Titolo: Frankenstein Girls Will Seem Strangely Sexy
Fandom: Glee
Personaggi: Dave Karofsky/Kurt Hummel
Genere: erotico, fluff (alla fine)
Avvertimenti: future!fic, what if?
Parole: 1099
Note: Ennesima fic del mio 'verse dove Kurt e Dave si mettono insieme, Kurt raggiunge il successo come cantante e Dave invece lavora a Lima, scritta per il sesto p0rnfest d
fanfic_italia on il promp David Karofsky/Kurt Hummel, "Non sapevo avessi anche delle gonne". Devo dire che la fic mi stava venendo anche abbastanza sexy per i miei standard, ma poi? Poi mi è partita una canzone fluffissima quindi la colpa del finale è tutta sua >____<
Personaggi: Dave Karofsky/Kurt Hummel
Genere: erotico, fluff (alla fine)
Avvertimenti: future!fic, what if?
Parole: 1099
Note: Ennesima fic del mio 'verse dove Kurt e Dave si mettono insieme, Kurt raggiunge il successo come cantante e Dave invece lavora a Lima, scritta per il sesto p0rnfest d
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Kurt non se lo aspettava davvero, e comunque se avesse saputo che Dave sarebbe tornato prima non si sarebbe messo in testa idee strane di questo tipo. Ma comunque ora è troppo tardi, il dado è tratto e David è ritto in piedi sulla porta della loro piccola camera da letto, con la faccia di uno che ha appena visto un fantasma. Mentre Kurt, nei suoi lineamenti maturati dopo il compimento della carriera accademica, sembra uno strano crossover fra una ragazza pon-pon ed uno studente con felpa e cappuccio
«Non è... Il migliore abbinamento che tu abbia visto, lo so» Esordisce con la voce roca per l'imbarazzo, facendo correre le dita al bordo della gonna per iniziare a far finta che non l'abbia mai indossata e dimentichiamoci tutto, ma in un baleno le sue dita sottili vengono coperte e fermate da quelle meno eleganti e più grandi di David, che tutto rosso scuote la testa.
«No, mi... Ecco, mi piace.»
«Prego?» Esclama Kurt, fissando gli occhi chiari dentro quelli neri di David.
«Beh, eh, insomma, mi piace. La gonna. Cioè, mi... è strano ma mi piace vedertela addosso.»
Kurt è talmente sorpreso che gli ci vuole qualche secondo per convincersi che non si tratti di qualcosa per la quale serva offendersi - dopo tutte le volte che gli è stato dato della femminuccia e che è stato trattato come tale - ma infine il suo corpo si rilassa e si volta verso quello di David, le labbra morse in un chiaro gesto di invito.
«E comunque che ci fai con le gonne, Kurt? Non che sia spiacevole, di ritorno a casa, ma... Insomma.»
«Niente, mi ricordavo di averle comprate perché mi sembravano carine. Non sono carine?» Chiede Kurt, poggiando le mani sui fianchi dell'altro per avvicinarsi e lasciargli un bacio sfuggevole sulle labbra
«Sì, sono... Sono carine. Tu sei carino» David sorride, prende il viso del fidanzato fra le mani, lo bacia e stavolta è lui a muovere le labbra come piace a lui, sente già il sangue pompare nelle vene. «Mi piacciono.»
Kurt ghigna fra i baci, sempre più rilassato, e bisbiglia: «Non porto niente sotto.»
David arrossisce di nuovo violentemente, mentre tutto il resto del suo corpo reagisce e le sue braccia scattano in basso a verificare, ma le mani di Kurt lo coprono blandamente mentre nella stanza risuona il suo risolino ed il suo corpo avanza assieme a quello di Karofsky spingendolo verso il letto.
«Però è bello tornare dopo nove ore di lavoro e trovarti con quest'umore» Ironizza David, cercando le sue labbra.
«Ringrazia che stanotte abbia dormito abbastanza e nessuno mi abbia rotto le scatole».
