandolo, poi scopre gli occhi e sbuffa di nuovo.
-Il problema non è mandarmi a fanculo e poi scusarti. Il problema è che non è la prima volta, e io ci sono sempre passato sopra, ma questa volta hai superato il limite, Matt. Sono ufficialmente stufo. Volevo consolarti, comunque-, conclude tradendo la propria amarezza. Crede davvero che lo scioglimento di quell'istituzione, che Matt e Gaia avevano rappresentato, sia un disastro.
Matthew sente il panico crescere nello stomaco, e ribollire sul suo viso, e premere dietro gli occhi.
-Per favore, Dom...ti prego, non lasciarmi...
Dominic osserva il suo tentativo di non piangere di nuovo. Come ogni fottutissima volta, prova pietà, un istinto di protezione del quale vorrebbe liberarsi. E non sa cosa rispondergli.
-...perché senza te e Chris io non so dove andare, io non sono niente. Ti prego-, chiede infine, rinunciando per la prima volta all'orgoglio. Dom non l'aveva mai sentito supplicare, non aveva mai creduto che sarebbe arrivato a farlo con lui quando si era rifiutato con Gaia pochi minuti prima. Questo deve pur significare qualcosa. Questo vuol dire che ama il suo ego meno di quanto creda, ed è una grossa scoperta, dopo tutti gli anni passati con lui.
-Ok, ok, d'accordo-, dice infine dopo aver tirato un grosso respiro rassegnato.
Matthew lo guarda profondamente grato, e questo basterebbe, non fosse per quello che fa dopo.
Si avvicina lentamente sospirando, e quando i suoi occhi arrivano a riflettersi nei propri, Dom sente le labbra del cantante depositare un soffice e timido bacio sulle sue. Subito avverte una scossa elettrica in tutto il corpo, un groviglio inspiegabile nelle proprie viscere, che si gonfia e prende ogni suo pensiero. E poi sente le dita di Matt prendere delicatamente il suo viso, e il suo corpo avvicinarsi ancora, poi separarsi all'improvviso.
Gli gira la testa, prova un forte senso di confusione, e perché è così bello - Cristo! - sentirsi così? Non dovrebbe spaventarlo? Non dovrebbe scioccarlo? Eppure è come se tutto il suo ordine interiore si fosse sovvertito e lui non avesse avvertito il cambiamento. Come se fosse sempre stato così. In effetti, forse, è sempre stato così.
In un lampo, tanti pezzettini che si rimettono insieme: la tristezza ai tempi misteriosa che aveva provato quando Matthew gli aveva detto di aver trovato la ragazza giusta per lui, con quel tono entusiasta e gioioso che non poteva sciupare tradendosi, così si era convinto di esserne felice; tutte le volte che aveva provato dei momenti di attrazione verso di lui, che ora interpretava come debolezza, e che allora considerava al massimo bizzarri; e per ultimo quel placido senso di aspettativa che aveva covato lì dentro, nel salotto.
Poi con la coda dell'occhio, mentre barcolla, vede Chris, bianco per lo stupore.
-Ti avevo detto di scusarti, Matt, niente di più-, balbetta sconvolto il bassista.
-Lo so. E io ti avevo detto che dei tuoi ordini me ne sbatto-, risponde con un piccolo sorriso scherzoso.
[Ripeto, mi spiace tantissimo per lui e Gaia. Non sono così felice che sia andata così, ma auspicare un'alternativa positiva per lui è il minimo che possa fare. E decisamente non auspico che si metta con una delle sue adorate fWancesi, quindi la migliore opzione era Dom. Si, lo so che per me lo è sempre XD ma in questo caso lo è particolarmente. E adesso incrocio le dita, almeno perché non si avveri la supposizione peggiore. E ovviamente spero vi sia piaciuta...]
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