«Fatto» Risponde David, riuscendo ad intrappolare l'altro corpo in una presa decisa e ad impossessarsi di lui sul materasso; lo guarda agitarsi debolmente sotto la sua presa e per un momento si perde a guardare il bizzarro miscuglio di casual e girly che pare dividere Kurt in due parti, i piedi nudi che si agitano piano per il freddo.
E poi Dave si china a baciarlo ancora e ancora, scende con la mano lungo i suoi fianchi fino alle gambe - sia ringraziato il cielo che Kurt si sente a disagio senza fare la ceretta - per poi risalire senza mai inoltrarsi troppo fra le gambe. Kurt sghignazza fra i brividi, si aggrappa al suo viso, continua a baciarlo per non mugolare, o meglio non ancora. Non si può trattenere a lungo, però, mentre David prende ad accarezzarlo da sopra la gonna, e l'attrito della stoffa contro la pelle sensibile provoca rossore sulle guance di Kurt che si abbinano stupendamente alle sue labbra già lievemente gonfie e rosse per i baci
Quando Kurt finalmente si lascia scappare un gemito, David sorride, si avventa sul suo collo e Kurt si arrende, si lascia andare ed i suoni che emette spingono il corpo di David sempre più vicino, la sua mano che scopre l'erezione e prende a massaggiarla piano. E dopo quelli che sembrano secondi smette, solo per scendere fra le sue gambe e prendere a succhiarla in modo intenzionalmente blando; Kurt allarga le gambe, muove il bacino per spingersi più a fondo, si aggrappa alle lenzuola sfatte dalla notte prima, e nonostante il rossore che si intensifica sul viso sembra aver perso qualsiasi freno. E mentre David lo stuzzica e gli dà piacere, le sue dita si sporcano di saliva, per poi esplorare piano dentro di lui, tanto discretamente che il corpo di Kurt si rilassa quasi inconsapevolmente e lo lascia entrare più facilmente del solito, mentre i suoi occhi restano fissati sulla parte del viso di Kurt che riesce a vedere da laggiù
Kurt si rende conto che le dita sono diventate due quando il suo corpo inizia ad avvertire l'intrusione, ma fra le sensazioni potenti che la bocca di Dave gli sta procurando e quella più intensa della prostata massaggiata delicatamente dalle dita dentro di lui, non potrebbe neanche mettere insieme due parole per lamentarsi. E comunque non ha intenzione di farlo
Dave inizia a spingere più deciso dentro di lui mentre anche la sua bocca si muove su e giù, e se non fosse da tanto che vanno a letto Kurt sarebbe già probabilmente al limite, ma in realtà il suo corpo già vuole qualcos'altro di più consistente; quando David risale verso la sua bocca le gambe di Kurt si alzano e si allargano, l'altro sorride e gli accarezza le labbra prima di baciarlo con intensità. «Bravo, piccolo.»
Le braccia di Kurt si stringono attorno al collo possente di Dave, gli chiedono di farlo suo ed il corpo dell'altro obbedisce senza bisogno di parlare, entra dentro di lui dapprima con lentezza - fra i mugolii compiaciuti ed i versi di dolore - per sentirlo pulsare e cercare scomodamente di adattarsi attorno a lui, finché i lineamenti di Kurt si rilassano, ed è allora che David inizia a spingere con più sicurezza, la sua bocca che copre quella di Kurt con i gemiti che sembrano suonare nel suo palato. E fra tutte quelle sensazioni David può distinguere bene ogni gesto del suo ragazzo, quando si aggrappa con più forza alle coperte e lenzuola e quando cerca di stringerlo di più a sé. E poi ascolta la sua voce e sembrano così lontani gli anni in cui lui non era nient'altro che un bulletto senza futuro che ascoltava il piccolo Hummel cantare alle prove del Glee Club. E invece era solo poco più di una decina di anni fa, ma per quanto entrambi sono maturati da allora sembrano essere passati molti più anni.
Ed ora il futuro non sembra più tanto oscuro, lo stringe sotto il suo corpo e gli dà sicurezza.
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